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CARLO E PAOLO GRIMALDI DA MESSINA – COSTRUTTORI DI CEMBALI E CLAVICEMBALI, MUSICISTI

Posted by on Ago 14, 2023

CARLO E PAOLO GRIMALDI DA MESSINA – COSTRUTTORI DI CEMBALI E CLAVICEMBALI, MUSICISTI

I fratelli messinesi del ramo Grimaldi, vengono ricordati come abili costruttori di strumenti musicali a tastiera. Celebre era la loro officina con  i quattro banchi da lavoro, e dalle particolari attrezzature dai quali, muovevano in serie, la realizzazione  contemporanea di tre strumenti per volta.


I loro prodotti, si vendevano a gran prezzo ed erano richiesti da tutte  le corti d’Europa.
Dei due fratelli, Carlo il maggiore, si riconosce come il più virtuoso e geniale; egli nacque a Messina,   nel 1657 e  vi morì, come da atto testamentario il 16 aprile 1717.
Le prime produzioni strumentali, erano di armonici cembali a doppia tastiera e registri.
Carlo Grimaldi viaggiò in paesi come la Francia e l’Inghilterra, intrattenendo rapporti con nobili e ricchi mercanti d’arte.
La loro esperienza nell’intaglio, negli accordi armonici, nello stile viene ricordato come marchio di fabbrica, addirittura, firmando i loro strumenti, allo stesso modo  dei più quotati pittori, siglando nell’ultimo tasto, il nome e l’anno di esecuzione. Il prezzo di vendita di ogni singolo cembalo, oscillava fra i 300 e i 400 ducati.
I fratelli Grimaldi, possedevano uffici di rappresentanza a Napoli e a Roma; mentre le officine erano impiantate a Messina.
Un cembalo di fine seicento, il cosiddetto modello Grimaldi che un’altra carta celebra risalire al 1697, è conservato presso  il Germaniche Nationalmuseum di Norimberga.
Col passare degli anni, incominciarono a costruire anche strumenti a corda, forse collaborando con Andrea Chiarelli liutaio anche egli messinese.
Il pezzo forte di questa produzione musicale, fu la realizzazione di un clavicembalo smontabile in tre pezzi e custodia. Era il primo strumento portatile a tastiera, utilizzato per le ballate da campeggio e da giardino che, Carlo Grimaldi, realizzo nell’anno 1717.
Sulla invenzione del clavicembalo si incrociano pareri contrastanti fra gli studiosi. Già in quegli anni, si parlava di plagio e di intrigo: un francese Jean Marius l’anno 1700,  aveva ricevuto un premio reale, molto prestigioso dal suo sovrano per avere inventato, uno strumento portatile, il cosiddetto “clavicien brise.”
Un piccolo clavicembalo portatile.
Ma, esisteva già, un prototipo di questo strumento, opera di Carlo Grimaldi, risalente al 1697; cosi come attestano alcuni documenti che ne segnalavano un esemplare, conservato presso il Museo Nazionale per gli strumenti musicali di Roma.

Alessandro Fumia

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