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“SANTINA” LA PRIMA A CEPRANO DELLA FILODRAMMATICA DON BOSCO

Posted by on Set 8, 2022

“SANTINA” LA PRIMA A CEPRANO DELLA FILODRAMMATICA DON BOSCO

Ceprano è diventato un appuntamento estivo per il teatro che s’è consolidato nel corso degli anni per merito dell’amministrazione Comunale nella persona dell’Ass. Anna Letizia Celani che con poche risorse, ma con molta passione, riesce a riempire le caldi notti estive molto apprezzate dalla comunità non solo locale ma della provincia intera. La “Filodrammatica Don Bosco” di Cassino è ormai di casa a Ceprano ed anche per la stagione 2022 non ha fatto mancare il suo contributo presentandosi con una commedia inedita scritta da un giovane cassinate che da quando portava i pantaloncini corti ha frequentato e s’è formato nella suddetta compagnia, parlo di Fabrizio Nardone che in questa occasione s’è cimentato anche come attore nella commedia “Santina”. Fabrizio fedele ai canoni della commedia dell’arte ha portato in scena una commedia che con il riso-amaro ha trattato un argomento molto attuale che sta affliggendo la società contemporanea che sempre più sta affogando il nichilismo, la condizione e l’assistenza degli anziani legata anche al rapporto con i giovani e alla cornice materialistica in cui è stato messo questo rapporto. Fabrizio è stato bravo perchè ha usato l’ironia, la satira e sopratutto il verosimile dove la lancetta alla fine s’è spostata più verso il vero. Tutti gli attori sono stati eccellenti e preparati capaci di rispettare ed interpretare nel modo migliore il testo confermando la bontà del lavoro della Filodrammatica Don Bosco e nonostante ci fossero dei debuttanti questo non s’è notato dimostrando che quando un gruppo è solido ed unito le cose riescono sempre al meglio. Prima di invitarvi a vedere la commedia venerdi 9 settembre alle 21 cliccando di seguito, mi perdonerete la presunzione di esprimere un pensiero venutomi nel vedere “Santina” infatti anche questa volta i primi commenti sono stati che ci sono stati “spunti di riflessione” che sono evidenti, ma mi chiedo perchè nonostante da 50 anni sono tante le espressioni artistiche che fanno riflettere ci troviamo in questa situazione?forse non bisognerebbe fare di più e riflettere di meno? e forse che quando vediamo il teatro o il cinema pensiamo che il mondo che rappresentano non ci appartiene e non ci apparterrà mai?

2 Comments

  1. Claudio mi unisco alle parole di Fabrizio…grazie per le tue parole…grazie
    Maria Patrizia Velardi

  2. Grazie gentilissimo Claudio, le tue parole ci onorano e soprattutto ci danno la giusta fiducia per continuare nonostante le difficoltà che conosci e che vivi in prima persona anche nelle tue attività artistiche e culturali .
    Hai colto ovviamente in pieno il senso del nostro lavoro ed il messaggio che vuole trasmettere.
    Sperando di continuare a crescere senza dimenticare di essere stato quel bimbo in pantaloncini ti invio un saluto e un sincero ringraziamento perché porre attenzione al nostro lavoro non è scontato e nel modo in cui lo fai, osservando e analizzando, arricchisce e gratifica, dando luce a tutto ciò che altrimenti potrebbe passare inosservato. Un ultimo plauso va proprio ai componenti della compagnia come hai giustamente evidenziato e alla regia di Maria Patrizia Velardi, senza di loro le mie sarebbero state solo parole, attraverso il loro impegno un copione è divenuto una nuova storia
    fabrizio nardone

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