Ruffo a Paliano e Piglio
domenico tagliente mi manda una sua esperienza personale avuta con il Principe Ruffo che di seguito riporto.
Il principe Ruffo di Calabria era il proprietario della Selva di Paliano 500-600Ha di terreno aveva una decina di Ha di vigneti una vaccheria di 500-600 mucche una trentina di ettari a bosco riserva cinghiali e altri animali 200 a cereali resto a fieno per i bovini.
Quando in aprile del1970 sono arrivato in cantina sociale a Piglio c’era un programma finanziato dalla CEE per 250 Ha di vigneti con contributo a Ha di un milione e mezzo di lire il P. Ruffo si prenotò per 100 Ha che furono da seguiti e nel 1975 andarono in produzione con conferimento alla Cantina Sociale Piglio mentre i suoi vecchi vigneti se li vinificava in azienda ma volle che me ne occupassi io, con una dose di fortuna feci del Cesanese del Piglio DOC da favola.
Così fece una festa, si diviene a confidenza nell’occasione e gli dissi che il grano che coltivava era condotto con sistema atavico e poco curato così mi affidò 50 Ha su 200 Ha da seminare cosi applicando la concimazione il diserbo delle erbe la scelta del seme e la possibilità d’irrigare e un’annata climatica con 50 Ha furono prodotti
granella pari ai 150 Ha così festeggiammo una pranzo con una vitella arrosti intera.
La collaborazione è durata fino al 1993 con l’estirpazione vigneti e cessione dell Selva alla Regione Lazio per Parco naturale
Domenico Tagliente