Quattro Chiacchiere con Andrea Nerone un monumento della Musica Popolare della Terra di Lavoro
Da qualche anno abbiamo ospitato per la rubrica “Musicanti e Cantori dell’alta Terra di Lavoro”, molti artisti più o meno noti ma tutti con un passato e un presente importante dall’enorme caratteristica identitaria ma molti altri ancora invece, soprattutto quelli appartenenti alle ultime generazioni, hanno snobbato l’invito e in maniera superba o altezzosa, più o meno velata, ci facevano capire che non si ribassavano a fare quattro chiacchiere con noi. Ognuno è libero di fare come crede e soprattutto non si può essere simpatici a tutti, per fortuna altrimenti sai che noia, ma una cosa vorrei a tutti questi giovani artisti che in alcuni casi sono anche bravi provate ad ascoltare Andrea Nerone che ci darà l’onore di ospitarlo nella nostra trasmissione per parlarci della sua “assurda” carriera artistica nell’ambito della musica popolare come nell’antropologia e nella ricerca. Nella sua Mondragone Andrea negli anni 70 ha girato in lungo e in largo le sue campagne raccogliendo una marea di testimonianze artistiche identitarie che saggiamente ha archiviato e musicato. S’è inserito nel filone di Roberto De Simone con le sue richerche collaborando con gli NCCP, Eugenio Bennato, Concetta Barra e Musicanova con cui ha suonato per alcuni anni contribuendo con la sua arte alla nascita della colonna sonora dello sceneggiato “L’Eredità della Priora” tratto dal capolavoro letteriario di Carlo Alianello raccolta nel LP “Brigante se More”. Nonostante Andrea è un monumento della Musica Popolare e della Civiltà Popolare della Terra di Lavoro che vuol dire universale ha una umiltà e disponibilità che possono vantare solo i grandi, un’umiltà che dovrebbero imitare tutti quei giovani che pensano di essere depositare della verità artistiche. Per capire se le mie parole sono esagerate vi invito a Martedi 31 gennaio alle 21 ad incontrare insieme a noi Andrea Nerone cliccando di seguito
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