Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

L’EUROPA VUOLE CANCELLARE LUCIA

Posted by on Mag 16, 2021

L’EUROPA VUOLE CANCELLARE LUCIA

Domenico e Stefania figli di agricoltori, figli di pastori decidono, andando in controtendenza con la moda dell’epoca, di non voler lasciare la terra per trovare comodi posti a sedere dietro una scrivania, e proseguono l’attività di famiglia quale la pastorizia che da molte generazioni hanno permesso di dare la vita, di creare ricchezza per loro e per la comunità laborina, sorana ed arpinate.

Ma questo non li appaga e andando sempre controcorrente decidono di formare una famiglia numerosa dando alla luce Lucia, Enrico, Alessandro e Lorenzo ma udite udite nonostante i ragazzi decidono di proseguire l’attività di famiglia lavorando nell’azienda di famiglia per proseguire camminando nel solco della tradizione e siccome come ripeto da tempo, la tradizione è innovazione dove l’uomo e protagonista dei cambiamenti e non spettatore. Lucia, la primogenita a cui mancano pochi esami per laurerarsi in Zootecnia, vuole mettere a disposizione dell’azienda di famiglia le nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche che anche nell’agricoltura e negli allevamenti non si possono ignorare se si vuole continuare ad operare.

Tutta la famiglia Alonzi, a cominciare da mamma e papà, accetta il cambiamento dettato dai tempi e portato in famiglia da Lucia e tra mille difficoltà continuano a lavorare e tutti insieme, con entusiasmo, guardano al futuro perché soprattutto i ragazzi lo vedono nell’azienda di famiglia e vogliono dare continuità generazionale guardando il passato come un faro e non come un porto. Sotto la vigile osservazione di mamma e papa decidono, sfruttando il grande spazio naturalistico che hanno nelle montagne marsicane, a Collelongo per l’esattezza, decidono di mischiare con l’allevamento ovicaprino quello dei maiali autoctoni come si faceva in passato, ecco il faro che è sempre presente, che la stessa regione Abruzzo da più di vent’anni ha favorito per recuperare razze animali domestiche che stavano scomparendo.

Troppo bello per sembrare vero che giovani napolitani figli di un Regno antico e glorioso possano decidere di non aspettare il posto fisso e vivere una vita tranquilla ma di sporcarsi le mani nel continuare l’attività di famiglia perchè arriva in azienda un omino, in questo caso un piccolo uomo, che con una 24 ore piena di carte burocratiche che gli son venute dall’Europa a comunicare che l’allevamento dei maiali che non possono essere fatti in maniera semintensiva e sapete perché? Perché posso infettare gli animali selvatici che popolano i boschi abruzzesi e se vogliono continuare devo creare un allevamento intensivo dove ingabbiare gli animali in 2 mt quadrati. Pur sapendo che le razze antiche suine del nostro Regno e mediterranee non possono essere allevate che non in forma semintensiva e pur sapendo che gli animali vengono regolarmente analizzati prima e dopo la macellazione l’omino deve rispondere al volere della grande Europa che dall’alto della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza vuole che vengono abbattuti. Un Europa che permette che venga venduta la selvaggina cacciata basta che la carne venga analizzata prima di essere messa sul mercato ma non lo permette per la produzione di animali domestici allevati nel modo tradizionale, e questo perché nulla deve nascere al di fuori della sua dittatura, nulla deve disturbare l’esportazione dei capi di allevamento intensivo che dalla padania fino alla Danimarca devono inondare il continente, insomma siamo sempre al motto di Bombrini “non dovranno mai più intraprendere”

Non aggiungo altro alla storia perché il resto ve lo dirà nel video di seguito Lucia che dalla sua voce vi spiegherà in maniera precisa lo schifo che ci regala l’Europa, Lucia una ragazza bella come i suoi boschi dagli occhi luminosi come il sole della nostra terra che grazie a Dio non è sola perché dietro di lei ci sono Lorenzo, Alessandro, Enrico, Francesco, Giovanna, Claudia, Mattia, Antonio, Cinzia, Mirko e i tanti altri giovani napolitani che non chiedono reddito di cittadinanza, non chiedono il recovery fund, non chiedono finanziamenti, non chiedono assistenza o sussistenza ma vogliono solo avere la possibilità di decidere in libertà di vivere come desiderano, vogliono decidere il proprio futuro vogliono costruire la propria vita mettendo anche in conto che si può sbagliare, vogliono solo essere padroni della propria esistenza.

Lucia e tutti i suddetti giovani che sono anche i nostri figli, non vuole stare in silenzio e vuole gridare a bassa voce, l’ossimoro calza a pennello, che continuerà a studiare a lavorare con le proprie forze fino a quando ne avrà insieme alla sua famiglia e anche se un giorno non riuscirà potrà sempre dire al mondo intero “badate come i miei avi nel 1860 sono solo una sconfitta della storia ma non una perdente”  

Questo video deve essere visto da tutti affinchè anche con il nostro aiuto un giorno Lucia potrà dire ce l’ho fatta a realizzare i miei sogni, deve essere visto da chi ancora va dietro all’Europa non rendendosi conto che se non cambia registro è solo una furiosa dittatura al soldo delle multinazionali e che risponde agli interessi sovrani di Francia e Germania che sta uccidendo la nostra terra, credo che l’esempio inglese ormai nessuno puo contestarlo visto che i benefici che sta avendo sono sotto gli occhi di tutti, deve essere visto da chi va dietro a Salvini che vuole solo il consenso per continuare a rafforzare la politica agricola padanocentrica, e va visto dagli identitari napolitani che con grande volontà e sforzo fanno petizioni, voglio equità nella distribuzione dei soldi che dovrebbero arrivare non comprendendo che la cosa fondamentale è avere le leggi giuste, le decisioni giuste per farci lavorare in piena libertà per smettere di essere un popolo colono tornando, invece, ad essere un popolo sovrano come lo siamo stati per un paio di millenni. Goethe, come Stendal  avevano capito le qualità e l’unicità del popolo napolitano e come disse Ippolito Nievo giù nel Regno riescono a fare le cose in un giorno mentre in altri luoghi ci impiegano un mese.

Il video è seguito dalla foto del quadro delle Insorgenze di Cava dei Tirreni recuperato da Erminio perché gli occhi e lo sguardo di Lucia è lo stesso di quella donna, di quella femmina, chissà se si chiamava anch’ella Lucia, che con la scoppetta in mano contrasta l’invasore francese venuto a saccheggiare, ad ammazzare e a stuprare con la scusa di voler piantare l’albero della libertà che a distanza di 200 anni è il totem europeo e ora come allora una Lucia vuole abbattere.

Claudio Saltarelli

ps=il video volutamente non e stato tagliato nelle parti essenziali per far capire il clima che si respirava quella mattina nell’azienda Alonzi

  

i maiali abbattuti non per fini alimentari ma per la burocrazia europea a servizio delle multinazionali

3 Comments

  1. Forza Lucia!

  2. Il discorso è comlesso ma il sunto è che i nostri politici hanno’venduto’ le nostre ricchezze e risorse per favorire industrie che si devono appoggiare su acquisti esteri per produrre… Hanno scelto per l’interesse di pochi (ma potenti) di sottostare al ricatto economico europeo. Ad esempio crediti le quote latte in cambio della produzione dell’acciaio per produrre il quale dobbiamo però acquistare le materie prime in Germania!!!! Così non vendiamo il latte e lo dobbiano buttare, comprandolo anche all’estero e vendiamo acciaio, dopo essere comprato in Europa la materia prima. … E così questo è solo un esempio…

  3. Se vogliono dare un futuro alle nuove generazioni…i nostri “tutelari politici” devono appoggiare le evoluzioni culturali sei “figli d’arte” e proporle alle altre famiglie che operano nel settore agro-zootecnico per un miglioramento non solo culturale….

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