L’AGROALIMENTARE NEL REGNO DELLE DUE SICILIE, STUDIO DELLA FEDERICO II DI NAPOLI

A casa di Umberto De Rosa ho sentito dire che nel Regno delle Due Sicilie c’era un’arretratezza esagerata quindi anche l’agroalimentare non poteva sfuggire a questa funesta realtà. Nell’andare spasso per il web, però, ti ritrovi per puro caso, fosse un segnale che dobbiamo accogliere?, che il “Commando Ultrà” dell’iperborbonica Università Federico II di Napoli tira fuori uno studio sulla politica agroalimentare e forestale del Regno che non è molto in linea con quanto affermato dagli ospiti di Umberto, si sa che gli Ultrà sono sempre un po esagerati!!!
Pensate che gli studiosi della Federico II si sono permessi di scrivere che ci furono le prime certificazioni di origine controllata, che il Cilento florido e ricco produceva il vino più pregiato del Regno, che ad ogni provincia veniva stimolata la produzione con interventi statali in quello in cui erano esperti per tradizione, che c’erano macchinari tecnologicamente avanzati pensati per l’agroalimentare e che negli allevamenti venivano selezionate razze di altissimo pregio senza pensare alla produzione massiva di scarsa qualità. Che vanitosi che erano i Borbone invece di pensare a realizzare le prime forme di Discount si preoccupavano della salute dei propri sudditi!!! Dopo questo preambolo e tranquillizzandovi che gli stadi ormai li hanno chiusi e quindi gli Ultrà non fanno più paura, vi posso solo invitare a leggere lo studio di seguito in Pdf
Claudio Saltarelli