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Il Prodigioso Sangue Di San Lorenzo Martire

Posted by on Ago 10, 2024

Il Prodigioso Sangue Di San Lorenzo Martire

10 agosto san lorenzo e rivolgiamo a tutti i nostri amici con il nome lorenzo gli auguri più sinceri pubblicando informazioni sul miracolo del sangue di san lorenzo ad amaseno. di seguito un breve sunto preso dal sito sanlorenzoamaseno.it

Il Prodigioso Sangue Di San Lorenzo Martire 

    Il sangue di San Lorenzo, custodito nella Collegiata di Santa Maria Assunta, è conservato in una ampolla catacombale in vetro. L’ampolla di piccole dimensioni contiene all’incirca 50 cc di liquido misto a residui di ceneri e terriccio e un brandello di pelle dai lembi frastagliati. Durante tutto l’anno questo sangue risulta essere coagulato, di colore rosso scuro tendente al marrone. Il suo stato solido fa sì che resti completamente attaccato alla superficie interna dell’ampolla, ruotando la quale o scuotendola con forza non mostra alcun cambiamento di posizione. A cominciare dalla sera del nove agosto, all’interno della massa scura, iniziano a delinearsi, in orizzontale e nella porzione centrale, delle spaccature di colore rosso intenso e di consistenza liquida. Appare ad un occhio esperto, che ben conosce l’intero processo, che queste zone liquide man mano si allargano, mentre quelle solide al contrario si ritirano. In genere la sera del 9 agosto, o al massimo la mattina del giorno 10, il sangue è completamente sciolto: assume un colore rosso intenso, quasi rubino, le parti grasse sono di un giallo brillante e, se agitata, il liquido si muove liberamente e facilmente all’interno dell’ampolla. La limpidezza del liquido in questo stato lascia vedere con precisione il brandello di pelle e la cenere depositata sul fondo. Il giorno successivo al 10 agosto l’aspetto del sangue diviene sempre più torbido e denso fino a tornare lentamente allo stato solido. Lentamente però, che se armati di un po’ di pazienza si potrebbe assistere all’intero processo davanti ai propri occhi: stando lì fermi ad osservare questo prodigio, si assiste ad un fenomeno che sfida tutte le leggi della natura. Contro ogni scetticismo, gli occhi confermano il fatto prodigioso: la massa solida senza che nessuno intervenga con movimenti o scossoni vari; senza che nessuno celebri riti propiziatori di alcun genere, sembra animarsi di vita propria, sembra tornare indietro nel tempo come appena sgorgato dal corpo di Lorenzo, morto per testimoniare la fede in Cristo, sotto l’imperatore Valeriano, l’anno del Signore 258.

NOTIZIE STORICHE

La parrocchia di santa Maria Assunta in Amaseno, chiesa locale che appartiene alla Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino attualmente conta circa 4300 fedeli.

I fedeli nutrono particolari sentimenti di affetto e devozione verso i Santi che i padri hanno scelto come patroni e protettori, e si prodigano affinché le feste siano celebrate con dignità e fervore.

Il paese di Amaseno, che fino al 1872 si chiamava San Lorenzo, sorge in una bella valle ai piedi dei monti Ausoni e Lepini; è ricca di stupendi paesaggi montani, ricca di sorgenti e ha come attività prevalente l’allevamento bufalino e l’agricoltura.

È un paese di origine medievale, con un bel centro storico e vanta pregevoli opere d’arte sia architettoniche sia iconografiche (pitture, oggetti preziosi). Tra queste eccelle la magnifica chiesa di santa Maria Assunta di stile gotico-cistercense, primo esempio di questo nuovo stile arrivato nel Lazio, consacrata l’8 settembre 1177. La cronaca di quell’evento è raccontato in due preziose pergamene, in duplice copia latino e volgare, che sono custodite nel museo diocesano. Tra le varie informazioni in esse contenute c’è una lista di reliquie presenti nella chiesa in quel giorno solennissimo. Tra queste è menzionata una particolare reliquia definita in latino “de pinguedine s. Laurentii Martyris” e in volgare “delle grassecze de santu Laurentiu martiru”. Si tratta di una fiala in vetro contenente una sostanza all’apparenza di colore bruno allo stato solido. Fino agli inizi del 1600 non si hanno particolari notizie di questa reliquia quando viene notato con stupore che quel prezioso contenuto, nella ricorrenza della festa del santo Martire il 10 agosto, passa spontaneamente dallo stato solido e compatto allo stato liquido. Come ricordano alcuni storici, «uomini di provata fede» (è da pensare che si tratti dell’allora vescovo di Ferentino e del Principe Colonna, feudatario di Amaseno), informarono il papa Paolo V, allora regnante (1605-1621), il quale rimase ammirato dal «portento del Martire» e volle per sé alcune gocce di «questo prodigioso sangue» da conservare tra le atre reliquie dei santi nel sacrario della cappella da lui eretta presso la Basilica di S. Maria Maggiore in Roma.

Il fatto prodigioso sicuramente creò notevole e interesse tanto che il cardinale Girolamo Colonna (1604-1666), signore di queste terre, fece racchiudere questa preziosa ampolla in un reliquiario d’argento. Molto probabilmente si tratta del magnifico reliquiario attribuito alla scuola del grande artista GianLorenzo Bernini, dove attualmente  è conservata l’ampolla del sangue del santo. Questa massa, che durante l’anno appare in forma solida e di colore rosso scuro, durante la festa del 10 di agosto di ogni anno, si liquefa assumendo un bellissimo colore rosso vivo. Tale prodigio si ripete puntualmente ogni anno nei giorni a ridosso della festa del santo fin dagli inizi del 1600. C’è da dire che nel 1649 Paolo Aringhi (1610-Roma-1676) dell’Oratorio di san Filippo Neri, scrittore e archeologo, incaricato dal cardinale Girolamo Colonna, fu testimone di una liquefazione che egli riporta nel suo scritto Roma subterranea novissima in qua post Antonium Bosium antesignanum, Joannem Severanum, Congr. Oratorii Presb., et celebres alios scriptores, antiqua Christianorum et precipue Martyrum Coemeteria illustrantur, Romae, 1651.

Ogni anno, dunque nella ricorrenza della festa di San Lorenzo il 10 agosto, si rinnova puntualmente questo fenomeno prodigioso, in modo spontaneo senza ricorso a movimenti dell’ampolla provocati manualmente. In genere la massa impiega circa nove giorni per raggiungere il massimo grado della liquefazione, fino a raggiungere una fluida consistenza che permette al liquido di muoversi liberamente nell’ampolla se questa viene appena scossa. Allo stato liquido la sostanza appare fluida e trasparente alla luce, cosa impossibile quando è allo stato solido, lasciando chiaramente vedere un deposito sul fondo di terra e cenere, e un pezzo di pelle che galleggia liberamente in esso.

Questo fatto prodigioso si è verificato anche in altri periodi dell’anno in particolari occasioni sia nella chiesa si santa Maria Assunta dove e è custodita: 1754/1759 in occasione della visita del Vescovo diocesano Pier Paolo Tosi; 3 ottobre 1954 davanti al Vescovo diocesano Tommaso Leonetti; 1 settembre 2001 alla presenza di un pellegrinaggio di San Lorenzello (Bn);  sia in occasione di pellegrinaggi della reliquia: 15-21ottobre 1967 a Firenze (il sangue si è liquefatto due volte); 21-28 settembre 1969 a Milano (il sangue rimase sciolto per tutta la settimana). C’è da dire che in questi casi la liquefazione avviene in  modo improvviso e spontaneo.

Oltre al prodigio annuale della liquefazione c’è da annotare che la cosa che lascia maggiormente stupiti è che la sommità dell’ampolla di vetro presenta una decisa rottura con la mancanza di una scheggia vitrea dell’orlo. La fiala è chiusa semplicemente da un tappo con della garza, e relativi sigilli in ceralacca. La frattura non impedisce la chiusura ermetica del contenitore permettendo così uno scambio gassoso tra l’esterno e l’interno della fiala, e tuttavia il materiale che è contenuto all’interno non subisce corruzione alcuna.

Tenendo conto dell’informazione che fu data a Paolo V da quelle persone  di “fede provata” su quel prodigio che avveniva nel Castrum sancti Laurentii, riportata da documenti storici, anche se non si sa esattamente l’anno, si è pensato di scegliere una data intermedia del suo pontificato per ricordare il quarto centenario di quell’evento. Pertanto dal 28 giugno 2014 al giorno 8 settembre 2015 (anniversario della consacrazione della chiesa) S. E. Mons. Vescovo ha pensato di indire un anno giubilare speciale che ricordi l’evento e inculchi nei fedeli una maggiore consapevolezza di questo dono prezioso apportatore di grazie e benefici spirituali.

2 Comments

  1. Se non era per la trasmissione MIRACOLI di molti anni fa di Piero Vigorelli io non sapevo che a ” due passi ” da dove abito c’è un prodigio come quello di San Gennaro a Napoli e infatti siamo andati subito a vedere l’insigne reliquia che si liquefà una volta all’ anno tra il 9 e il 10 agosto.

  2. Prima o po uscirà uno scienziato ateo e laicista che ne darà una sua spiegazione materialista, perché la Chiesa va sempre combattuta. I duemila anni trascorsi lo testimoniano. Ed il fatto che dopo duemila anni la Chiesa è ancora viva e vegeta non fa ri f lettere che, forse, lassù c’è Qualcuno che la protegge comunque!

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