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Seminario vescovile di Sessa Aurunca (sec. XVII sec. XXI)

Posted by on Dic 2, 2023

Seminario vescovile di Sessa Aurunca  (sec. XVII sec. XXI)

La data esatta dell’istituzione del Seminario Vescovile di Sessa Aurunca è ignota.

Mons. Diamare ne attribuisce “il disegno di fondazione” al vescovo Mons. Galeazzo Florimonte (1552-1565) “secondo le prescrizioni del sacrosanto Concilio di Trento”.

La realizzazione fu opera del vescovo Mons. Giovanni Placidi (1566-1591), impegnato nell’applicazione zelante dei dettami conciliari, che fece collocare l’istituto al piano superiore dell’Episcopio. Secondo il Creta (Registro dei vescovi , segn. 585) fu sistemato in alcune stanze poste “sulla sagrestia e Cattedrale, dalla parte di oriente”. Alessandro Mons. Riccardi (1591-1604) furono ampliati i locali e fu riformato l’ordinamento del Seminario. Il Seminario rimase all’interno dell’Episcopio fino al 1606 quando Mons. Fausto Rebalio (1604-1624) fece trasferire l’istituto nel palazzo al lato destro della piazza del duomo che era stato la casa canonica della soppressa chiesa parrocchiale di S. Silvestro. Nella metà del ‘600 il Seminario possedeva una rendita annua di 300 ducati ed era frequentato da dieci alunni. Nel 1688 subì danni dal terremoto. Il vescovo Tommaso d’Aquino (1670-1705) provvide agli opportuni restauri. Il vescovo Francesco Caraccioli (1728-1757) ne iniziò i lavori di ampliamento. Mons. Francesco Granata (1757-1771) promosse con grande fervore il Seminario incrementandone l’offerta formativa tanto da richiamare molti alunni dalla diocesi limitrofe, attratti “dalla fama della buona educazione, che in questo Seminario si dava alla gioventù, nelle scienze e nel buon costume” (Creta, cit. segn. 85 c.60r). Mons. Bartolomeo Varrone (1818-1832) nel 1818 ottenne dal Governo il convento dei Padri Agostiniani, soppresso durante il dominio francese. Il Seminario fu trasferito nel grande edificio e raggiunse il numero di 120 alunni (nel 1860). Nel 1861, durante il conflitto per l’unità d’Italia, il convento fu requisito ed adibito a ospedale militare ed in seguito vi furono istituiti un convitto municipale e un liceo governativo. Mons. Raffaele Gagliardi (1872-1880) riuscì ad ottenere alcuni locali del convento e a raccogliervi i pochi alunni superstiti. Mons. Giovanni Maria Diamare nel 1889 riaprì il Seminario collocandolo nella sede voluta da Mons. Caraccioli, sito nell’odierna via Delio. Il vescovo si dedicò con grande cura al riordino e al decoro dell’Istituto emanando un nuovo “Regolamento” e fondando la biblioteca, grazie alla donazione di parte dei propri testi e all’acquisto di nuovi, inaugurata il 4 aprile 1893 e dedicata col titolo di “Biblioteca Leonina” a Leone XIII. Mons. Diamare provvide all’ampliamento e alla ristrutturazione del Seminario acquistando nuovi locali. Il Seminario rimase in via Delio fino al 1927 quando, per volontà di Mons. Fortunato De Santa (1914-1938), fu trasferito nel soppresso monastero benedettino di S. Germano. Tra il 1966-1969 fu trasferito prima nell’edificio dell’ex A.G.P. e poi nel vecchio seminario di via Delio, per essere poi trasferito nell’edificio voluto ed appositamente costruito da Mons. Vittorio Maria Costantini (1962-1982).

per gentile concessione del Biblioteca Diocesana Leone XIII di Sessa Aurunca

ps= interessante informazione sugli alunni del seminario che dopo il 1861 quasi sparirono

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