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La Storia dell’Antica Taverna del Principe a Sepino

Posted by on Lug 15, 2023

La Storia dell’Antica Taverna del Principe a Sepino

TANTA STORIA… QUALCHE LEGGENDA…

La struttura risale, nella costruzione originaria, al 1720 e fa parte dei tenimenti di Anna Pignatelli, principessa di Sepino – rampolla del ramo pugliese della nobile Famiglia Pignatelli, proprietari in Molise anche del castello di Monteroduni – da cui il nome storico di “Taverna del Principe”, che richiama anche la sua iniziale destinazione come Taverna di posta per il cambio dei cavalli e il ristoro dei viaggiatori.

Nel 1740 questa funzione diviene essenziale, in occasione dell’inaugurazione della Consolare Sannitica che i Borboni realizzano per congiungere Napoli, e quindi il Mar Tirreno, con Termoli situata sul Mar Adriatico.

Per più di un secolo, fino all’Unità d’Italia nel 1861, la classica apertura ad arco molto ampio dei locali al piano terra e le camere al primo piano offrono riparo, ospitalità, scambi, condivisioni  e protezione ai viaggiatori e ai viandanti che si avventuravano in viaggi all’epoca caratterizzati da rischi e avversità.

In questo periodo la “Taverna del Principe” diventa scenario di numerosi episodi legati al fenomeno del Brigantaggio e alla famosa Questione Meridionale.

I Briganti, patrioti e contemporaneamente malfattori… figure complesse, a tinte forti, che sono i protagonisti di una storia caratterizzata dal legame indissolubile per la propria terra, contro ogni usurpatore e dominatore; dalla rabbia, perché la povertà diventa motivo di schiavitù; dalla ferocia, quando la disperazione non pone più freni; dallo spirito di libertà, come riscatto per una vita piena di dignità…

Tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900 la proprietà passa dalla famiglia Pignatelli ad un loro mezzadro di nome Amante Volpe.

Questo salto dalla proprietà nobiliare a quella popolare è avvolto dal mistero. Un sentimento di rispettosa devozione, una passione per l’amore impossibile segnato dalla differenza di ceto, la magnanimità in riconoscenza alla fedeltà e lealtà, non è dato di sapere quali fossero i reali rapporti tra Anna la principessa e Amante il tenitore, solo la fredda pietra e il caldo legno della casa ne conservano il segreto…

Nel 1910 la Taverna si trasforma in opificio industriale per la produzione di pasta alimentare.

Alcuni anziani ricordano che, alla fine della Prima Guerra Mondiale (1915 – 1918), probabilmente dopo gli armistizi tra Italia e Austria, l’opificio sarebbe diventato una fabbrica di cioccolato per gli ufficiali austro ungarici…

Nel 1925 passa ad una nuova proprietà, la famiglia Tiberio, e diventa un edificio rurale vero e proprio,  viene dotato di una doppia corte contrapposta al corpo centrale del fabbricato, rendendolo unico nella tipologia rurale del Molise.

Negli anni tra il 1930 e il 1940, in particolare un’ala del fabbricato, è utilizzata come Scuola rurale e alloggio per il maestro.

In questo stesso periodo anche la famiglia Tiberio, come tante famiglie italiane, vive la diaspora dovuta al fenomeno dell’emigrazione dall’Italia verso il continente americano, la Taverna quindi cade in uno stato di abbandono e rovina, durato decenni.

Nel 2005 la famiglia Ialenti acquista la proprietà, fabbricato e terreno circostante, per farne la propria residenza, iniziando un lento e delicato lavoro di recupero dell’immobile, dei materiali, delle suppellettili, dello spirito che pervade questo posto, per riportarlo alla sua funzione originaria legata all’accoglienza e all’ospitalità, improntata al più moderno concetto di ben-essere bio-psico-fisico.

Nel 2012 l’ “Antica Taverna del Principe”, attuale denominazione, riceve dalla Soprintendenza dei beni storici, archeologici, architettonici, artistici e paesaggisitici del Molise il riconoscimento di “Dimora di interesse storico“.

BIBLIOGRAFIA E FONTI STORICHE DI RIFERIMENTOArchivio Generale Notarile di CampobassoDiario di Sepino – Pietro ReschignoProgetto “Villas” Provincia di Campobasso Intereg IIIB 2000-2006TITO LIVIO – ab Urbe conditaCIARLANTI G.V. – Memorie historiche del Sannio – Isernia 1644WESSERLING P. – Itinerarium Provinciarum Antonini Augusti – Amsterdam 1735GALANTI G.M. – Descrizione dello stato antico ed attuale del Contado di Molise – Napoli 1781GALANTI G.M. – Nuova descrizione geografica e politica delle Due Sicilie – Napoli 1793ROMANELLI D. – Antica topografia istorica del Regno di Napoli – Stamperia Reale, Napoli 1815GIUSTINIANI L. – Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli – Napoli 1816VASI M. – Itinerario istruttivo da Roma a Napoli – Roma 1821DE RENZI. S. – Osservazioni sulla topografia del Regno di Napoli – Napoli 1830ALBINO P. – Ricordi storici e monumentali del Sannio Pentro – Campobasso 1879MOMMSEN Th. – C.I.L. Iscriptiones Bruttiorum, Lucaniae, Campaniae Vol. IX – Berlino 1883PERRELLA A. – I monumenti del Sannio antico e del Medio Evo – in Arte e Storia n.80, 1888PERRELLA A. – L’antico Sannio e l’attuale provincia di Molise – Ed. F.lli De Matteis. Isernia 1889D’ALENA M. – Il Contado di Molise ed i suoi signori – Campobasso 1891PERRELLA A. – Effemeride della provincia di Molise – Ed. F.lli De Matteis. Isernia 1891DI MARZO D. – I Tratturi – Tip. Bertero. Roma 1905DEVOTO G. – Gli antichi italici – Firenze 1951FRANCIOSA L. – La transumanza nell’Appennino centro-meridionale – Napoli 1951D’AMICO V. – La religione e lingua dei Sanniti nella Tavola di bronzo di Agnone – Campobasso, 1952MASCIOTTA G.B. – Il Molise dalle origini ai nostri giorni – Ed. Di Mauro (Stampa Anastatica). Cava dei Tirreni 1952SORDI M. – Roma e i Sanniti nel IV secolo a. C. – Cappelli Editori. Rocca S. Casciano 1969VON HAGEN V. – Le grandi strade di Roma – Newton Compton Editori. Roma 1978BOSIO L. – La Tabula Peutingeriana – Maggioli Editore. Rimini 1983MOSCATI S. – L’Italia prima di Roma – Electa Edizioni. Milano 1987PAONE N. – La Transumanza, immagini di una civiltà – Isernia 1987CARROCCIA M. – Strade ed insediamenti del Sannio in epoca romana nel “Segmento V” della “Tabula Peutingeriana” – CB 1989.RUSSO F. – Dai Sanniti all’Esercito Italiano. La regione fortificata del Matese. – Roma 1991DI IORIO A. – Scritti vari da “Quaderni della collana Conoscenza” a cura dell’Archeoclub d’ItaliaDE BENEDITTIS G. – Scritti vari dal 1981 al 1997 tra cui:Saepinum: città e territorio – A.S.P.M. – Napoli 1981Saepinum Sepino (GAGGIOTTI e MATTEINI CHIARI) – Campobasso 1994OAKLEY S.P. – The Hill-Forts of the Samnites – Oxford 1995CERCHIAI L. – I Campani – Longanesi Editore Milano 1995TAGLIAMONTE G. – I Sanniti. Caudini, Irpini, Pentri, Carricini, Frentani – Longanesi Editore Milano 1996.MOSCATI S. – L’arte degli Italici – Editoriale Jaka Book Spa – Milano 1998NUVOLI P. – La Tabula di Peutinger in area sannitica – Edizioni VITMAR – Venafro 1998Il territorio tra Matese e Volturno – Note di topografia storica in “Il Territorio tra Matese e Volturno” atti del I convegno di studi sulla storia delle foranie della diocesi di Isernia-Venafro: la forania di Capriati, 1997Il problema della civiltà sannita – in “SAFINIM – Studi in onore di Adriano La Regina” per il premio “I SANNITI” – a cura di Domenico Caiazza, libri Campano-Sannitici – Piedimonte Matese 2004

fonte

https://www.anticatavernadelprincipe.com/bb/

1 Comment

  1. E’ sempre un piacere leggere che qualcosa si salva… e non è nostalgia, ma “valorizzazione” del passato e recupero di valori…sono gocce di storia che fanno bene all’anima…e non solo! caterina

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