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“Tesori nascosti” di Jason Forbus illustra i luoghi più storicamente significativi e poeticamente belli di Gaeta

Posted by on Ago 9, 2020

“Tesori nascosti” di Jason Forbus illustra i luoghi più storicamente   significativi e poeticamente belli di Gaeta

Lo scrittore Jason Forbus torna sugli scaffali con un nuovo saggio, dal titolo  “Tesori nascosti”. E’ una sintetica guida di Gaeta, che  sta incontrando unanime favore, dimostrando così, nella maniera più concreta, che essa rispondeva ad un bisogno largamente sentito dai gaetani. Questo saggio descrive la cittadina, una delle zone più ricche, forse la più ricca in tutto il basso Lazio, di storia, di bellezze naturali e di tesori artistici. In una parola, di civiltà.    

   L’opera di Jason Forbus rappresenta una documentata fìnestra aperta sulla valenza artistica gaetana. La storia e l’economia del centro tirrenico vengono trattate dall’autore di padre americano e madre gaetana, con la consueta ed accurata precisione. Vengono evidenziate le fortune di un luogo molto frequentato ed apprezzato nei tempi antichi da grandi personaggi. Un’attenzione particolare è riservata ai monumenti e ai rapporti che hanno legato la città a letterati e a poeti, soprattutto a coloro che, amanti del “Grand Tour”, non hanno mai trascurato di inserirvi Gaeta. Visitare il centro del basso Lazio, accompagnati dalla lettura dell’opera, vuol dire farlo muniti di quelle conoscenze (e di quella sensibilità) necessarie nell’accostarsi a un luogo d’arte.      

   Con accuratezza didascalica e sobrietà esplicativa – alfa e omega di un metodo divulgativo ormai robusto – Forbus ci recapita la memoria di fenomeni storici e culturali della Gaeta del passato, non lesinando su digressioni e “focus” coerenti con quella esposizione  a doppio binario a cui, più volte, lo studioso ha rimesso i contenuti dei suoi scritti, mirati all’arricchimento conoscitivo del lettore ed anche alla valorizzazione del patrimonio tradizionale locale e su una serie di eventi storici legati alla preziosa area, insieme a pagine  di piacevole lettura, che consegnano ai lettori momenti e riferimenti a ciò che caratterizza la storia e tutto quanto si è dipanato nell’ambito dei siti, sulla cui variegata ricchezza geo-fisica-culturale la penna dello scrittore ha tenuto dietro alle esperienze conoscitive. Arduo sarebbe, da parte di chi timidamente osa chiosare una valutazione critica in merito alla pubblicazione, cercare di riassumerne contenuti e sintesi. L’unica maniera per impreziosire le proprie conoscenze, grazie al contributo offerto dal Forbus, resta una lettura attenta e culturalmente gratificante dell’ultima perla venuta alla luce, a firma dello stesso.

Alfredo Saccoccio

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