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LA GUARDIA NAZIONALE E LA GUARDIA URBANA (terza parte)

Posted by on Set 19, 2017

LA GUARDIA NAZIONALE E LA GUARDIA URBANA (terza parte)

Vittorio Emanuele II

per la grazia di Dio e per volontà della Nazione Re d’Italia

Il Prefetto della Provincia di Benevento in Consiglio di Prefettura.

Visto il bilancio del Battaglione Mandamentale di Guardia Nazionale a Guardia Sanframondi proposto dal Consiglio di Amministrazione addi 21 novembre p.p. pel servizio dell’anno 1865.

Vedute le deliberazioni fatte addì 3, 4, 6, 12 dicembre p.p. dai comuni di Amorosi, Castelvenere, Guardia Sanframondi, S. Lorenzo Maggiore e S. Salvatore.

Veduto l’art. 71 della Legge sulla Guardia Nazionale in data del 4 marzo 1848.

Considerando che i Consigli Comunali di S. Salvatore Telesino, Castelvenere, Amorosi, hanno all’unanimità approvato ed aderito alle spese portate nel Bilancio anzidetto.

Che i soli Consigli di S. Lorenzo Maggiore e Guardia Sanframondi avrebbero proposto alcune modificazioni, modificazioni però che non si possono ammettere, perché se fossero ritenute, porterebbero l’impossibilità di far progredire il buon andamento del Battaglione.

Veduto il parere del Signor Ispettore della Guardia Nazionale della Provincia di Benevento addì 2 gennaio andante:

decreta

Art. 1 – Il Bilancio anzidetto viene approvato nel modo proposto dal Consiglio d’Amministrazione.

Art. 2. – La totale somma di lire quattromilatrecento e centesimi cinquanta viene ripartita a carico dei Comuni, che compongono il Mandamento, come appresso:

Amorosi: popolazione ab. 1520, quota annuale 612,51; Castelvenere: popolazione ab. 714, quota 287,69; Guardia Sanframondi: popol. ab. 3855, quota 1553,06; San Lorenzo Maggiore: popol. ab. 1859, quota 741,01; San Salvatore: popol. ab. 2746, quota 1106,23.

Art. 3. – Ciascun Comune verserà della cassa dell’Amministrazione del Battaglione la rispettiva quota a carico in dodici rate uguali, al principio di ciascun mese del corrente anno.

Art. 4. – Il Signor Sottoprefetto del Circondano di Cerreto Sannita è incaricato dell’eseguimento del presente decreto.

Per copia conforme

Il Segretario della Sotto Prefettura Pietro Zincone.

I comandi di Battaglioni Mandamentali della Guardia Nazionale, nella Provincia di Benevento, ebbero breve vita perchè la indisciplina che già regnava nelle varie compagnie fin da quando esse dipendevano solo dai Municipii, si accentuò ancor più quando detti reparti, con la istituzione del comando superiore, vennero sottratti alla esclusiva e diretta dipendenza dei comandanti locali. Al principio dello anno 1866 tali comandi furono perciò soppressi. Il 12 maggio 1866, il Prefetto della Provincia di Benevento emanava la seguente circolare dalla quale si rileva che malgrado l’abolizione dei comandi di battaglione, l’istruzione ed il servizio della milizia continuavano ad essere trascurati e pertanto, onde assicurarsi della puntuale esecuzione delle prescrizioni emanate, il Ministero dell’Interno nominava, per ciascun Mandamento, un Ufficiale Delegato, incaricato di ispezionare le milizie. A tal fine, per le milizie del Mandamento di Guardia, veniva designato il Capitano Pigna Raffaele.

 Prefettura della Provincia di Benevento 1 Divisione – N. 4901

Benevento 12 maggio 1866

Oggetto: Ispezioni delle Guardia Nazionali

Ai Signori Sindaci e Comandanti delle Guardie Nazionali

della Provincia di Benevento

Lo scioglimento di codesto Battaglione Mandamentale avendo avuto per effetto specialmente di richiamare le Guardie Nazionali sotto la diretta dipendenza del Comandante locale, e di far pesare sovra di esso la responsabilità del servizio, il sottoscritto aveva ragione di sperare che tale misura sarebbe stata meglio apprezzata dai Signori Sindaci e Comandanti della Milizia Cittadina, onde giovarsene allo scopo di rieccitare l’attività de’ militi e graduati allo adempimento del loro dovere, all’osservanza della disciplina, ed all’istruzione militare, senza di che questa nobile istituzione mal potrebbe rispondere al fine per cui venne creata. Malgrado le raccomandazioni e gli eccitamenti fatti, pur troppo risulterebbe, che salve poche eccezioni, l’istruzione ed il servizio sono assolutamente trascurati; se un tale stato di cose è riprovevole nei tempi normali, a maggior ragione deve condannarsi nelle circostanze presenti, in cui la Nazione abbisognando, per la difesa della Patria, di tutte le forze regolari, è costretta a fare assegnamento sulla Milizia Cittadina pel mantenimento dell’ordine interno, quindi il sottoscritto invita i Signori Sindaci e Comandanti le Guardie Nazionali di ciascun Comune sotto la loro personale responsabilità a disporre che il servizio della Guardia Nazionale sia riattivato, nell’interesse dell’ordine pubblico ch’essi sono chiamati a tutelare. D’ora in poi e fino a nuov’ordine, in ciascun giorno festivo sarà l’intiera Milizia riunita per essere istruita nel maneggio delle armi e nella scuola del soldato; in quella occasione sarà passata una ispezione rigorosa delle armi, onde assicurarsi del loro stato. Sarà ristabilito il posto di Guardia, chiamando di servizio ogni giorno un numero di militi e graduati corrispondente al bisogno, avuto presente la forza dell’intiera Milizia del Comune; ove il servizio riuscisse alquanto gravoso, saranno pure chiamati in sussidio i Militi ascritti al ruolo di riserva, onde la Guardia Nazionale possa essere in ogni evento in grado di soddisfare all’esigenze della situazione. Sarà ricostituito il Consiglio di Disciplina, ove già non lo fosse stato, trasmettendo immediatamente alla Prefettura od alla Sotto Prefettura le terne prescritte dall’art. 93 della Legge 4 marzo 1848, per la nomina del Relatore e Segretario del Consiglio medesimo. Onde assicurarsi della puntuale esecuzione delle prescrizioni anziaccennate, il sottoscritto, dietro autorizzazione del Ministero dell’Interno, impartita con dispaccio 30 aprile p.p. Divisione 5. Sezione 3. ha delegato il Signor Pigna Raffaele, Capitano della Guardia Nazionale del Comune di Guardia Sanframondi, per ispezionare incessantemente le milizie di codesto Mandamento e riferire in qual modo viene da esse il servizio disimpegnato. Vostra Signoria Illustrissima vorrà quindi nella di lei qualità riconoscerlo, prestandosi a tutte le richieste che le fossero dal medesimo fatte, nell’interesse del servizio della Guardia Nazionale, ed il sottoscritto si lusinga che dai rapporti del lodato Ufficiale Delegato non avrà che a lodarsi del di lei zelo a pro della tranquillità pubblica e della regolarità del servizio, ma se contro ogni aspettativa, succedesse l’opposto, in tal caso Vostra Signoria è fin d’ora prevenuta, che il sottoscritto non esiterà a prendere tutte quelle misure di rigore che sono dalla legge consentite. Vostra Signoria Illustrissima si compiacerà di accertarmi del ricevimento della presente.

fonte

brigantaggio.net

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