MARIO ROSSI (?) CI RIPROVA
Mario Rossi continua a esternare la sua opinione da buon Giacobin-Savoiardo e gentilmente Erminio lo onora di un altra risposta che pubblichiamo
Mario Rossi scrive……….
Detto da uno che si nasconde dietro il nome di una Associazione la questione del nome inventato è ridicola come le sue tesi… Comunque le ricordo che con il suo O’RRE pusillanime e cacasotto (lei si vede che ha studiato poco ma la moglie fu molto più coraggiosa ) lei sarebbe ancora un analfabeta senza diritti perché le ricordo che in quei “bei tempi” nel meridione non c’era né istruzione né Costituzione. In quanto ai suoi “colleghi” stranieri forse si riferisce a quei 2 gatti che come lei negano anche lo sterminio degli ebrei, perché tutti i professori universitari stranieri, in tutte le università del mondo in cui si studia la Storia del Risorgimento italiano, ridono a crepapelle delle vostre baggianate. In quanto alle statue dedicate a franceschiello in tutto il mondo si è ammutolito…insomma quante ne ha trovate??? Io se vuole le posso segnalare quelle dedicate a Garibaldi …. Vede, il fatto è che potete presentare anche altre 30 volte le vostre cartuccelle a Giugliano ma la verità storica non cambia e alle vostre stupidaggini non credono neanche i bambini, così come non credono alle tesi negazioniste sulla Shoah PS Aspetto anche risposte sui bombardamenti di Messina e Palermo con cui i vostri ‘O RRE uccisero i loro sudditi; e vorrei anche chiarimenti sul come mai i briganti feroci e criminali che infestavano da secoli il meridione dopo il il 1861 sono improvvisamente diventati tutti eroi!!! Voi nostalgici borbonici siete davvero esilaranti
Ps: informo che il mio nome lo conosce, come ben sapete non uso mai un nome diverso dal mio, ci metto sempre la faccia
Il Prof. Erminio De Biase risponde di nuovo………
In un vecchio film con Totò e Peppino De Filippo quest’ultimo ripete spesso una battuta che si adatta alla perfezione al signor Mario Rossi: “Il locale è triste e sta sempre qua dentro…! Il locale è triste e sta sempre qua dentro…!”. Nel senso che noi siamo ridicoli…, abbiamo studiato poco…, scriviamo baggianate…, presentiamo cartucelle…, affermiamo stupidaggini…, siamo esilaranti…, ma il nostro “dotto” critico sta sempre qua a leggerci e, giustamente, dall’altro della sua ignoranza storica, a criticarci. Ben venga, però, almeno c’è qualcuno che ci legge!
Leggerci, però, non significa che ci comprenda perché, con metafora tutta napoletana, nuje vuttammo asse e isso risponne figure! Infatti: chi mai sarebbero questi miei “colleghi” stranieri? E, soprattutto, cosa c’entra la shoah con gli argomenti storici da noi trattati?!? Infine, sempre per rimanere nell’ambito delle metafore partenopee, se lei confonde i “briganti feroci e criminali” con i (cosiddetti) Briganti delle insorgenze postunitarie, overamente avite pigliate asse pe figure, ‘o tram p’’a banca ‘e ll’acqua o, se piace di più, ‘o stipo pe don Rafele! Ma lei ha capito bene di cosa parliamo?!?
Lei può anche non rispettare le nostre idee ma, quando scrive, rispetti almeno la punteggiatura.
Erminio de Biase