Alta Terra di Lavoro

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La Massoneria scomunicata dal Papa Clemente XII nel 1738

Posted by on Nov 9, 2020

La Massoneria scomunicata dal Papa Clemente XII nel 1738

Nel 1738 la Massoneria venne colpita dalla scomunica di Clemente XII, contenuta nella lettera In eminenti apostolatus specula.

Ecco il testo dell’enciclica: ‘A tutti i fedeli, Salute e Apostolica Benedizione. Posti per volere della Clemenza Divina, benché indegni, nell’eminente Sede dell’Apostolato, onde adempiere al debito della Pastorale provvidenza affidato a Noi, con assidua diligenza e con premura, per quanto Ci è concesso dal Cielo, abbiamo rivolto il pensiero a quelle cose per mezzo delle quali – chiuso l’adito agli errori ed ai vizi –  si conservi principalmente l’integrità della Religione Ortodossa, e in questi tempi difficilissimi vengano allontanati da tutto il mondo Cattolico i pericoli dei disordini. Già per la stessa pubblica fama Ci è noto  che  si estendono in ogni direzione, e di giorno in giorno si avvalorano, alcune Società,  Unioni, Riunioni, Adunanze, Conventicole o Aggregazioni comunemente  chiamate dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con altre denominazioni chiamate a seconda della varietà delle lingue, nelle quali con stretta e segreta alleanza, secondo loro Leggi e Statuti, si uniscono tra di loro uomini di qualunque religione e setta, contenti di una certa affettata apparenza di naturale onestà. 

Tali Società, con stretto giuramento preso sulle Sacre Scritture, e con esagerazione di gravi pene, sono obbligate a mantenere un inviolabile silenzio intorno alle cose che esse compiono segretamente. Ma essendo natura del delitto il manifestarsi da  se  stesso  e  generare  il  rumore  che  lo  denuncia,  ne deriva  che  le  predette  Società  o Conventicole hanno prodotto tale sospetto nelle menti dei fedeli, secondo il quale per gli uomini onesti e prudenti l’iscriversi  a  quelle  Aggregazioni è lo  stesso  che  macchiarsi  dell’infamia di malvagità e di perversione: se non operassero iniquamente, non odierebbero tanto decisamente la luce. Tale fama è cresciuta in modo così considerevole, che dette Società sono già state proscritte dai Principi secolari in molti Paesi come nemiche dei Regni, e sono state provvidamente eliminate. 

Noi pertanto, meditando sui gravissimi danni che per lo più tali Società o conventicole recano non solo alla tranquillità della temporale Repubblica, ma anche alla  salute spirituale delle anime, in quanto  non  si  accordano  in  alcun  modo  ne  con  le  Leggi  Civili  ne  con  quelle  Canoniche; ammaestrati dalle Divine parole di vigilare giorno e notte, come servo fedele e prudente preposto alla famiglia del Signore, affinché questa razza di uomini non saccheggi la casa come ladri, ne come  le  volpi  rovini  la  Vigna;  affinché,  cioè,  non  corrompa  i  cuori  dei  semplici  né  ferisca occultamente gl’innocenti; allo scopo di chiudere la strada che, se aperta, potrebbe impunemente consentire dei delitti; per altri giusti e razionali motivi a Noi noti, con il consiglio di alcuni Venerabili Nostri Fratelli Cardinali della Santa Romana Chiesa, e ancora motu proprio, con sicura scienza, matura  deliberazione  e  con  la  pienezza  della  Nostra  Apostolica  potestà,  decretiamo  doversi condannare  e  proibire,  come  con  la  presente  Nostra  Costituzione,  da  valere  in  perpetuo, condanniamo  e  proibiamo  le  predette  Società,  Unioni,  Riunioni,  Adunanze,  Aggregazioni  o Conventicole dei Liberi  Muratori o des Francs Maçons, o con qualunque altro nome chiamate. Pertanto, severamente, ed in virtù di santa obbedienza, comandiamo a tutti ed ai singoli fedeli di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, sia Laici, sia Chierici, tanto Secolari quanto Regolari, ancorché degni di  speciale ed individuale menzione e citazione, che nessuno ardisca o presuma sotto qualunque pretesto o apparenza di istituire, propagare o favorire le predette Società dei Liberi Muratori o des Francs Maçons o altrimenti denominate; di ospitarle e nasconderle nelle proprie case o altrove; di iscriversi ed aggregarsi  ad esse; di procurare loro mezzi, facoltà o possibilità di convocarsi in qualche luogo; di somministrare loro qualche cosa od anche  di  prestare  in  qualunque  modo  consiglio,  aiuto  o  favore,  palesemente o  in  segreto, direttamente o indirettamente, in proprio o per altri, nonché di esortare, indurre, provocare o persuadere altri ad iscriversi o ad intervenire a simili Società, o in qualunque modo a giovare e a favorire  le  medesime. Anzi, ognuno deve assolutamente astenersi dalle dette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole,  sotto   pena   di   scomunica   per   tutti   i contravventori,  come  sopra, da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all’infuori del Romano Pontefice pro tempore.

Vogliamo inoltre e  comandiamo che tanto i Vescovi, i Prelati Superiori e gli altri Ordinari  dei luoghi,  quanto  gl’Inquisitori   dell’eretica  malvagità  deputati  in  qualsiasi  luogo, procedano e facciano inquisizione contro i  trasgressori di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, e che reprimano e puniscano i medesimi con le stesse pene con le quali colpiscono i sospetti di eresia. Pertanto concediamo e attribuiamo libera facoltà ad essi, e a ciascuno di essi, di procedere e di inquisire contro i suddetti trasgressori, e di imprigionarli e punirli con le debite pene, invocando anche, se sarà necessario, l’aiuto del braccio secolare. Vogliamo poi che alle copie della presente, ancorché stampate, sottoscritte di  mano  di qualche pubblico Notaio e munite del sigillo di persona costituita in dignità Ecclesiastica, sia prestata la stessa fede che si presterebbe alla Lettera se fosse esibita o mostrata nell’originale. A  nessuno dunque, assolutamente, sia permesso violare, o con temerario ardimento contraddire questa pagina della Nostra dichiarazione, condanna, comandamento, proibizione ed interdizione. Se qualcuno osasse tanto, sappia che incorrerà nello sdegno di Dio Onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

[Traduzione del testo integralmente trascritto da Benedetto XIV nella bolla Providas Romanorum, del 18-3-1751, in Tutte le encicliche e i principali documenti pontifici emanati dal 1740. 250 anni di storia visti  dalla Santa Sede. Volume I. Benedetto XIV {1740-1758), a cura di Ugo Bellocchi, Libreria Editrice Vaticana, Roma 1993, pp. 289-291].

La posizione della Chiesa Cattolica Romana non è cambiata infatti si legge nella Dichiarazione sulla massoneria a cura della Congregazione per la dottrina della fede fatta il 26 novembre 1983:

‘Rimane  pertanto  immutato  il  giudizio  negativo  della  Chiesa  nei  riguardi  delle  associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e  perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono  in  stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione’ (www.vatican.va/).

Anche diverse Chiese Protestanti si sono ufficialmente schierate contro la Massoneria definendola – come fa la Chiesa Cattolica Romana – incompatibile con il Cristianesimo.

Pur tuttavia la Massoneria è ben presente sia nella Chiesa Cattolica Romana che nelle Chiese Protestanti (anche in quelle che ufficialmente dicono che la Massoneria è incompatibile con il Cristianesimo, che però per svariate ragioni tollerano quei loro membri che sono massoni), come ho dimostrato più avanti in questo libro. Peraltro, in merito alla presenza della Massoneria nella Chiesa  Cattolica Romana, l’ex Gran Maestro del GOI Giuliano di Bernardo ha affermato che ‘storicamente  sono  sempre  esistite  delle  logge  massoniche  all’interno  della  Chiesa  Cattolica’ (Ferruccio  Pinotti, Fratelli d’Italia, pag. 51), e questo perchè la Chiesa Cattolica Romana le ha sempre ritenute necessarie al rafforzamento del proprio potere e per altri scopi.

[Tratto dal libro  ‘La Massoneria smascherata’ , di Giacinto Butindaro, per capire cosa è realmente la Massoneria e per guardarvi da essa, dai suoi principi e regole e dai suoi simboli diabolici]

fonte

1 Comment

  1. e siamo nel 1738… E noi oggi come beoti dovremmo cantare al ritmo del passo di guerra sventolando il tricolore, con l’azzurro francese diventato verde, “fratelli” d’ Italia l’Italia s”e’ desta, dell’elmo di Scipio s’e’ cinta la testa…. quando si sa benissimo che i cosiddetti “fratelli” chiamati in causa erano i “framassoni” perche’ tutti lo erano i fanatici risorgimentali il cui scopo principale era far fuori il Papato!… ci riuscirono alla fine nel ’70, anche se coi francesi in testa gia’ prima della spedizione garibaldina provvedero a relegarlo nel Lazio facendo insorgere le regioni del centro dalla Romagna e dintorni… E non e’ che i nostri risorgimentalisti alla Barbero non lo sapessero!…. che massoneria e interessi inglesi non la sapessero la verita’!.. tant’e’ che l’ufficializzazione di proclamare quell’inno dei framassoni “inno nazionale” e’ cosa recente… un po’ di pudore non si e’ avuto, e si e’ approfittato dell’ignoranza…e dell’abitudine! Ma si e’ persa l’occasione di dar risalto alla grandezza di tanti autori che sono il patrimonio immenso del repertorio musicale italiano… Cosi’ ci dobbiamo tenere anche nelle competizioni internazionali in giro per il mondo la marcetta massonica che ci identifica…e ci umilia. caterina ossi

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