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La legge elettorale del 1895 e la lezione di Cavour sul “minor numero di deputati napoletani”

Posted by on Lug 30, 2022

La legge elettorale del 1895 e la lezione di Cavour  sul “minor numero di deputati napoletani”

“Mi restringo a pregarlo a fare ogni sforzo onde si acceleri la formazione delle circoscrizioni elettorali, vedendo modo di darci il minor numero di deputati napoletani possibile. Non conviene nasconderci che avremo nel Parlamento a lottare contro un’opposizione formidabile,”

– cosi scriveva Cavour in una lettera a G. B. Cassinis l’8 dicembre del 1860. Una domanda retorica visto che la legge elettorale fu promulgata con Decreto Reale il 17 dicembre 1860 come previsto dalla Legge del 31 ottobre 1860 che dava facoltà al Governo del Re di emanare qualsiasi decreto in materia elettorale si rendesse necessario.

Ad evitare, quindi, che ci fossero troppi napoletani nel primo parlamento della Italia Una ci stavano già pensando i suoi “tecnici” (decreto promulgato dal Re e dal ministro dell’Interno Marco Minghetti il 5 gennaio 1861).

Me né sono ricordato quando mi è capitato sott’occhio casualmente – stavo cercando altro – lo specchietto sul rapporto fra popolazione e numero di elettori nei vari “compartimenti”, contenuto nella Legge n. 83 del 1895.

Praticamente l’antica lezione di Cavour del dicembre 1860 applicata diligentemente dai legislatori del 1895 – tra cui vi erano probabilmente anche dei “nostri” rappresentanti. Mi piacerebbe sapere se mai sia accaduto che un deputato o senatore meridionale si sia preso la briga di opporsi e di denunciare pubblicamente queste alchimie elettorali.

In questo momento ricordiamo solamente Renato di Giacomo che nel suo libro () si scaglia contro – ecc.

Ma non vogliamo tediarvi con le nostre argomentazioni. Vista l’importanza dell’argomento, non ci limitiamo ad elaborare dei grafici ma riportiamo integralmente testo e tabelle tratti da L’ECONOMISTA (). A cui aggiungiamo alcune pagine e tabelle della legge n. 83 del 28 marzo 1895 ed altre dal precedente Decreto Reale del 17 dicembre 1860.

Buona lettura e tornate a trovarci.

Nella Legge n. 83 del 1895, due Regioni con circa la stessa popolazione, Piemonte e Campania, si ritrovano un numero di elettori che nella prima supera del doppio il numero di elettori della seconda! – Magari gli storici di MERIDIANA 95 chioserebbero cosi: “Allora ci si basava sul censo, la Campania era povera il Piemonte era ricco, ovvio che avesse molti più elettori”.

Si vede a colpo d’occhio come il rapporto tra popolazione e numero di elettori sia nettamente superiore in tutte le regioni centrosettentrionali – nella tabella presa da L’ECONOMISTA si vedono numeri e percentuali degli elettori.

continua in versione pdf…..

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