Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.XI)

Posted by on Ott 28, 2023

“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.XI)

Nei due anni successivi, il Serravalle continua in proficue attività, tenendosi lontano, ma non troppo, dai paesi di Basilicata che ben conosceva, come era ben conosciuto lui stesso anche a Matera, dove si stampò, nel 1860, un foglietto di autore ignoto, con questi versi: “il partito creduto e detto sano da bigotto è passato a sagrestano. In veste liberal nell’8 agosto col sangue cittadin comprava un posto.

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“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.X)

Posted by on Ott 26, 2023

“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.X)

Del personaggio principale di queste vicende si è detto molto poco e nulla si conosce circa i posti che frequentava dalla metà di luglio ai primi di agosto del ’57: evidente stanco dei pericoli e dei disagi che comportava il vivere randagio, pensava di poter patteggiare addirittura una sua eventuale resa ed a questo scopo avvicinò tal caporale Guadagno, della Gendarmeria di Grassano, al quale chiese di procurargli un incontro, non con un qualsiasi ufficiale dell’esercito borbonico, ma espressamente il Maggiore DeLiguori, che era di stanza a Salerno e del quale aveva fiducia.

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“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.IX)

Posted by on Ott 21, 2023

“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.IX)

Siamo costretti a tornare di poco indietro per comprendere meglio quelle frasi sconnesse che aveva pronunziato la Rosa Dattili, a proposito del marito Pasquale D’Emma, che insieme ad un altra dozzina di persone era stato incarcerato, in quanto riconosciuto complice dei briganti. In definitiva il Giudice si avvede che non è affatto convincente il rapporto che gli Spaziante avrebbero avuto con il D’Emma, e si reca alle prigioni di Potenza per interrogare quest’ultimo, il quale confessa ” essere innocenti i Signori Motta e Zagaria, e nulla aver udito a carico loro da’ compagni della comitiva (…) e che fu spinto ad accusarli perchè questi (gli Spaziante) gli avevano promesso docati 500, e più fargli ottenere l’assoluzione, se deponeva contro di loro.

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“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.VIII)

Posted by on Ott 20, 2023

“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.VIII)

Don Carmine, il fratello Vincenzo sacerdote, ed il giovane don Placido Spaziante non si danno pace, sia per l’enormità del denaro sborsato ai briganti, ma anche perchè ritengono di aver scoperto, senza l’aiuto della gendarmeria, di cui non si fidano, e tantomeno del Giudice che conduce le indagini, come intorno a loro, proprio tra conoscenti ed amici di vecchia data, vi siano i loro nemici o addirittura i complici dei briganti.

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“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.VII)

Posted by on Ott 19, 2023

“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.VII)

Siamo giunti ai primi giorni di luglio dell’anno 1857, allorquando i briganti decidono di rapire il figlio di un notabile del paese di Salandra, a scopo di ricatto; e qui ci ricolleghiamo con la lettera di denunzia già riportata nel secondo capitolo, con cui Don Carmine Spaziante accusava il brigante Serravalle per il sequestro del figlio Placido. Don Carmine è il padre di Leonardo che è medico, di Placido “galantuomo” e don Vincenzo sacerdote. Tutti costoro sono di provata fede repubblicana, e quindi politicamente avversari della famiglia Materi. 

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“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.VI)

Posted by on Ott 18, 2023

“Storie di galantuomini, briganti e soldati dal 1860” di Vincenzo Perretti (Cap.VI)

Don Pasquale Vietri, il già citato Giudice del Circondario di San Mauro, è costretto, dalle relazioni del Garruto alias Passaguai che ormai confida nei verbali di polizia anche più di quanto gli viene richiesto, ad aprire una nuova indagine, che questa volta coinvolge direttamente una famiglia di “galantuomini” suoi compaesani, ovvero i coniugi Moles.

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