STORIA DELLA MARINA DA GUERRA DEI BORBONE DI NAPOLI VOL II
In questo secondo volume (il primo, che descrive il periodo dal 1734 al 1799, fu pubblicato nel 2005) gli Autori, con la loro abituale scientificità, continuano a far luce sull’epopea borbonica affrontando un arco di tempo del quale la storiografia ha sempre trattato solo alcuni aspetti.
Testi sulle vicende connesse alla “Repubblica Napoletana” del 1799 e sul “decennio d’occupazione francese” (1806-1815, noto anche come “decennio d’occupazione militare”), infatti, ve ne sono numerosi, pubblicati sia negli anni lontani che recenti, ma essi sono tutti accomunati da un’intrinseca limitazione dovuta ad uno stesso angolo di visuale, ovvero con gli avvenimenti riportati in un’ottica che predilige ora i Repubblicani napoletani, ora i “murattiani” e mai (se non in modo marginale) i “borbonici”.
Antonio Formicola e Claudio Romano invece, grazie alla loro più che trentennale e fruttuosa ricerca d’archivio, hanno raccolto una grande quantità di informazioni documentaristiche che hanno permesso la redazione di un elaborato variegato negli argomenti trattati e “nuovo” nella sostanza e nel punto d’osservazione. Nello specifico in questo volume sono trattate innanzitutto le conseguenze connesse agli avvenimenti scaturiti dalla proclamazione della “Repubblica Napoletana” del 1799 (distruzione di gran parte della flotta, processo ed impiccagione dell’Ammiraglio Caracciolo), per poi affrontare il quinquennio della prima restaurazione borbonica. In questo breve periodo, la Real Marina si cimentò anche in molte operazioni prettamente militari “fuori area” (di cui raramente si fa menzione su altri testi di storia navale), caratterizzate tutte dalla cooperazione con altre Marine da Guerra (inglese e statunitense).
Vi è quindi la parte dedicata al decennio 1806-1815, durante il quale il Borbone perse nuovamente il controllo della parte continentale del suo Regno e fu “costretto” a ridurre l’estensione del governo alla sola Sicilia. In questo lasso di tempo la Real Marina operò non solo in modo intensissimo ma, per la prima ed unica volta nella sua storia, si confrontò per ben dieci anni con una vera Marina da Guerra (quella murattiana, spalleggiata dai francesi) diretta espressione di una vera nazione qual’era il Regno di Napoli di Gioacchino Murat. Non si trattava quindi più di contrastare gli assalti dei pirati barbareschi che, mossi solo dalla bramosia del profitto preferivano costantemente la fuga allo scontro militare, ma questa volta, a motivare gli avversari, vi era un’ideologia che rendeva il nemico forte e pericoloso, poi-ché un’eventuale sconfitta poteva implicare la perdita della propria indipendenza. Fu pertanto giocoforza imbastire un’azione militare innanzitutto “strategica”, complicata dalla circostanza di dover operare lontano dalle proprie basi, con tattiche nuove e per un lungo periodo, il tutto aggravato da una crescente crisi con l’alleato inglese, pronto ad approfittare della situazione contingente per impadronirsi in modo stabile e duraturo di un territorio – la Sicilia – da sempre strategico per il controllo militare del Mediterraneo. Infine la trattazione di questo arco temporale non si limita alle sole vicende operative, ma si completa con l’analisi degli aspetti normativi ed organizzativi.
Il lavoro prosegue con la trattazione del periodo che va dalla seconda restaurazione del governo borbonico sulla parte continentale del Regno fino alla morte di Francesco I. In questa parte gli Autori, dopo aver descritto le conseguenze organizzative conseguenti al ritorno di Ferdinando I all’ombra del Vesuvio, hanno trattato in maniera minuziosa ed esaustiva dalla rivoluzione normativa nota come le “Ordinanze della Real Marina”, introdotte nella Marina da Guerra borbonica nel 1818. Si tratta di un crogiuolo di regole e disposizioni che, sebbene ampliate ed aggiornate nel corso degli anni, per la loro completezza rappresentarono il pilastro della struttura organizzativa della forza Armata e la cui bontà fu tale da costituire il giusto riferimento normativo di quella che sarà poi la Regia Marina Italiana. L’elaborato si completa quindi con la trattazione degli aspetti di politica marittima relativi al periodo 1818-1825 e con l’illustrazione delle vicende accadute durante il regno di Francesco I (1825-1830) che, se pur breve, fu molto intenso sotto diversi aspetti.
Anche questo secondo volume è arricchito da molte illustrazioni, tabelle, quadri sinottici, riproduzioni fotografiche o elaborazioni grafiche di documenti d’epoca che non solo lo impreziosiscono, ma lo rendono di facile ed immediata comprensione. Da segnalare infine, altre due importanti particolarità: la prima si riferisce alle “illustrazioni fuori testo” che, in gran parte, sono tratte dagli archivi dell’Istituto Idrografico della Royal Navy di Tauton e qui rese pubbliche per la prima volta, e la seconda si riferisce ai “figurini” originali che la bravissima Signora Bruna Pecciarini Gay ha realizzato per illustrare le divise in uso nell’arco di tempo in esame. Le due citate particolarità rendono questa pubblicazione simile ad un “libro d’arte” ancor prima che ad un testo di storia navale, il che costituisce un valore aggiunto di non secondaria importanza.
Il volume, suddiviso in due tomi, consta di 860 pagine ed è illustrato da 428 tra foto ed illustrazioni, e 13 tavole fuori testo. Rilegato in tela blu ed impreziosito con scritte in oro, sovraccoperta plastificata e raccolto in cofanetto, è porto in vendita al prezzo unitario di € 110,00 (€ 79,00 prezzo ridotto per gli aventi diritto) più spese postali, facendone richiesta all’Ufficio Storico della Marina Militare, Via Taormina, 4 – 00135 Roma, e-mail: ufficiostori-co.vendite@marina.difesa.it (modalità di dettaglio per l’acquisto sono consultabili anche sul sito www.marina.difesa.it alla pagina dedicata all’Ufficio Storico).
fonte
http://www.ilportaledelsud.org/formicola_1.htm
… e’ giusto conoscere tutti i particolari delle gesta belliche orchestrate per “affondare” il Regno delle Due Sicilie!?.. La nuova pubblicazione della ponderosa ricerca ad opera dell’illustre Autore che avete ospitato mi aspetto che provochi un’accurata replica a difesa dell’ onore del giovane e inesperto Re, spesso chiamato in causa suo malgrado,…anche se non da’ gloria e fama mettersi dalla parte di chi perde…Tuttavia sarebbe necessario!… per giustizia, verità’ e onore! Se scelse l’esilio ha fatto quello che poteva lui personalmente fare per amore del suo Popolo!… caterina
Caratteristica peculiare del mondo napoletano: arte oltre che vita, nel senso più’ alto e aperto dei termini!