“Teologia e politica estera Statunitense” ce ne parla il Prof. Fernando Di Mieri
La storia ci ha consegnato, nella breve esistenza dell’uomo, la nascita, l’esistenza e la fine di svariati Imperi dove certamente, per noi occidentali, il più famoso è quello Romano che è sempre preso a modello da tutti quelli che si sono susseguiti. Gli Imperialisti di qualsiasi natura e genere hanno sempre dovuto giustificare in qualche modo le proprie azioni e le proprie politiche, che normalmente non si riscontrano in un convento di educande, attraverso un mandato divino e da questo schema consolidato non sfugge nemmeno l’Impero Statunitense che alla prima metà dell’ottocento, quando decise di dare un cambio di passo alla sua politica espansionista, attraverso suoi illustri senatori affermò che dopo il popolo Ebraico loro erano il nuovo “popolo eletto” e che operavano in nome di Dio (affermazione dei Blues Brothers nel loro celeberrimo film) Arrivare ai giorni nostri dove Reagan affermava che il tenore di vita degli America non è negoziabile e Clinton che indicava come la civiltà stelle e strisce come unico modello vincente e da seguire dal resto del mondo. Di questo presunto primato ce ne parla l’espertissimo, sia in tema leologico che di cose americane, il Prof. Fernando Di Mieri nella puntata speciale che andrà in onda mercoledì 11 maggio 2022 alle 21, di seguito il link. Da segnalare come in Europa invece il 9 maggio di festeggiare il suo compleanno si è parlato solo del “9 di maggio di……Putin”!!!
Gianandrea de Antonellis
Dopo secoli e secoli, non sono più un mondo tanto “nuovo” e non devono dimostrare niente: hanno già dimostrato tutto, cioè di essere i figli “coerenti” del liberalismo di stampo protestante, da cui nasce una società come quella che stanno esportando (in realtà: imponendo) a tutto il resto del mondo.
Tra i bombardamenti a tappeto, fatti a puro titolo di vandalismo, io non dimenticherei i bombardamenti napoletani, che anche furono inutili, perchè i Tedeschi erano già in fuga e sostanzialmente a essere colpita fu solo la parte più disperata del nostro popolo
enrico fagnano
Grazie! Ho potuto risentire la conversazione dell’esimio Prof. DI Mieri… e pensavo al mondo che si e’ andato formando attraverso questi ultimi secoli trasferendosi dall’Europa migliaia, anzi milioni di persone tutte per necessita’ o scelte di maggiori liberta’… che erano necessarie per la sopravvivenza.. ma nello stesso tempo si sono liberate della cappa dei poteri europei ideologici e pratici consolidatisi nel corso di millenni… “Citta’ sulla collina”.. e’ un sogno, un progetto, un esempio che se non acquisito spontaneamente viene col tempo imposto… sono giovani, non avevano ancora fatto l’esperienza di guerre, sopraffazione e illusioni europee.. Il pragmatismo e’ dominante come concetto e come soluzione di problemi… Programmatismo e soluzione di problemi di convivenza di lingue, popoli, filosofie diverse caratterizzano oggi questo popolo e nazione del nuovo continente che comunque ha dovuto affrontare problemi antichi come schiavitu’ e sopraffazione di classi importate dal continente di provenienza… Chissa’ se saranno equilibrati e rispettosi dei valori che i Popoli europei sentono come caratterizzanti… essendo “nuovo mondo” forse non li capiscono fino in fondo… Vedremo come interpreteranno o influenzeranno i problemi attuali dell’Europa e del mondo!.. caterina ossi
Ho ascoltato il vostro incalzante dialogo con molto interessante perche’ a fronte di un mondo “nuovo” con dinamiche tutte in formazione rispetto a quelle gia’ consolidate e in evoluzione da molti secoli nel nostro “vecchio” … Chissa’ se vi e’ arrivato il mio commento che stavolta ho scritto sotto… il codice da usare alla fine credo di non sia andato a buon fine… sono io troppo antica! Comunque complimenti! caterina ossi