Il risparmio del Sud vola al Nord
La sede di Caserta della Cassa Depositi e Prestiti abbandonata mentre si investe a Firenze
NAPOLI. Per un ente che deve tutto al risparmio postale del Sud ha senso buttare i soldi al Nord, con avventurose iniziative e politiche all’insegna della esclusione del Mezzogiorno? I nostri parlamentari e i nostri ministri dovrebbero avere gli occhi aperti su un altro furto gigantesco, dopo quello delle banche, ovvero quello del risparmio postale del Sud a vantaggio di altri territori. Un tempo Cassa Depositi e Prestiti aiutava l’economia meridionale, ora basta guardare alla sede della Cdp di Caserta Nord, abbandonata, per capire il distacco e la gigantesca truffa politica che si sta consumando. I tempi neri di Costamagna, il banchiere del Nord che investiva tutto al Nord schifando il Mezzogiorno si stanno ripetendo. Stesso copione, stessi sprechi in aziende decotte al Nord, il mantra è sempre quello: rapinare il Mezzogiorno per fare più ricco il Nord. L’ultima vergogna è lasciare marcire la sede di Cdp di Caserta per aprirne una nella Firenze razzista e nordista, che non vuole dire nulla in termini di sviluppo. Cdp volge le spalle al Sud.
LA SEDE DI FIRENZE. È stata inaugurata, alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la nuova sede territoriale di Cassa Depositi e Prestiti. Uno scandalo e un altro spreco di denaro pubblico, di risparmiatori meridionali. Con l’apertura dei nuovi uffici, Cdp pone al centro della propria attività, perché più si sprecano soldi al Nord e meglio è, la crescita sostenibile dei territori, solo al Nord ovviamente, attraverso il supporto alle imprese con particolare attenzione a quelle di media e piccola dimensione e con sede nella Padania o in regioni ormai razziste come la Toscana, e allo sviluppo infrastrutturale delle regioni interessate, mai il Sud, o per lo meno al lumicino, operando in stretta sinergia con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze: le solite fondazioni che sono al 99% al Nord e praticano politiche razziste che escludono in gran parte investimenti al Sud. La sede di Cdp a Firenze, in Piazza della Repubblica 6, sarà il nuovo punto di accesso all’offerta del Gruppo Cdp che consentirà di supportare circa 14.000 imprese e oltre 300 enti pubblici presenti in Toscana e di valorizzare le sinergie con i partner bancari e le istituzioni locali. Nella nuova sede lavoreranno a regime 12 risorse del Gruppo, provenienti da Cdp Imprese, Cdp Infrastrutture e Pubblica Amministrazione, Cdp Equity, Sace e Simest. L’inaugurazione della nuova sede di Firenze si inserisce nel più ampio piano di avvicinamento al territorio, che ha già visto l’apertura delle sedi di Genova, Torino, e Verona, cui seguiranno, tra le altre, Ancona, Bari, Milano e Roma. Appena due al Sud, quindi in minoranza quando avrebbero dovuto aprire solo a Reggio, a Taranto, a Potenza. Che significa sviluppare solo il Nord? Perché non si costringono alle dimissioni questi vertici a trazione leghista? Chi li ha votati? Perché non investono in proporzione al denaro che prendono da Poste, denaro al 90% prelevato al Sud? Un’ulteriore novità riguarda gli spazi aziendali: all’interno della sede una mostra fotografica dedicata al Maestro Enzo Ragazzini accoglierà gli ospiti.
LE PROSPETTIVE. «Cdp è storicamente vicina ai territori e attenta al loro sviluppo economico e infrastrutturale. Un rapporto che stiamo rafforzando e innovando grazie a un modello di cooperazione con le pubbliche amministrazioni e le imprese che risponde alle esigenze del territorio, in una fase caratterizzata da nuove sfide per l’Italia, come la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale e sociale», ha sottolineato l’Ad di Cdp Fabrizio Palermo, che secondo noi ha attuato una politica di esclusione verso il Sud. «I molteplici interventi di social housing nel territorio fiorentino (ma quando inizieranno a investire massicciamente al Sud? ndr), i cinque protocolli di consulenza tecnico-amministrativa sull’edilizia scolastica firmati nell’ultimo anno con diversi enti locali toscani, e altri importanti accordi conclusi di recente con le Istituzioni territoriali, ne sono una testimonianza. La centralità dei territori fa da sempre parte del Dna della Cassa, che durante la pandemia ha rafforzato questo impegno mettendo in campo un vasto programma di misure straordinarie a supporto delle imprese e delle pubbliche amministrazioni», ha concluso. Tanto lavoro nel Nord. Tanto il Sud secondo le politiche di Cdp può anche marcire. Arricchiamo la Padania con i soldi del Sud, il nuovo mantra della Cdp a trazione nordista.eADV
Pasquale Clemente
fonte
https://www.ilroma.net/news/campania/il-risparmio-del-sud-vola-al-nord