NAPOLI e il suo diritto all’INDIPENDENZA
Questa non vuole essere la solita ed ennesima ricostruzione storica della città di Napoli, bensì il riconoscimento di un popolo che ha fatto di tutto per togliersi dal giogo delle lunghe mani oppressive e malandrine di chi ha sempre voluto gestire questa meravigliosa città che sorge sulla baia più bella del mondo. Così, storicamente, ho voluto mettere in evidenza ciò che scrittori passati e recenti hanno consegnato alla loro penna, come ha fatto Vittorio Gleijeses di cui ho preso il racconto storico di Napoli, così meravigliosamente inneggiabile al diritto d’indipendenza che questa nostra amata città desidera.
Antonio Iannaccone
Senza nulla aggiungere a questo scritto storico del Gleijeses e al suo bellissimo commento finale, desidero sottolineare, come bene ha fatto l’autore, il carattere di autonomia e indipendenza del popolo napoletano e mettere in evidenza la classe, la cultura e la capacità sociale che è capace di sprigionare per la propria libertà e per la salvezza della città di Napoli, che è stata un fulgido esempio di nazione libera, una voce a cui i vari centri del sud Italia hanno ascoltato e seguito e che in lei si sono rifugiati più di una volta. Voglia questo, essere un monito ai napolitani odierni e futuri, una ripresa di orgoglio e di voglia di cambiare, un messaggio che raggiunge anche tutti i napolitani del sud Italia, di non vivere solo di speranza, ma di fare tesoro di come già mille e mille volte i nostri avi sono riusciti a scrollarsi di dosso il giogo di nemici veri ed amici falsi e che in ognuno di noi batte un cuore napolitano acceso dalla fiamma della libertà, della passione e dell’indipendenza, quello a cui ognuno di noi aspira. E che Iddio ce la mandi buona.
fonte
napolitania.myblog.it