Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

La Degnità I di Giambattista Vico e la rivoluzione del 1799 di Giuseppe Gangemi

Posted by on Dic 30, 2024

La Degnità I di Giambattista Vico e la rivoluzione del 1799 di Giuseppe Gangemi

Nella Scienza Nuova terza, Vico chiama Degnità I il seguente assioma: “L’uomo, per l’indiffinita natura della mente umana, ove questa si rovesci nell’ ignoranza, egli fa sé regola dell’ universo” (1836, 93). Più avanti, ribadisce “che tutto va di seguito a quella degnità, che l’uomo ignorante si fa regola dell’universo”. E subisco dopo distingue tra la “Metafisica ragionata [quella di Cartesio che] insegna che homo intelligendo fit omnia” e la “Metafisica fantastica [la propria che] dimostra che homo non intelligendo fit omnia” (1836, 192).

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1798 un anno da dimenticare e per Re Ferdinando un Natale… burrascoso,ma neppure con il 1799 è da scherzare

Posted by on Dic 29, 2024

1798 un anno da dimenticare e per Re Ferdinando un Natale… burrascoso,ma neppure con il 1799 è da scherzare

Il 1798 è un anno di totale subbuglio per gli Stati italiani: il 9 gennaio 4.000 Francesi hanno saccheggiato Venezia bruciando il Bucintoro simbolo della potenza della Repubblica e rubandone gli ori. Depredata la Zecca e gli Archivi, moltissimi tesori d’arte hanno preso la via della Francia. Il legname e la canapa dell’Arsenale carica su grandi carri spediti a Tolone, saccheggiato anche il Museo dei cannoni di bronzo le cui armi sono state assegnate all’Armée. I pezzi di minor valore sono stati venduti ai cittadini di Venezia che li hanno acquistati come cimeli del loro glorioso passato……..

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UN REGNO DIFESO DA LAZZARI E BRIGANTI

Posted by on Dic 21, 2024

UN REGNO DIFESO DA LAZZARI E BRIGANTI

E’ un secolare vuoto storico che oltraggia il valore e la dignità di un popolo, insultato, massacrato ed incarcerato nella propria terra, occupata dallo straniero! Anche nei fatti della rivoluzione anti-napoletana, anti-cristiana ed anti-borbonica del 1799, non si racconta la verità! Ma quegli accadimenti storici non possono essere dimenticati o, peggio, falsificati. Il popolo napoletano, che ha subito e poi combattuto sanguinose guerre di spoliazione e di soprusi, non può più essere vilipeso ed oggi invochiamo la verita storica per inorgoglire i figli del grande Sud, prima “lazzari”, poi “briganti” ed infine oggi ancora emigranti.

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Il mondo di Fra’ Diavolo (VI). La presa di Gaeta del 1799 e gli eventi successivi

Posted by on Nov 30, 2024

Il mondo di Fra’ Diavolo (VI). La presa di Gaeta del 1799 e gli eventi successivi

di Pasquale Scarpati

La sollevazione
Mentre parlavo strappò un filo d’erba e con quello si mise a giochicchiare nervosamente, annuiva. A me, però, sembrava già assorto in altri pensieri; così non appena io ebbi terminato:
– Teramo – proseguì – fu la prima città del regno dove venne innalzato l’albero della libertà (*) e fu la prima a subire le requisizioni e le violenze di una rapace e feroce soldatesca; ma fu anche la prima città a ritornare sotto l’autorità regia per le masse insorgenti guidate negli Abruzzi da Giuseppe Costantini detto Sciabolone e da Giuseppe Pronio.

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Il mondo di Fra’ Diavolo (V) Guerra e pace

Posted by on Nov 29, 2024

Il mondo di Fra’ Diavolo (V) Guerra e pace

di Pasquale Scarpati

I mutamenti imposti
Caduta Gaeta, l’insorgenza crebbe e di pari passo anche la violenza degli occupanti.
“L’uguaglianza e la libertà sono le basi della nuova Repubblica” – annunciava il nuovo governo. Ma poiché alcuni sono più uguali degli altri, venne altresì disposto: “Gli uomini generosi che avranno preceduto i loro concittadini nella carriera gloriosa della Libertà, saranno i primi ad essere chiamati a sostenere i diritti del popolo ed a servire la patria nella rappresentazione e ne’ tribunali, negl’impieghi civili e militari; dovendo la Repubblica essere riconoscente verso i Repubblicani”.

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