“Come mi suoni, commare ti ballo” a Carpineto Romano” viaggio nelle danze tradizionali del Lazio
La FITP (Fondazione Italiana Tradizioni Popolari) della Regione Lazio ha organizzato una due giorni a Carpineto Romano, il 18 e 19 giugno 2022, dedicato alle danze popolari del Lazio diviso un due momenti il primo dedicato ad una tavola rotonda di studi coordinata e moderata dell’amico Luciano Bonventre il secondo invece dedicato alle esibizioni artistiche di vari gruppi che venivano dalle province della regione Lazio. La kermesse è stata veramente interessante e stimolante dal punto di vista artistico e culturale e da identitario napolitano non potevo non notare che anche questa volta Napoli e il suo Regno sono stati protagonisti, infatti la maggioranza dei gruppi provenivano da Amatrice e dall’alta Terra di Lavoro che le proprie tradizione nelle danze e nella musica popolare e figlia della loro appartanenza, per quasi 8 secoli, al Regno di Napoli dove la musica era l’industria nazionale, dove nascono i conservatori e dove l’interscambio tra il “San Carlo” e il mondo popolare era continuo creando arte musicale che nutriva il mondo e che sono le basi della musica contemporanea. Abbiamo ascoltato che sono stati trovati in archivi romani spartiti e documenti della musica e delle danze popolari che in quelle due sere sono state rappresentati ma a questo punto, visto che sono rari trovarli negli archivi laziali, perchè non andare a rovistare negli archivi di Caserta e soprattutto Napoli? in nessuna parte al mondo ci sono archivi musicali ricchi come quelli napolitani e di conseguenza saranno pieni di documentazione relativa ad alcuni territori che oggi appartengono alla regione Lazio. Non dimentichiamo che Ferdinando IV fece trascrivere Ballarelle e Saltarelli e che Paisiello compose sinfonie per Zampogne, di seguito la serata integrale del 18 di giugno che martedi 12 marzo alle 21 potete apprezzare