Patrizia Stefanelli vince il primo premio di poesia al concorso “Il presepe oggi”, a Sorrento
Patrizia Stefanelli è la vincitrice del primo premio allo storico concorso “Il presepe oggi”, giunto all quarantaduesima edizione, tenutosi nel “Teatro Tasso” di Sorrento, alla presenza del sindaco della splendida località campana, Giuseppe Cuomo, del direttore della manifestazione, Salvatore Russo, dell’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, Maria Teresa De Angelis, del presidente del Centro Studi e Ricerche “Bartolommeo Capasso”, prof. Enzo Puglia, e della presidente del premio, prof.ssa Nives Reale.
La commissione giudicatrice ha conferito il primo premio alla poetessa gaetana per la sua lirica “C’era la neve a Ypres”, un omaggio alla cittadina belga, celebre per la sua produzionr di stoffe, di pizzi e di biscotti, in cui emergono spontaneità e felice immediatezza, ma anche genuinità dei sentimenti ed amore per le cose essenziali e durature, gli affetti sani e forti, che il tempo non consuma e che neppure la morte cancella. Alla Stefanelli, regista teatrale, vincitrice di numerosi premi di poesia, presente in molte antologie di poesia e di critica, è stato consegnato il bellissimo premio realizzato dal Liceo Artistico-Musicale “F. Grandi”. Il premio “Design del Gioiello” – “La stella dei Re” o “Stella di Davide” consiste in una scultura che rappresenta la famosa stella vista dai Magi, opera realizzata dagli alunni Raffaele Sellitti, Caterina Porzio, Domenico Di Massa, Michele Collina, guidati dalla docente Rita Amitrano. L’autrice aurunca ha inoltre ricevuto in dono pubblicazioni sul tema presepiale ed altri libri del Centro “B. Capasso”. Nell’ottica di un “baratto culturale”, Patrizia Stefanelli ha consegnato al prof. Enzo Puglia e alla prof.ssa Nives Reale l’opera del giornalista, scrittore e ricercatore storico Alfredo Saccoccio, dal titolo “Sorrento e Procida nella storia e nell’arte”. La pubblicazione è stata molto gradita e andrà a far parte del patrimonio culturale del Centro Studi e Ricerche, intitolat0 allo storico e archivista napoletano, di cui, quest’anno, ricorre il 120° anniversario della morte.
Alfredo Saccoccio