In ricordo di Eugenio di Raimondo Rotondi
Devo ammettere che Claudio Saltarelli è riuscito a mettermi in difficoltà, quando mi ha chiesto di scrivere qualcosa in occasione del quinto anniversario della scomparsa di Eugenio Beranger.
Non è per me facile parlare di una persona straordinaria e di una lunghissima storia di amicizia, nata addirittura nei primi anni 70, quando io ero ancora un ragazzino ed Eugenio un giovane studente alle prese con la tesi di laurea.
Toccò a me e ad Aurelio, altro giovanissimo iscritto all’Archeo Club di Arpino, accompagnarlo nelle sue prime esplorazioni nei più conosciuti siti archeologici della zona.
Mi piace ricordare che proprio in quell’occasione “scoprimmo” insieme Rocca D’Arce: luogo del quale restò tanto affascinato da sceglierlo infine come ultima dimora.
Cosa dire di più? Era un vero e proprio “Curiosus TerraeLaboris”, come amava firmarsi, ovverosia incuriosito dalla storia antichissima, straordinaria e anche tragica di una terra dove il fascino del mito riesce ancora a emergere con vigore, pur dovendosi fare largo fra le macerie di un recente passato di voluta decadenza.
Non smetteremo mai di ringraziarlo per tutto quello che è riuscito a farci scoprire del nostro passato, anche se la sorte ha voluto privarci troppo presto di uno studioso di raro spessore.
Ciao Eugenio!
Raimondo Rotondi