Briganti erano definiti nel medioevo i soldati di alcune compagnie composte da circa trenta persone armati alla leggera capitanati da un connestabile, che si ponevano al soldo di questo o quel signore. Da qui la consuetudine di denominare briganti coloro i quali in bande si danno alla campagna ed alla foresta per far guerra al governo costituito.
Dal 1707 al 1734, Napoli è sotto il controllo degli Austriaci ed è guidata, da Vienna, da sovrani che credono nel principio del dispotismo illuminato (i Romanorum Imperator Giuseppe I e Carlo VI). Nel periodo 1707-1719, è presente a Napoli un importante esponente del partito viennese dei riformatori illuminati: il generale Wirich Philipp Lorenz von Daun. A Napoli, il suo intento riformatore produrrà pochi risultati. Gli insuccessi napoletani di von Daun si intrecciano in qualche modo con le vicissitudini accademiche di Vico.
Un contributo al dibattito in occasione delle celebrazioni del 150° dell’ unità d’Italia ovvero dell’annessioneed occupazione da parte dei Savoia e della nascita del sottosviluppo del Sud.
Sabato 19 ottobre alle ore 21 sarà in scena lo spettacolo Vico Viviani, ideato e interpretato da Fiorenza Calogero. Una intrigante esperienza di teatro canzone che, attraverso la reinterpretazione dei principali capolavori di Raffaele Viviani, mette in luce l’incredibile attualità e versatilità del grande commediografo stabiese, rivelando come le sue opere continuino a risuonare nel presente. Nata e cresciuta a Castellammare di Stabia, a pochi passi dalla strada in cui nacque Viviani, Fiorenza Calogero si si distingue come una delle voci più autentiche di Napoli. Ladirezione musicale, gli arrangiamenti e le rielaborazioni sono di Marcello Vitale, la regia dello spettacolo è di Gennaro Monti. Sul palco anche Arcangelo Michele Caso, cello, Gianluca Marino, chitarra, Gianluca Mercurio, percussioni, Marcello Vitale, chitarra battente. Si ascolteranno contributi audio inediti di Peppe Barra, Maurizio De Giovanni, Massimiliano Gallo e Anna Spagnuolo.
Teatro Eduardo De FilippoViale Antonino di San Giuliano 00135 Roma
Il brigantaggio “politico”, quello che oggi chiameremmo guerriglia o resistenza, nel corso dell’800 conobbe nel Mezzogiorno d’Italia un primo momento di forte intensità nel periodo preunitario, durante e dopo il decennio francese (1806-1815), quando il regno di Napoli venne conquistato e governato da Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, rispettivamente fratello e cognato di Napoleone. In questo periodo gli spodestati Borboni utilizzarono le bande dei briganti per creare focolai di guerriglia e destabilizzare i conquistatori del loro regno.