La lotta tra Cerere e Bacco: Terra di Lavoro nell’Iconologia di Cesare Ripa (1593)
“Dipingesi questa felice Provincia in un florido campo con la figura di Bacco e di Cerere, li quali stiano in atto di fare alla lotta, e che non si discerna avantaggio di forza piu in uno che nell’ altra.
Haverà Bacco in capo una ghirlanda di vite, con pampani et uve, e Cerere parimente anch’ella una ghirlanda di spighe di grano.”Cesare Ripa (1555-1622) era uno studioso e accademico italiano, dedito allo studio di opere classiche e di medaglie antiche. Nel 1593 scrisse l'”Iconologia overo Descrittione Dell’Imagini Universali cavate dall’Antichità et da altri luoghi”, opera dedicata al cardinale Salviati e pubblicata a Roma dagli Heredi di Giovanni Gigliotti. Secondo la prospettiva dell’autore l’opera era “necessaria a Poeti, Pittori, et Scultori, per rappresentare le virtù, vitij, affetti et passioni, humane”. Si tratta di una enciclopedia in cui sono descritte in ordine alfabetico le personificazioni e le iconologie di concetti astratti (la Pace, la Libertà, la Prudenza) contraddistinti da colori e attributi simbolici. Tra le allegorie iconologiche, rappresentate per mezzo di xilografie, anche quelle relative all’Italia e alle sue province, tra cui anche la “Campagna felice, overo Terra di Lavoro” così descritta e rappresentata:”Dalla parte di Bacco saranno olmi grandissimi con verdeggianti viti, che saliscano sino alla cima di essi arbori cariche di uve, e per piu vaghezza vi si potrà anca mettere a canto una tigre come animale dedicato a lui, e dall’altro lato di Cerere una campagna dialti e spigati grani, et un gran serpe, anch’egli animale di Cerere. Felice veramente si può chiamare questa Provincia, poiché ella abonda di molti beni, e specialmente di quelli che sono alla natura umana necessarii, come il pane et il vino. E venendo in cognizione i Greci antichi della felicità di questa fertilissima Provincia, con appropriata e gioconda favola finsero, come racconta Plinio, che questa campagna fosse lo steccato dove di continuo combattano Cerere e Bacco alla lotta per dimostrare che Cerere in produr grani non ceda alla fecondità di Bacco in produr vini, et altresi Bacco anch’egli non ceda all’abondanza di Cerere in produr grani; dove che per questa rissa è tanta la fertilità dell’una e dell’altro che dal tempo de’ Greci in sin’ora stanno combattendo, non essendo ancora nessun di essi stracchi, né che voglia cedere per onor del lor frutto per utilità del genere umano, né lasciano la facoltà di poter dare giudizio qual di essi sia piu forte e valoroso.”- Da C. Ripa (a cura di Sonia Maffei), Iconologia, Einaudi, 2012- Incisione di Carlo Grandi (XVIII sec.)-
Nota a cura di Massimiliano Palmesano
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