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Lucera, Regno delle Due Sicilie: “il trionfo dei Borbone” (terza parte)

Posted by on Gen 8, 2023

Lucera, Regno delle Due Sicilie: “il trionfo dei Borbone” (terza parte)

Il 3 aprile del 1817 l’Intendente della Provincia chiede «…di sistemarsi l’istituzione delle fanciulle anche la fortunata occasione di essere giunte in città due maestre, una romana ed un’altra senese».


Parimenti con una lettera del 6 maggio 1817 l’intendente chiede «…di essere subito informato se le scuole sono in attività, se vi siano buoni maestri, e se vi sia concorso di alunni in conformità al Regolamento del 1° maggio del 1816 e che secondo l’art. 12 di detto Regolamento iscritto nel Giornale d’Intendente n. 68 i Decurionati sono chiamati a sorvegliare il profitto degli alunni, e rapportare anche i disguidi che ne avessero luogo. Il Decurionato su tal proposta ha creduto proprio di risolvere come ha risoluto, e deliberando di creare una commissione composta dai signori Saverio Del Pozzo, Giuseppe Angrisano, Nicolantonio De Palma, Antonio Zappelli i quali debbono prendersi conto e cura di tutto onde gli allievi siano bene istruiti ed indi riferire l’occorrente al Decurionato e quindi di darsi de’ pronti ripari…». Il 21 maggio 1820 la Commissione decurionale incaricata per la pubblica istruzione deve redigere un prospetto che servirebbe da base alla convenzione da farsi coi PP. Missionari quale progetto è il seguente: «Oggi che sono li 18 aprile 1820 in questo comune in Lucera, essendosi riunite nella casa comunale il Sig. Sindaco don Onofrio Bonghi, non che la commissione decurionale eretta per l’oggetto della pubblica istruzione, con deliberazione di questo consiglio comunale, approvato dal Sig. Intendente della provincia in data del 12 giugno 1817 con lettera n. 5995: 1° ufficio con l’intervento dei sig.ri decurioni D. Saverio del Pozzo, D. Giuseppe Angrisano, per essere l’altro decurionato D. Nicola de Palma assente in seguito al regolamento relativo alle scuole primarie dei fanciulli, e delle fanciulle annesso nella circolare del 28 febbraio corrente anno… Altresì presente l’altra lettera del presidente Sig. Intendente del 20 ottobre 1819 n. 2141 primo ufficio, si sono fatte chiamare in questa istanza casa comunale i P.R. missionari detti li mandarini ai quali è affidata in questo comune la pubblica istruzione fin dall’anno 1746… Ora postosi in esame l’indicata convocazione […] che quanto sta prescritto nello stato quinquennale di questo comune intorno a l’oggetto, come ai sensi tutti i regolamenti della P. Istruzione si è venuto a stabilire quanto segue:
1. La pubblica istruzione di questo comune dei fanciulli sarà affidata a P.R. Missionari mandarini;
2. Essi a termine convocazione proseguiranno a mantenere le pubbliche scuole cioè la scuola primaria, e le altre fin’ora tenute;
3. Per la scuola primaria adotteranno, o il metodo Lancastriano, o il normale, uniformandosi a tutti i regolamenti della istruzione pubblica sanzionata da S.M.
4. Per le altre scuole fin’ora tenutesi che continueranno a tenere, conserveranno il metodo prescritto dal di loro istituto, e corrispondente all’interessante fine della istruzione della gioventù;
5. Il comune continuerà a favore dei PP. missionari lo mensile prestazione corrispondente ad annui ducati duecento a termine dell’anzidette convenzione confermate, ed approvate da S.M. nel sanzionarsi dallo stato discusso quinquennale.
6. Essendosi… in considerazione che nella installazione della scuola primaria secondaria secondo il metodo di Lancastriano, o normale fa lo mestieri per scegliersi un locale, corrispondente all’istruzione di detto metodo, così si è cominciato di assegnare ai PP. il pigione di ducati sessanta annui per il locale da scegliersi a mezzi termini del prescritto dalla legge del 12 nov. 1816 quando finalmente resta conchiuso che il decurionato soddisfano dell’ottimo portamento dei prelodati PP. non che dell’utile dato a questo pubblico, non mancherà in tutte le circostanze di prenderlo in considerazione e procurare ogni mezzo onde venire a migliorare la di loro condizione.
7. Il presente verbale… sarà stato ratificato dal decurionato in piena seduta, sarà per l’organo del Sig. Sindaco rimesso al Sig. Intendente della provincia per l’uso di risultati. Il decurionato all’umanità è venuto ad approvarlo invitando l’augusta commissione di manifestarlo agli augustissimi PP. Mandarini acciò […] se intendono inviarci per onde deliberare l’occorrente».
(Nota: nel 1859 a Lucera viene menzionata la “Strada scuole normali”. “La Pubblica istruzione era fino al 1859 gratuita; cattedre letterarie e scientifiche in tutte le principali città di ogni provincia. Adesso nessuna cattedra scientifica”. Sono queste le testimonianze lasciate dal conte Alessandro Bianco di Saint-Jorioz, che partecipò ai massacri di cui parla nel suo libro di memorie).

Già con verbale del 29 maggio 1818 a Lucera, a proposito della costruzione del camposanto, si parla che «…sarebbe corrispondente al Regolamento emesso dal Real decreto di S.M. del 1817… e da costruirsi nel territorio denominato “La Tributa”».
Con la delibera del 6 maggio 1819 veniva proposto che «…il camposanto di Lucera deve essere secondo le disposizioni della legge corrispondente al numero delle anime della popolazione di Lucera, e corrispondente alla città che è cospicua ed è una delle capitali della provincia». Nel 1820 il cimitero probabilmente doveva già essere completato se nella delibera del 16 aprile viene disposto «…che nel magazzinetto della casa comunale esistono tutti i marmi e le pietre, i quali componevano il piedistallo della Croce che era sita in mezzo al largo della Real Chiesa Cattedrale che per ordini superiori nel 1806 fu levata, e che sarebbe dignitoso innalzare simile monumento in mezzo della cinta del camposanto, anche sul riflesso che la chiesa viene nel fondo del detto camposanto, giusta la perizia dell’Ingegnere della Provincia Sig. Ferrara». Vengono anche previsti, con ducati 72 annui, «…tre becchini – ‘e schiattamuorte – addetti al servizio dei poveri».
(Nota: se si pensa che il primo cimitero d’Europa ad uso di tutte le classi sociali viene costruito a Palermo nel maggio del 1817, beh questo di Lucera dovrebbe essere uno dei primi d’Italia e forse d’Europa).

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