In Italia piove a Napoli “chiove”
Perché, se in altre parti d’Italia “piove” a Napoli, invece, chiove? Oppure,se a Sassari “si piange”, perché qui – invece – se chiagne? e ancora: piantare/chiantà; più/cchiù; Chiatamone/Platamòn, ecc.
Il nesso latino PL- , frequente soprattutto ad inizio di parola come ad esempio nel caso della forma verbale PLUIT ‘piove’, ha avuto esiti molto differenziati nelle varie lingue romanze. In portoghese ha dato CH- (chove , pronunciato più o meno sciove), spagnolo LL- (llueve, pronunciato più o meno gliueve), mentre francese e rumeno hanno conservato PL- (fr. il pleut, rum. plouă). Nelle varietà italoromanze pure si osservano esiti differenziati: mentre infatti in toscano PL- passa a PJ- (piove), in area meridionale PL- si è sviluppato in KJ-, che graficamente è reso di solito con chi-, come appunto nel napoletano chiove, e così in chiummo (da lat. tardo PLUMBU ‘piombo’), chiagnere (da PLANGERE), chiù (da PLUS), e tantissime altre parole.
E’ interessante anche osservare che il nesso latino CL- (p.es. in CLAVIS ‘chiave’), produce anch’esso lo stesso esito KJ-, come appunto in napoletano chiave, mentre FL-, che in italiano dà FJ- (FLOREM > fiore), nei nostri dialetti produce un esito diverso, SCI-, come in sciore.
Pietro Maturi