Processo a Cesare Lombroso
LA NASCITA DELL’ITALIA BASATA SULLE CRIMINALI TEORIE LOMBROSIANE E SU UN MUSEO DEGLI ORRORI CHE “CELEBRA” LA SEDICENTE TEORIA DEL MERIDIONALE CON LA PREDISPOSIZIONE A DELINQUERE.
“Nella seconda metá dell’ottocento viene a formarsi una nuova corrente filosofica che presto trasformerá la relazione tra conosciuto e sconosciuto, tra natura e cultura, tra essere umano e ambiente naturale, e tra gli stessi individui: il positivismo inglese. Dopo circa un secolo dalla nascita delle correnti illuministiche francesi che rilanciavano il ruolo della ragione umana sopra la fede e il misticismo, l’approccio razionale al mondo circostante e la necessitá della creazione di strumenti e fondamenti validi per indagare la realtá stessa, si viene a formare un metodo, il metodo scientifico.
Lo scientismo senza limiti
Una delle caratteristiche del positivismo è appunto l’uso del nascente metodo che tuttavia era probabilmente imperfetto, o comunque non sufficiente a soddisfare le pretese dello scienziato dell’epoca. L’utilizzo bruto e “spietato”, come spiegheró piú avanti, di tecniche quantitative e l’applicazione abusiva di leggi scientifiche appartententi alle scienze naturali e fisiche sfociano nella mistificazione del metodo scientifico e spesso, in una nuova forma di fede, lo scientismo.
La scienza fisiognomica che creò le due Italie
Il bagno penale a Portoferraio Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti,
Firenze
Alcuni degli elementi chiave che hanno portato ad un progressivo allontanamento
dalle correnti positiviste nelle scienze sociali sono: la trasformazione delle
realtá individuali e sociali in meri numeri e una forte predisposizione al
determinismo causata dall’eccessiva fiducia verso l’utilitá della matematica,
della biologia e della statistica in campo sociologico e psicologico. Sulla
grande ondata delle correnti positiviste e della commistione di scienze non ben
delimitate in rispettivi campi di competenza, nascono in Italia le scienze
forensi e una primordiale criminología.
Una presunta anomalia genetica
La scienza fisiognomica che creò le due Italie
Cranio lombrosiano
Cesare Lombroso, considerato fondatore di queste nuove scienze, studió medicina
e fu ricercatore di anatomia patologica e fisiopatologia. Conclusi gli studi
partí come volontario medico militare nei territori occupati dell’ex Regno
delle due Sicilie, dopo l’annessione al Regno d’Italia. La giá feroce
repressione delle regioni insorte del Sud trovó giustificazione e accomodamento
negli studi di Lombroso, il quale prelevando, preparando ed analizzando teste mozzate
tra la popolazione resistente, identifica nel cranio di uno dei capi della
resistenza, Giuseppe Vilella, una presunta anomalia in una fossetta cranica.
Questo fu considerata prova sufficiente per giungere alla considerazione che
tale anomalía fosse la causa di un comportamento violento abitudinario e,
soprattutto, genetico. Al forzato determinismo del caso analizzato si affiancó
una spietata generalizzazione di tale elemento a tutta la popolazione
meridionale, “colpevole”, secondo l’autore, di essersi mischiata con le
popolazioni arabe ed africane, ereditando una fantomatica propensione
all’omicidio e alla barbarie.
Nelle sue pubblicazioni sui tassi di delinquenza le prime quattro cittá che comparivano erano del Sud, i dati non erano organizzati in modo specifico e vennero inseriti tutti gli atti di resistenza civile durante un conflitto istituzionalizzato; la quinta cittá che compare è Venezia, molto probabilmente dovuto alla forte resistenza che anche in Veneto ebbe luogo, in quel caso la colpa ancestrale fu attribuita alla commistione con le popolazioni slave. Tutto ció fu piú che sufficiente per creare quella che Fromm un secolo dopo avrebbe chiamato “proceso di disumanizzazione”, ovvero l’oggetivizzazione e le azioni concrete derivanti da congetture riguardo l’inferioritá e la colpevolezza di un altro popolo, o etnia.
Le basi per le leggi razziali
La scienza fisiognomica che creò le due Italie
Dipinto che raffigura una scena di brigantaggio
Ció che accadde di lí a pochi giorni fu di terribile entitá: dalle deportazioni
nei primi lager d’europa alle fucilazioni di massa ritenute necessarie da
Lombroso e dai suoi seguaci ne “L’uomo delinquente” e “Gli anarchici”, alla
violenza di genere accomodata, se non promossa ne “La donna criminale”, dalla
distruzione dei campi al rogo di paesi e villaggi. Le sue teorie saranno le
fondamenta sulle quali verranno promosse e approvate le leggi razziali fasciste
e i rimedi nazisti. L’unificazione d’Italia fu probabilmente la causa
principale dell’inizio delle Grandi Migrazioni italiane verso il nord Europa e
le Americhe. L’eco delle teorie lombrosiane raggiunse gli Stati Uniti ancor
prima dei migranti. Nei porti di New York e Boston migliaia di italiani che
approdavano come lavoratori e futuri schiavi, venivano accolti in due file
separate, gli italiani “bianchi” da una parte e gli italiani “neri” da
un’altra.
Un museo disumano
La scienza fisiognomica che creò le due Italie
Alcuni crani presenti nel Museo di Cesare Lombroso
I crani e corpi che la macabra scienza ha sottoposto alle autopsie non fu mai
restituita ai familiari fino al 2012, dove per la sentenza del tribunale di
Lamezia Terme veniva imposto al Museo di Cesare Lombroso di restituire il
cranio di Vilella dopo 148 anni dalla sua morte, primo martire dell’antropologia
criminale e della psichiatria italiana.(ma ha poi perso in appello, n.d.r) Fin
dal 2010 il comitato tecnico-scientifico “No-Lombroso”– http://www.nolombroso.org – ha promosso una petizione affinchè
le teorie criminologiche di Cesare Lombroso vengano rimosse ufficialmente dai
libri di testo e le commemorazioni
odonomastiche e museali a nome “Cesare Lombroso” vengano soppresse al più presto. Firma la petizione, occorre che la societá tutta rigetti e prenda ufficialmente e concretamente le distanze da teorie medievali che continuano a serpeggiare dalla lingua del razzista e si annidano nell’orecchio dello stolto.”
René Verneau
credo che il processo a Lombroso dovrebbe essere iniziativa incoraggiata, per non dire obbligata, in ambito accademico innanzitutto, con tanto di cartello esplicito di condanna a livello museale… perché se la condanna partisse all’incontrario temo che produrrebbe l’effetto contrario come avvenne per “l’arte degenerata” di nefasta memoria che ebbe in seguito un enorme aumento di pubblicità. caterina ossi