RASSEGNA DEGLI ERRORI E DELLE FALLACIE PUBBLICATE DAL SIG. GLADSTONE
RASSEGNA DEGLI ERRORI E DELLE FALLACIE
PUBBLICATE DAL SIG. GLADSTONE
IN DUE SUE LETTERE
INDIRITTE AL CONTE ABERDEEN
Sui processi politici nel bearne delle Due Sicilie
NAPOLI
STAMPERIA DEL FIBRENO
1851
Scrive Salvatore Mandarini, giudice della Gran Corte Criminale di Napoli e socio di varie accademie scientifiche e letterarie, in uno dei primi opuscoli di parte borbonica che contestò le lettere del reverendo Gladstone:
“Il fervore con cui taluni de’ giornali stranieri han pubblicato o contentato con maligno compiacimento due lettere dell’onorevole sig. Gladstone al Conte Aberdeen sui processi di Stato nel Reame delle due Sicilie, ha eccitato un giusto sentimento di ansietà per sapere se gli straordinarii fatti in esse allegati abbiano alcun che di veridico e di reale. Imperocché narransi di tali e tanti dolori cui soggiacciono nelle napoletane contrade gl’imputati per reati politici, di un così esagerato ed incredibile numero di essi, di tali arbitrarie forme nel giudicarli, e di sì dure pene loro inflitte, che anche coloro i quali ignorano gl’interni ordinamenti del reame, ed il modo secondo cui vi si amministra la giustizia, non possono facilmente condursi ad aggiustar fede alle notizie con tanta leggerezza spacciate come vere dal predetto scrittore, ed alle fosche descrizioni che ne va delineando nel suo lavoro.”
Ovviamente
le contestazioni di parte borbonica non sortirono alcun effetto – dilagarono
quelle a sostegno delle lettere, prima fra tutte quella del Massari a Torino.
Copia delle lettere del Gladstone furono diffuse in tutte le ambasciate e
circoli culturali d’Europa.
Il destino delle Due Sicilie iniziava a delinearsi e marciava speditamente
verso il crollo del Reame.
fonte
https://www.eleaml.org/ne/stampa2s/1851_mandarini_rassegna_errori_fallacie_gladstone_2018.html
tra mafia palermitana e Gladstone hai voglia di riuscire a sopravvivere… grande e povero Regno delle Due Sicilie! troppi nemici, interni ed esterni, che si coalizzarono per farlo fuori… non bastò la saggezza di governo dei Borboni, né l’onestà e la bonomia dei più, in maggioranza in qualsiasi classe sociale…
caterina ossi