IL PLEBISCITO
Quello dei liberali
Per tutte le città ed anche nelle campagne si portava al cappello ed all’occhiello, ed era affisso su bandiere e sulle porte delle case, il ” SI “. Ordinatissimi nel 21 ottobre si raccolsero i comizi nella metropoli e nelle province di Napoli e Sicilia, e le due corti di Cassazione nel 5 novembre proclamarono, eseguiti gli squittini, 1.310.266 “SI” e 10.102 “NO” per le province napoletane; e 432.054 “SI” e 667 “NO” per le siciliane.
Cosi la dinastia dei Borboni per decreto solenne ed universale di popolo, e perciò non perituro come quello di Napoleone I da Berlino, cessava nelle Due Sicilie di regnare: e col plebiscito dei 21 ottobre 1860 si chiude la storia di Francesco II come re, e quella del Reame di Napoli.
(Nicola Nisco: Storia Civile del Regno d’italia, Napoli 1888)
Gridò: Viva Francesco! e fu ucciso all’istante
Cesare Cantù riferisce, da Napoli: “Qui il plebiscito giungea fino al ridicolo, poiché oltre a chiamare tutti a votare sopra un soggetto dove la più parte erano incompetenti, senza tampoco accertare l’identità delle persone e fin votando i soldati, si deponevano in urne distinte i “si” ed i “no”, lo che rendeva manifesto il voto; e fischi e colpi e coltellate a chi lo desse contrario. Un villano gridò: Viva Francesco II! e fu ucciso all’istante”.
Gli anni e le formule dei plebisciti
L’appello al popolo attraverso il plebiscito ebbe in Italia il suo banco di prova nei momenti più cruciali dell’unificazione nazionale. Dopo quello avvenuto nel 1848 a Milano durante la prima guerra d’indipendenza per l’annessione al Piemonte, il primo plebiscito si svolse l’11 e il 12 marzo 1860 in Toscana, negli ex ducati di Parma e Modena e nei territori pontifici di Bologna e di Romagna. La formula della domanda rivolta all’elettore era la seguente:
Annessione alla monarchia costituzionale del re Vittorio Emanuele II oppure regno separato?
Il secondo plebiscito avvenne il 21 ottobre 1860 nell’ex Regno delle Due Sicilie con il seguente quesito:
Il popolo vuole un’Itala una e indivisibile con Vittorio Emanuele II re costituzionale e i suoi legittimi discendenti?
Altri due plebisciti si tennero il 4 e il 5 novembre 1860 nelle Marche e nell’Umbria con la seguente domanda:
Volete far parte della monarchia costituzionale del re Vittorio Emanuele II?
Il 21 e il 22 ottobre 1866 si ebbe quindi il plebiscito nel Veneto e a Mantova. La formula era:
Dichiariamo la nostra unione col Regno d’Italia sotto il governo monarchico costituzionale del re Vittorio Emanuele II e dei suoi successori
Infine, il 2 ottobre 1970, dopo la presa di Roma, con la stessa formula usata per il Veneto, si celebrò nel Lazio il plebiscito per l’annessione alla monarchia italiana.
fonte
http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Documenti/Pebliscito.htm#gli