Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Risorgimento Una guerra alla Chiesa in nome dell’Italia?

Posted by on Gen 24, 2025

Risorgimento Una guerra alla Chiesa in nome dell’Italia?

Descrizione

Squadra e compasso al lavoro hanno originato, spesso in nome della scienza e della ragione, il terrore prima in Francia poi in tutta Europa. Dopo la caduta di Napoleone era difficile continuare a combattere la fede in nome della ragione e della scienza, così si è scelto di farlo in nome del sentimento. Il sentimento, in politica, si chiama nazionalismo. Nazionalismo in Italia? Difficile da credere. Eravamo sì divisi in vari Stati, ma eravamo tutti cattolici, le nostre classi dirigenti parlavano la stessa lingua, la nostra cultura, la cultura della bellezza, era riconosciuta, apprezzata ed invidiata in tutto il mondo. Il Bel Paese era dotato ovunque di un fitto reticolo di scuole e di opere di carità, non avevamo partecipato a nessuna spartizione coloniale, il papa aveva un’autorità indiscussa, riconosciuta in tutto il mondo. Eppure, in nome del sentimento patriottico, in nome del progresso e della morale, siamo riusciti a promuovere un’unificazione dettata dagli interessi delle logge e dei loro paesi di riferimento. In nome del nazionalismo l’Italia si è trasformata in una colonia e la nostra popolazione è stata costretta ad un’emigrazione di massa.

Angela Pellicciari, storica del Risorgimento e dei rapporti fra papato e massoneria, insegna Storia della Chiesa nei seminari RedemptorisMater. Ha pubblicato: Risorgimento da riscrivere (Ares 1998); L’altro Risorgimento (Ares 2000); Risorgimento anticattolico (Fede &Cultura 2004); I papi e la massoneria (Ares 2007); Family day (Fede& Cultura 2008); Leone XIII in pillole (Fede & Cultura 2010); I pannisporchi dei Mille (Cantagalli 2011); Martin Lutero (Cantagalli 2012 e 2016); Una storia della Chiesa (Cantagalli 2015); Una storia unica. Da Saragozza a Guadalupe (Cantagalli 2019).

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Cronache dal brigantaggio e dintorni di Valentino Romano (I)

Posted by on Gen 23, 2025

Cronache dal brigantaggio e dintorni di Valentino Romano (I)

Il fiume della Storia trascina e sommerge le piccole storie individuali, l’onda dell’oblìo le cancella dalla memoria del mondo; scrivere significa anche camminare lungo il fiume, risalire la corrente, ripescare esistenze naufragate, ritrovare relitti impigliati sulle rive e imbarcarli su una precaria Arca di Noè di carta.

Claudio Magris

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STORIA DE’ NOSTRI TEMPI DAL CONGRESSO DI PARIGI NEL 1856 AI GIORNI NOSTRI DI GIACOMO MARGOTTI VOL. VI

Posted by on Gen 23, 2025

STORIA DE’ NOSTRI TEMPI DAL CONGRESSO DI PARIGI NEL 1856 AI GIORNI NOSTRI DI GIACOMO MARGOTTI VOL. VI

LO STATUTO E I PLEBISCITI

Parlandosi sovente nelle presenti Memorie dello Statuto di Carlo Alberto e dei Plebisciti, ci sembra conveniente di pubblicare questi documenti.

STATUTO DEL REGNO 4 MARZO 1848 CARLO ALBERTO
per grazia di Dio
RE DI SARDEGNA, DI CIPRO E DI GERUSALEMME ECC. ECC.
Con lealtà di Re e con affetto di padre noi veniamo oggi a compiere quanto avevamo annunziato ai nostri amatissimi sudditi col nostro proclama dell’8 dell’ultimo scorso febbraio, con cui abbiamo voluto dimostrare, in mezzo agli eventi straordinarii che circondavano il paese, come la nostra confidenza in loro crescesse colla gravità delle circostanze, e come, prendendo unicamente consiglio dagli impulsi del nostro cuore, fosse ferma nostra intenzione di conformare le loro sorti alla ragione dei tempi, agli interessi ed alla dignità della nazione.

Considerando noi le larghe e forti istituzioni rappresentative contenute nel presente Statuto fondamentale, come un mezzo il più sicuro di raddoppiare coi vincoli d’indissolubile affetto che stringono all’Itala nostra Corona un popolo, che tante prove ci ha dato di fede, d’obbedienza e d’amore, abbiamo determinato di sancirlo e promulgarlo nella fiducia che Iddio benedirà le pure nostre intenzioni, e che la nazione libera, forte e felice si mostrerà sempre più degna dell’antica fama, e saprà meritarsi un glorioso avvenire.

Perciò di nostra certa scienza, regia autorità, avuto il parere del nostro Consiglio, abbiamo ordinato ed ordiniamo in forza di Statuto e legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della monarchia quanto segue:

– 243 –

Art. 1. La religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi (1)

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