Venerdì Santo a spasso per il Regno
Federico Ciardi ha pubblicato una piccola sintesi delle tradizioni religiose che il venerdì santo vengono celebrate nel Regno e di seguito riporto. Ma quando questo paese chiamato Italia finirà, sta implodendo, cosa lascerà per la storia?
SICILIA
I Misteri si celebrano anche a Trapani: sono le venti sculture che rappresentano gli episodi della Passione e che sfilano dalle 14 del Venerdì all’alba del Sabato Santo, insieme a venti bande musicali, donne vestite di nero, incappucciati, ragazzi in costume con i ceri accesi.
Celebrazioni intense e partecipatissime per tutta la Settimana Santa si svolgono a Caltanissetta, dove sfilano processioni incredibili per maestosità e magnificenza; a Marsala (Tp), dove il Giovedì Santo si svolge la solenne processione del Cristo Morto, con quadri scenografici seicenteschi; a Piana degli Albanesi (Pa), a San Fratello (Me), a Enna; a Petralia Sottana (Pa), borgo insignito della Bandiera arancione Tci per le sue qualità turistico-ambientali.
Info: Trapani, www.processionemisteritp.it; Caltanissetta, www.lasettimanasantacl.it.
CALABRIA
La Settimana Santa di Nocera Terinese (Cz) raggiunge il suo momento clou durante il Sabato Santo con i flagellanti o vattienti in corteo, figure che si battono a sangue le cosce e i polpacci in momenti intensi e di grande potenza scenica. Ma fin dalla domenica delle Palme tutto il paese è coinvolto in una serie di rituali: dalla benedizione delle palme alla cerimonia del Cireneo, fino al mercoledì, quando la frenesia raggiunge punte elevatissime perché “caccianu a Madonna”, ovvero viene esposta la statua dell’Addolorata per un anno nascosta in una nicchia velata. Solo al venerdì uscirà dalla chiesa per la processione serale che finisce a mezzanotte. Il sabato è finalmente il momento dei vattienti.
Più in piccolo in termini numerici, ma non per questo meno coinvolgente il rituale di Verbicaro (Cs) che inizia il Giovedì Santo con la messa e prosegue, dopo mezzanotte, con il rito dei battenti. Poche persone molto devote percorrono tre volte il giro del paese e delle chiese battendosi le cosce. Sono vestiti di rosso e, alla fine dell’autoflagellazione, si lavano nella fontana del paese. Ricordiamo anche i rituali dell’Affrontata a Bagnara Calabra (Rc), Vibo Valentia e Briatico (Vv), quello del Caracolo a Caulonia (Rc), la Giudaica a Laino Borgo (Cs), le feste a San Demetrio Corone (Cs) e a Pizzo (Vv).
Info: Nocera Terinese, www.noceraterinese.com; Verbicaro, www.comune.verbicaro.cs.it.
BASILICATA
Sono almeno un centinaio i figuranti in costume che rappresentano i protagonisti della Passione nella rappresentazione di Barile, nel Potentino; ma a essi, in un corteo lungo addirittura qualche chilometro, si aggiungono personaggi pagani, come una Zingara, che secondo la tradizione popolare fornì i chiodi per crocifiggere Gesù, e il Moro, caratterizzato da collane appariscenti. Ricordiamo anche la processione dei Misteri a Montescaglioso (Mt), aperta dai mamuni, incappucciati e coronati di spine, cui seguono le confraternite e le sei statue dei misteri.
Info: Barile, www.comune.barile.pz.it: Montescaglioso, www.comune.montescaglioso.mt.it.
PUGLIA
Indimenticabile e particolarmente sentita la rappresentazione del Giovedì e Venerdì Santo a Taranto: consta di tre processioni, tutte lente e suggestive. La prima è detta dei Perdùne, come erano detti i pellegrini che andavano a Roma per il Giubileo: la testa coperta da un lungo cappuccio bianco sormontato da un cappello nero, sfilano a piedi nudi dal pomeriggio del Giovedì fino a notte fonda. A questo punto parte la seconda, quella dell’Addolorata, aperta dal Troccolante, che dà il ritmo suonando la troccola, tavoletta di legno con denti di ferro: per percorrere quattro chilometri ci mettono più di dieci ore. Nel pomeriggio del Venerdì parte la processione dei Misteri, con gruppi statuari e il simulacro del Cristo morto: la sfilata avviene fino all’alba del Sabato Santo. In totale, più di 40 ore di processione quasi continua.
Poi, in un panorama vastissimo, ricordiamo almeno: la processione dei crociferi a Francavilla Fontana (Br) e Noicattaro (Ba); la processione delle fracchie di San Marco in Lamis (Fg); la processione della mattina del Sabato santo a Mottola (Ta) e della Desolata a Canosa di Puglia (Bt), quest’ultima seguita da centinaia di donne vestite di nero e a volto coperto che intonano urlando l’inno della Desolata; le processioni ad Andria (Bt) e a Gallipoli (Le); la Settimana Santa a Troia (Fg), borgo insignito della Bandiera arancione Tci per le sue qualità turistico-ambientali.
Approfondimenti su www.viaggiareinpuglia.it e www.settimanasantainpuglia.it.
CAMPANIA
– Calitri Anche a Calitri, in provincia di Avellino, la processione del Venerdì Santo, detta dei Misteri, è particolarmente solenne: i membri dell’arciconfraternita dell’Immacolata Concezione sono vestiti di bianco, con capo incappucciato e coronato di spine, e portano a spalla una croce fino alla collina del Calvario. Pare che il rito risalga al periodo della prima crociata, quando un cavaliere portò un pezzo della Croce dalla Terrasanta. Da ricordare anche la processione delle tavolate di Lapio (Av), la processione del Cristo Morto a Procida (Na), la processione dei Misteri a Sessa Aurunca (Ce) e la processione del Cristo Morto a Sorrento (Na).
Info: Calitri, www.comune.calitri.av.it.
MOLISE
Isernia,
La rappresentazione più sentita del Molise è probabilmente quella che avviene a Isernia, dove il Venerdì Santo ha luogo una processione di penitenti incappucciati e con il capo cinto da corone di spine. Dagli ottanta ai cento fedeli trasportano pesanti croci e staute Isernia, foto di Marco Menichetti. foto di Marco Menichetti.
Info: www.comune.isernia.it.
ABRUZZO
Chieti Ci spostiamo in Abruzzo per seguire la processione del Cristo morto che avviene il Venerdì Santo a Chieti: risalente all’842, è considerata la più antica d’Italia (il record è conteso con Orte) e vi partecipano centinaia di figuranti e 13 congregazioni dei fedeli. Seicentesca la confraternita del Sacro Monte dei Monti, che organizza l’evento; settecentesca la tradizione dei 150 cantori e altrettanti suonatori che accompagna la processione degli incappucciati; e ottocenteschi i gruppi scultorei della Passione, i cui portatori si tramandano l’incarico di generazione in generazione. Da ricordare anche le celebrazioni a L’Aquila e a Sulmona (Aq). foto di Ascanio Buccella.
Info: www.abruzzoturismo.it.