Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Il tricolore del 1796 per la prima volta ad Alba, quello del patriota piemontese Ranza

Posted by on Mag 1, 2024

Il tricolore del 1796 per la prima volta ad Alba, quello del patriota piemontese Ranza

Come faccio da tanto tempo, il 25 aprile ho esposto sul balcone la bandiera tricolore, simbolo della mia Nazione che sventolò per la prima volta ad Alba il 25 aprile del 1796.

E’ un simbolo ideato da Giovanni Ranza per la “Repubblica Piemontese” durata poco perché si illudeva nel sostegno dei tagliagola napoleonici, aveva tre bande orizzontali rossa, blu ed arancione e precedette quello italiano uscito solo il 7 gennaio 1797.

Il patriota piemontese Ranza scrisse poi il primo manifesto del “Vero federalismo italiano” e propose una confederazione di dieci cantoni sovrani nella Penisola, idea profetica, bocciata dai centralisti napoleonici ed osteggiata poi dai nazionalisti sabaudisti-militaristi-fascisti e poi oscurara dalla partitocrazia parassitaria salita al potere sulle jeep degli Alleati.

Sventola il vessillo d’un Piemonte contadino che odiava le guerre, sapeva difendersi e voleva starsene in l’ace ma venne sempre tradito.

Almeno il 25 aprile, purtroppo su un solo balcone, ricorda che c’è’ tutta un’altra storia da raccontare. Ne’ fascista, ne’ solo antifascista. Ma diversa da quella ufficiale.

di Roberto Gremmo

fonte

Il tricolore del 1796 per la prima volta ad Alba, quello del patriota piemontese Ranza | La Nuova Padania

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PIETRARSA……NELLA MUSICA NELLE PAROLE DI LELLO TRAISCI

Posted by on Apr 30, 2024

PIETRARSA……NELLA MUSICA NELLE PAROLE DI LELLO TRAISCI

Nel 1972 un gruppo rock progressivo milanese, Stormy Six, registra un Lp dal titolo “Unità” con singoli dedicati alle vicende post-unitarie che sorprese il mondo della musica come il mondo istituzionale. Fu la prima volta, al di fuori della musica popolare, che l’arte musicale cominciò a trattare Garibaldi come antieroe e il brigantaggio in forma politica, come fu la prima volta che il mondo della musica cominciò a sentir parlare delle drammatiche vicende di Pontelandolfo. Fu anche la prima volta che si parlò della prima strage di operai della storia che scioperavano per difendere il posto di lavoro per mano del neonato stato italiano attraverso bersaglieri e forze di polizia, accaduta alle officine di Pietrarsa a Portici il 6 agosto 1863, giorno in cui si dovrebbe festeggiare la festa dei lavoratori e non il primo maggio. Da tempo mi sono chiesto perchè se da Milano hanno ricordato la tragedia di Pietrarsa e a Napoli s’è cantato e suonato un altro dramma sul lavoro come lo scoppio della fabbrica di Sant’Anastasia a metà degli anni 70 grazie al capolavoro degli ‘E Zezi, gruppo musicale napolitano che ha scritto pagine importanti della Musica Popolare e della World Music, dal titolo “Sant’Anastasia” ma nessuno ha pensato di creare un pezzo sulla suddetta strage? big della musica cantano il brigantaggio o “bella ciao” in tutte le salse ma perchè nessuno ha pensato di portare alla ribalta la suddetta tragedia e siamo ancora fermi agli “Stormy Six”? da oltre 30 anni assistiamo al concertone del 1 maggio organizzato dalla “triplice sindacale” ma perchè mai s’è ricordata Pietrarsa?E’ una lacuna troppo grande che ai più non dice nulla, ma a chi come me da anni studia e divulga la storia della Patria Napolitana dice molto, infatti Pietrarsa la troviamo nel grande baule della “DAMNATIO MEMORIAE” nazionale che bisogna sempre più far conoscere al mondo anche con la musica e questa volta bisognava farlo da Napoli e dopo anni passati a pensare ch potesse trasformare in realtà la mia idea, il mio pensiero è caduto su Lello Traisci autore e compositore napoletano e caro amico, a cui stanno a cuore le vicende post-unitarie e da me contatto per chiedergli di fare qualcosa, immediatamente ha colto l’occasione e ha scritto e musicato un pezzo dal titolo “Pietrarsa….” che, senza aggiungere altro, vi invito ad ascoltare e vedere in in video di seguito.

Claudio Saltarelli

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