Alta Terra di Lavoro

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STORIA CRONOLOGICA DELL’ ANTICA CAPUA – di Salvatore Fratta (II)

Posted by on Ott 20, 2020

STORIA CRONOLOGICA  DELL’ ANTICA CAPUA  –  di Salvatore Fratta (II)

I  Villanoviani si stabilirono nella Pianura, in villaggi di capanne situati a breve distanza fra di loro, dedicandosi quasi esclusivamente all’agricoltura e all’allevamento.       

Un villaggio fu eretto a poca distanza dal Volturno. I resti di questo sito furono ritrovati a  sud del fiume (più esattamente subito dopo il muro di confine  dello stabilimento Siemens). A poco più di cinquecento metri dal villaggio, in direzione  nord – est era ubicata l’area cimiteriale che ha restituito diverse centinaia di sepolture ad incinerazione tipiche di quella cultura. I resti combusti venivano collocati in un cinerario biconico, talvolta decorato con disegni geometrici, chiuso da una ciotola, sostituita in alcuni casi da un elmo; il tutto veniva collocato in una fossa ricoperta poi da ciottoli.                                                                                                                                                                         

Un sentiero, partendo dal villaggio e costeggiando l’area cimiteriale, arrivava fino al fiume distante qualche chilometro.  La   popolazione di questo villaggio visse pacificamente, intrattenendo rapporti commerciali anche con mercanti provenienti dal bassoLazio.                                                                                                            

Nel giro di un centinaio d’anni o poco più, e siamo così arrivati alla fine del IX sec. e al principio dell’VIII sec a. C., seguendo itinerari terrestri e marittimi giunsero gli Etruschi che occuparono il territorio campano fino a Pontecagnano.                                                                                                                                                             
In pochi anni, essi  si imposero  sui precedenti  abitanti, perché, oltre a nuove tecnologie, portarono il prestigio della loro civiltà. Inoltre, costituirono un primo nucleo di un nuovo centro abitato a breve distanza dal villaggio suddetto.                                                                                                                                                      Gli scavi archeologici, effettuati nel nostro territorio negli ultimi anni del Novecento, hanno riportato alla luce reperti collocabili in un arco di tempo che va dall’850 al 740 a. C., documentando l’esistenza di un centro abitato nella pianura. La scelta del luogo non fu dovuta al caso. Si valutò la relativa breve distanza dal fiume e la maggior distanza dalla grande ansa che il Volturno formava più avanti, rendendo quel territorio impaludato e malsano per via della malaria. Si valutò la naturale difesa dai freddi venti provenienti dal nord e dall’est dovuta all’azione mitigatrice del boscoso monte Tifata che ergendosi a principio della pianura rendeva quella parte del territorio ventilata e asciutta. E soprattutto, si valutò la mitezza del clima e la fertilità del terreno che la natura benignamente offriva.                                                                                                                                           
La nuova città, solennemente fondata secondo il rituale etrusco, fu chiamata con il nome di CAPUA, toponimo dal quale derivò il nome di tutta la Regione.                                                                                               
Molteplici sono stati i tentativi di conoscere l’origine del nome  Capua :                                                                                 
– Forse,deriva dal nome Capys, parente di Enea, fuggiti da Troia. Costui risalì il Volturno e fondò un villaggio. Questa leggenda potrebbe indicare l’arrivo e l’insediamento di una popolazione verso il 1200 – 1100 a. C.  .     Il nome Capys viene citato dal poeta Virgilio nell’Eneide, come padre di Anchise e si tramanda che Capua fosse fondata da uno dei figli di Enea, Romo, che la chiamò così in onore del suo bisnonno Capys.  Svetonio, nella ” Vita dei dodici Cesare” riferisce del ritrovamento della tomba di Capys avvenuta all’epoca della colonia voluta da Cesare, nel 59 a.C.                                                                                                        
– Forse, deriva dal fatto che i primi mercanti etruschi provenivano dalla città di Capena.                                                  
– Forse, deriva dal nome del falco che in lingua etrusca si dice Capys e che potrebbe essere il volatile avvistato per primo nel sacro momento all’inizio della fondazione della città.                                                       
– Forse deriva da Caput, perché il nuovo insediamento, come afferma Polibio, fu posto a capo delle dodici città fondate in  Campania dagli Etruschi.                                                                                                                         – Forse  deriva dalla sua posizione in aperta campagna.                                                                                  
– Forse deriva dal nome etrusco Capena col significato di: città della pianura.                                                    
Ovviamente gli Etruschi formarono la classe dominante e in tutto il periodo della loro egemonia, durata più di tre secoli, la città si sviluppò notevolmente, anche se, come scrisse J. Belock, ” una profonda oscurità avvolge i destini della città in questo periodo; solo i reperti sepolcrali danno testimonianza della ricchezza e della cultura della Capua etrusca”.                                                                                                                               ” Capua, fiorente per l’opulenza dei campi, le delizie, le ricchezze, fu il centro principale della Campania etrusca”  ( Svetonio).

( continua) 

curato da

Salvatore Romano

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