Il pastore sardo sfida i giapponesi. “Non avranno mai la mia terra”
ci fanno passare come forma amministrativa arretrata il feudalesimo ed io, sinceramente, da un po di tempo nutro seri dubbi su questa affermazione e mi faccio questa domanda “ma se il feudalesimo è durato alcuni secoli forse un motivo ci sarà” ebbene vi invito a leggere l’articolo di seguito perché aiuta certamente a rafforzare la mia riflessione…
Sfruttando la potenza del sole che ogni giorno bacia la Sardegna, una centrale solare e termodinamica di 269 ettari sarebbe in grado di produrre qualcosa come 55 megawatt. «Non possiamo accettare che progetti come questi possano compromettere l’attività agricola – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Elisabetta Falchi. – In questo caso mi pare davvero difficile individuare una sola ragione di pubblica utilità tanto da ipotizzare di dover sfrattare una un’azienda agricola come quella della famiglia di Decimoputzu».
Nella zona di Flumini Mannu Giovanni Cualbu e il figlio Salvatore hanno messo in piedi un’azienda moderna: alcune centinaia di ettari destinati alla coltura dei cereali, stalle per cinquemila metri cubi, una vaccheria per l’ingrasso di vitelli, bovini e cavalli, una mungitura meccanizzata e un carro miscelatore per l’alimentazione dei 1.800 pecore. Capi ovini selezionati e pluripremiati. «Eppure, nel loro progetto è scritto che pratichiamo allevamento arcaico, che la nostra è un’azienda al limite della sopravvivenza. Parlano addirittura di sottosviluppo economico e culturale. Con questa giustificazione vorrebbero una parte dei miei terreni. Prima hanno provato a farmi capire che sarebbe stato un affare anche per tutti. Ma io ho capito subito che vogliono provocare uno scempio. Se dovessero realizzare un impianto di questo genere tutti i terreni intorno perderebbero valore. Qui non si potrà coltivare più nulla. Dovremmo anche portar via le nostre pecore. Tutto il territorio sarebbe compromesso, anche perché questa centrale farebbe aumentare la temperatura di quattro gradi».
Ora il caso passa all’esame del Governo, prima di tutto per risolvere il conflitto tra ministeri. Ma il vecchio pastore è già pronto alla battaglia legale. «Io sono piccolo e non ho le loro risorse economiche ma combatterò fino alla fine. Possono essere i più ricchi del mondo ma qui non comprano proprio nulla. Per fortuna non siamo da soli, perché con noi ci sono tante associazioni. Tutti i sardi. Qui i giapponesi non sbarcheranno, non sfratteranno le nostre pecore».