MOSTRA SAN PIETRO A MAIELLA A CURA DI FERNANDO DI MIERI
A Battipaglia, in provincia di Salerno, alla fine degli anni Novanta l’imperativo era avviare una politica culturale degna di questo nome. La città era ben nota per tante ragioni: per essere un nodo ferroviario di rilievo, per un’agricoltura ed attività zootecniche all’avanguardia, per industrie di alto profilo in alcuni settori di punta, ma certamente non per l’intensità della vita culturale.
Per questo venne costituita dall’Amministrazione Zara un’apposita Istituzione comunale, che non poteva non essere denominata “Magna Graecia”, volendo richiamare un periodo fulgido per il Meridione d’Italia. Il Consiglio di Amministrazione, che avevo l’onore di presiedere, si pose fin da subito il problema di valorizzare quanto già esistente in città. La lungimiranza dei Padri Stimmatini, storicamente presenti nella Parrocchia centrale di Santa Maria della Speranza, li aveva condotti ad acquistare uno splendido organo che tuttavia non era valorizzato come la sua importanza richiedeva. Fu per questa ragione che, insieme con il Maestro Emanuele Cardi, allora giovane organista di quella parrocchia, si decise un esperimento davvero rischioso: un concorso organistico internazionale. A distanza di tanti anni devo dire che il successo fu notevole. Prima di tutto, ma non solo, per la prestigiosissima giuria (ne facevano parte, tra gli altri, Klemens Schnorr e il Direttore del “San Pietro Maiella” Padre Vincenzo De Gregorio, giusto per citare due nomi conosciuti anche da un pubblico più ampio), alla prima edizione nel 2001 parteciparono (a proprie spese, è importante sottolinearlo) oltre trenta docenti di conservatorio provenienti da tre continenti. Quattro gli italiani. Risultarono vincitori Karsten Lüdtke (Germania) e Lieve van de Rostyne (Belgio), classificatisi rispettivamente al primo e al secondo posto. Tutta la stampa specializzata diede notizia dell’evento.
Bene, questa lunga premessa mi è sembrata necessaria per far capire come poi si sia creata quella collaborazione tra la nostra appena nata Istituzione e una realtà tra le più prestigiose del panorama internazionale musicale, per l’appunto il Conservatorio “San Pietro a Maiella”.
L’esigenza di tenere vivo l’interesse per la musica nelle diverse sue angolazioni ci spinse a proporre al conservatorio napoletano, che almeno su un piano storico rimane il più prestigioso al mondo, di esporre a Battipaglia gli appena restaurati strumenti musicali della sua collezione storica. Padre De Gregorio dimostrò concretamente la sua disponibilità e ne derivò una splendida mostra, il cui catalogo, a dispetto del tempo trascorso, mantiene intatti fascino e ricchezza, per cui viene ora proposto, grazie al certosino lavoro di Vincenzo Giannone, in formato digitale ai lettori di altaterradilavoro. Sfogliandolo, anche quanti sono lontani da certi interessi si rendono ben conto dell’importanza di quell’iniziativa che, per una volta, portava una grande istituzione verso una città di provincia, e non viceversa. La collezione, esposta nei locali messi a disposizione dagli stessi Padri Stimmatini, comprendeva i più vari strumenti, esemplari di tempi diversi, dal XVII al XX secolo. Secondo l’unanime giudizio di addetti ai lavori e di semplici cultori la mostra si rivelò un ausilio incredibile per rivivere e ricostruire anche l’attenzione e la sensibilità musicale dell’uomo dei secoli trascorsi. Aggiungerei che fu un motivo in più per fremere dell’appartenenza a una grande tradizione. Sono lietissimo, dunque, di condividere con chiunque sia interessato il ricordo di quell’evento, nella speranza che rafforzi (quanto bisogno ce n’è oggi più che mai!) il senso di una privilegiata appartenenza.
Fernando di Mieri
ringraziamo il Prof. Fernando Di Mieri per averci permesso di pubblicare una creazione culturale di notevole spessore artistico e storico