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I GESUITI DELLA GEORGETOWN UNIVERSITY: LA SCUOLA DEGLI SCERIFFI GLOBALI AGLI ORDINI DELLE ÉLITE DOMINANTI

Posted by on Ago 16, 2023

I GESUITI DELLA GEORGETOWN UNIVERSITY: LA SCUOLA DEGLI SCERIFFI GLOBALI AGLI ORDINI DELLE ÉLITE DOMINANTI

Il Georgetown College di Washington D.C. è da sempre impegnato nella gestione della politica e nelle tradizioni gesuitiche di un’istruzione integrata. Il College, oggi University, si colloca attualmente come prima istituzione gesuita cattolica di istruzione superiore della nazione americana e tra le più attive nel mondo della politica. Già nel sito web dell’Università si legge che Washington è l’epicentro della politica globale; ne consegue che è qui che si insegna come dominare il mondo.

Fondato nel 1789 dal gesuita John Carroll, primo vescovo cattolico in America, la Georgetown ha cambiato pelle più volte, cominciando con Giovanni Antonio Grassi, presidente del College dal 1812 al 1817, che trasformò la prima università cattolica americana in un’istituzione moderna e dinamica, aprendola anche agli studenti non cattolici.

Successivamente, nel 1837, da College si trasformò in University per assumere, ieri come oggi, il primato di suprema istituzione cattolica, scuola per formare la classe dirigente e, soprattutto, i futuri politici DEM americani.

Il terzo determinante cambiamento si verificò nel 1919 con Edmund A. Walsh, primo fondatore e reggente della School of Foreign Service (SFS); fu così che la Georgetown University divnne la prima scuola per gli affari internazionali mai fondata negli Stati Uniti.

Ne ha fatto di strada questo College cattolico che acquistava e vendeva schiavi di colore per la propria piantagione. [i]

Nel 1838 due presidenti della Georgetown University, i gesuiti Mulledy Thomas e McSherry William, si dedicarono con fervore a stipulare contratti di vendita di schiavi, che acquistavano e vendevano con l’approvazione del gesuita Jan Rooothaan, il “papa nero” dell’epoca (1829-1853) e dei Pontefici romani Leone XII, Pio VIII e Gregorio XVI. Ad acquistare gli schiavi dai gesuiti furono i due politici della Louisiana Henry Johnson e Jesse Batey: per la precisione vennero venduti 272 schiavi. Questo commercio, nel 1830, era una prassi in uso per chi aveva piantagioni e fattorie, gesuiti compresi, a Dio piacendo.

In questo caso, il secolare e canonico silenzio non ha funzionato; i soldi servono e le rette dei figli ricchi da piazzare in politica o per formare la nuova classe dirigente non bastano mai.

Oggi la Georgetown University ha la sua rete di dominio globale, come raffigurato nell’artiglio destro dell’aquila presente nello stemma. Nello stesso simbolo c’è un compasso, che rappresenta altre associazioni di “settari” su scala mondiale.

Questo articolo va alla scoperta dell’oscurata geopolitica globale Gesuita e segue il precedente: Deuteronomio e NATO, Madaleine Albright Gesuiti e DEM americani [ii]. Come l’altro ha lo scopo e l’ambizione di osservare da dietro il sipario la poderosa macchina con tutti i suoi tentacoli, fino alla geopolitica attuale e chi la mette in scena.

L’applicazione della dottrina Brzezinski (Zbigniew Brzezinski, ex consigliere per la sicurezza nazionale USA) fu centrale nell’insegnamento di Madaleine Korbelova Albright alla Georgetown University. In trent’anni ebbe modo di preparare una grande quantità di studenti che, dopo la laurea, sono stati funzionali al sistema ed agli scopi dell’Albright Stonebridge Group, istituzione con ramificazioni in tutto il mondo.

Nel 2019 Madeleine Albright ammise Victoria Nuland nell’Albright Stonebridge Group, dando così un segnale di grande importanza: l’avvenuta convergenza di interessi di un’ala dei conservatori che investivano nella società di consulenza, ampliando la sfera d’interesse economico e politico. Questa unione richiederebbe ulteriore approfondimento per le conseguenze che poi ebbe sui fatti successivi: la Nuland metteva in pratica le politiche liberiste neocon, la potentissima Albright quella politica che muove gli eserciti. Entrambe rivolsero la propria attenzione all’Ucraina, ricchissima di materie prime.

Ricordiamo, ancora una volta, che Albright aveva speso gran parte della sua vita a formare nuove leve per instaurare la dittatura globale USA-NATO, e come scriveva nel suo libro “Fascism a warning” il metodo era:

[Come]non mi stanco mai di ripetere ai miei studenti, lo scopo primario della politica estera è molto semplice: convincere gli altri paesi a fare ciò che vogliamo. Per raggiungerlo abbiamo vari strumenti a disposizione, che vanno dal rivolgere richieste educate ad inviare l’esercito sul posto. Gli incentivi che possiamo offrire spaziano dalle parole di encomio alle casse di sementi, a navi piene di carri armati. Possiamo esercitare pressione sui recalcitranti cooptando alleati, amici e organizzazioni internazionali perché rafforzino le nostre richieste. Se siamo chiaramente dalla parte della ragione, possiamo minacciare di comminare sanzioni economiche e di sicurezza, o commerciali ‘tout court’, ed aggravarle progressivamente nel caso in cui il governo in questione si rifiutasse di fare ciò che noi riteniamo giusto. Per ottenere attenzione possiamo inscenare prove pacifiche ma istruttive di capacità militare proprio sotto il naso del paese in questione. Se le circostanze lo consentono, possiamo usare mezzi segreti per sabotare le loro attività in modo che, quando per esempio lanceranno un missile, questo compia una parabola discendente anziché prendere quota.”

Dentro l’università dei Gesuiti si preparano intere generazioni all’applicazione del Deuteronomio, a fare pressioni diplomatiche, a fare minacce economiche, a fare gli “sceriffi” nel mondo, ad invadere, minacciare o imporre il dominio militare, a depredare le materie prime e a ricorrere alla nota formula di “esportare la democrazia” con bombardamenti e milioni di morti. Va comunque tenuto presente che l’istituzione Gesuita, nella sua storia passata e recente, non è mai stata solo una scuola ma anche una forgia ideologica di despoti politici di primissimo piano, per questo collegato ad altre associazioni dell’élite come, p.es., l’Aspen Group.

Albright e Aspen Strategy Group

In una sua pagina Web, Aspen scrive della Albright: “A tutte le nostre discussioni e iniziative all’Aspen Strategy Group, ha portato la sua esperienza, passione ed energia illimitata per affrontare sfide politiche apparentemente intrattabili per oltre 19 anni… Nel corso della sua carriera, la segretaria Albright ha dedicato molto tempo al tutoraggio dei giovani professionisti e studenti intorno a lei. Era orgogliosa di aiutare a portare la torcia del nostro co-fondatore, il tenente generale Brent Scowcroft, interessandosi ogni anno in modo particolare al tutoraggio e parlando in privato con i nostri ASG Scowcroft Fellows a margine dei nostri incontri“.

Victoria Nuland esperta di deuteronomio applicato

Figlia di Sherwin B. Nuland, medico ebreo ed esperto di bioetica alla Yale School of Medicine, è sposata con lo storico e politologo Robert Kagan, prima repubblicano e, dopo il 2016, clintoniano, figlio di Donald Kagan, lo storico della Grecia Antica all’Università di Yale. Il suocero, Donald, nato da famiglia ebrea di Kursenai, è cresciuto nel quartiere di Brownsville a Brooklyn (NY) dove la sua famiglia emigrò quando aveva 2 anni, poco dopo la morte di suo padre. La tradizione neocon statunitense passa per la famiglia Kagan, che ha plasmato oltre mezzo secolo di politica estera guerrafondaia USA-NATO.[iii]

Una notizia di essenziale importanza che apre un altro girone infernale di legami sotterranei, invisibili, riguarda la cognata di Victoria, Kimberly Kagan (figlia di Kalman Kessler, un commercialista ebreo), attualmente a capo dell’Institute for the Study of War dopo aver insegnato a West Point, Yale, anche lei formatasi alla gesuita Georgetown University e all’American University.

Queste relazioni circolari tra Madeleine, Victoria e Kimberly sono alcune delle radici profonde della dittatura globale e dei mali europei attuali e, come un filone tentacolare, fanno capo alle radicate strutture fondate in passato da Edmund Walsh nella Georgetown University dei Gesuiti.
Interprete infaticabile del dominio globale, l’uomo più potente e temuto dell’Occidente, Henri Kissinger è tutt’ora dedito, insieme ad altri, alla infiltrazione tentacolare della “dottrina Brzezinski”. A lui seguirono “in cascata” Madaleine Korbelova Albright, Victoria Nuland (collegamento tra la politica governativa e le altre istituzioni citate, quella che con sinistra minaccia pronunciò la famosa frase “Fuck Europw”) e infine Kimberly Kagan, che insegna la storia della guerra. Ad un orecchio disattento la frase poteva sembrare una “gaffe” ma, viste le cariche governative del suo curriculum e, soprattutto, il matrimonio con uno dei massimi esponenti neocon americani, non poteva esserlo. In questi circoli dove la geopolitica è strettamente funzionale agli interessi economici degli investitori, le decisioni non sono mai scontate: avendo i predatori USA investito nei loro piani miliardi di dollari in Ucraina, per non perdere l’egemonia USA-NATO [a ciò funzionale] era necessario stroncare l’Europa .

Tornando al nutrito curriculum di Victoria e alla sua lunga carriera presso il Foreign Service, si contano trent’anni nei vertici del potere USA nel mondo così distribuiti:

Amministrazione Clinton (1993/1996) – prima capo dello staff del vice segretario di stato Strobe Talbott e poi vicedirettore per gli affari dell’ex Unione Sovietica.

Amministrazione Bush (2003 al 2005) – vice consigliere per la politica estera del vicepresidente Dick Cheney anche durante la guerra in Iraq. Dal 2005 al 2008, durante il secondo mandato del presidente George W. Bush, la Nuland fu ambasciatrice degli Stati Uniti alla NATO a Bruxelles, spingendo per il sostegno europeo all intervento della NATO in Afghanistan.
Amministrazione Obama – nel 2011, la Nuland fu inviato speciale per le forze armate in Europa e successivamente nominata portavoce del Dipartimento di Stato. Nel maggio 2013 fu nominata assistente del segretario di stato per gli affari europei ed eurasiatici. Nel suo ruolo di assistente segretario ha gestito le relazioni diplomatiche con cinquanta paesi in Europa ed Eurasia, nonché con la NATO, l’Unione europea e l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa.

Amministrazione Biden (già vicepresidente con Obama) – durante il colpo di stato [seguito ai disordini] di piazza Maidan in Ucraina, la Nuland sostenne i manifestanti. Nessun mezzo di comunicazione ha mai messo in risalto la pesante ingerenza USA in Ucraina che, notoriamente, non è nella NATO. Nessuno ha messo in risalto che i 5 miliardi di dollari dichiarati dalla Nuland fossero per la notoria democrazia a forza di colpi di stato, nascosti dalla neolingua nelle “rivoluzioni colorate”, “arancioni”, “costruzione della democrazia”, ecc.

Che il “Fuck Europe” della Nuland fosse una più che esplicita minaccia per l’Europa lo dimostrano il sabotaggio del Nord Stream 2 e le manovre sui costi dell’energia, volte a distruggere l’industria manifatturiera europea. In sintesi: Victoria Nuland fa parte di uno spietato potentato economico finanziario, un clan che detta legge nella politica e nella finanza occidentale, “esportando la democrazia” a colpi di bombe e di Deuteronomio in quei paesi cui è possibile estorcere materie prime. Quindi, che si “fotta l’Europa”.

Madaleine Korbelova e Victoria Nuland

Victoria non ha una laurea in Scienze Politiche ma bensì un Bachelor of Arts, il che è già strano di su; ancora più strana la coincidenza che il suo “maestro” Zbigniew Brzezinski avesse un Bachelor of Arts e il Master of Arts, che lo stesso Barack Obama ebbe un Bachelor of Arts, che Joe Biden ebbe un Bachelor of Arts (nota del  redattore: un BA può assomigliare ad una specie di laurea breve italiana in scienze politiche ed altre amenità). Victoria è una diplomatica statunitense, attuale Sottosegretario di Stato per gli affari politici nell’amministrazione DEM Biden. «In precedenza, la diplomatica nata a New York il 1° luglio 1961 è stata Senior Counselor presso l’Albright Stonebridge Group, una società di consulenza strategica globale e diplomazia commerciale con sede a Washington, DC.»[iv] [Lo scopo evidente ma non dichiarato dello Stonebridge (ponte di pietra) è di incoraggiare gli investitori a sfruttare le materie prime con vorace capitalismo da rapina con la copertura della dittatura politica, finanziaria, militare ed il supporto di CIA-NATO. Victoria è stata anche «Senior Fellow presso la Brookings Institution, Distinguished Practitioner in Grand Strategy presso la Yale University e membro del Board del think-tank National Endowment for Democracy.»[v] Diversi affiliati di questa organizzazione fondata nel 2009 dalla Albright sono entrati a far parte dell’amministrazione DEM di Biden nel 2021.

L’Albright Stonebridge Group (ASG), è stato creato nel 2009 con la fusione di due società precedenti, la Società di consulenza internazionale The Albright Group fondata nel 2001 dalla Albright e la Stonebridge Internazional.[vi] Deve aver avuto una gran considerazione la Korbelova (Albright) per la Nuland nell’affidargli un ruolo (Senior Counselor presso l’Albright Stonebridge Group) così importante e di responsabilità. Il sodalizio lascia ben intendere la convergenza degli interessi tra le due donne e i loro rispettivi clan d’appartenenza. Certo per la Nuland non deve essere stato difficile attuare gli insegnamenti di depredare le materie prime nel mondo globalizzato con deuteronomica applicazione coperta dalla massmediatica, asfissiante propaganda di “esportazione della democrazia”. Certo una forte motivazione deve esserle arrivata dal marito e dall’ambiente neocon, oltre che dalla ragnatela mondiale di uffici Albright Stonebridge Group in tutte le capitali del mondo. In ultimo, a garantire tutto l’impianto ideologico predatorio, c’era l’imposizione agli altri stati dipendenti del dollaro come unica moneta di riferimento. Per la trentennale esperienza della Nuland non è stato difficile insegnare la diplomazia dei ricatti, delle pressioni politiche per vie consolari, l’invio di militari, missili e bombe. Ecco, questo genere di soggetti sono gli specialisti del deuteronomio insegnato nelle scuole dei gesuiti, come spiegato molto bene dalla Albright (Korbelova) nel suo libro Fascismo un avvertimento, Chiarilettere 2019 alla pag. 216.

Victoria Nuland, vice segretario di stato U.S.A. e la sua frase “Fuck Europe”. La notizia nota a molti è in un articolo intitolato: “Ucraina il perché di una crisi” di Dario Rivolta, che sulla vicenda ha scritto:

È ancora reperibile su Internet una sua conversazione telefonica (probabilmente intercettata dai servizi segreti russi) con l’Ambasciatore statunitense in Ucraina, Geoffrey Pyatt: i due parlano della grave situazione politica in corso e della strategia che gli Stati Uniti vogliono adottare nei confronti dei leader dell’opposizione. L’ambasciatore suggerisce che prima di fare la proposta a favore di Yatsenyuk (uomo preferito dagli americani e poi realmente nominato Primo Ministro), sarebbe stato opportuno consultare l’Unione Europea e le spiegava i dubbi dei Paesi dell’Unione europea per quello che a molti sembrava un vero e proprio colpo di Stato sostenuto da Washington. La risposta della Nuland fu il famigerato “Fuck Europe”, correttamente traducibile in L’Europa può andare a farsi fottere. Poco giorni dopo, in una conferenza tenuta negli Stati Uniti presso l’Associazione USA- Polonia la stessa sostenne che gli americani avevano investito in Ucraina ben 5 (cinque) miliardi di dollari per “portarvi la democrazia” e che non sarebbe certo bastato ottenere un semplice accordo con Yanukovich.” Una domanda sorge spontanea: non sarà che i “5 miliardi di dollari per esportare la democrazia” erano la spesa preventivata per ribaltare il governo regolarmente eletto e rapinare le numerose ed abbondanti materie prime dell’Ucraina e delle vicine repubbliche del Donbass e di Luhansk?”

I Gesuiti: gli esportatori di democrazia e di giustizia. Oggi predominano le associazioni gesuite interne al potere più ramificato e strutturato nel mondo; nelle loro scuole e Università si addestrano le ricche classi dirigenti globaliste che lavorano indefessamente per l’esportazione della (loro) democrazia liberista, imposta, quindi totalitaria. Per intraprendere la loro carriera i gesuiti devono fare 4 voti: povertà, castità, obbedienza e il voto al Papa. In questo senso è bene interrogarsi sul ruolo apicale che ha il Pontefice, visto che i guerrafondai vengono istruiti dalle scuole e università dei Gesuiti che Mario Draghi ha frequentato dalle elementari al liceo Massimo. Ecco il suo ricordo: «Tutti noi al di là di quello che potevamo fare come scolari, al di là di quanto noi potessimo apprendere, avevamo un compito nella vita.»

Torniamo alle più attive istituzioni che, dentro la gesuita Georgetown University, insegnano o hanno insegnato come “esportare la democrazia” nel mondo con le armi in pugno:

1) SFS (School of Foreing Service) Scuola di relazioni estere, fondata nel 1919 dal fu gesuitissimo Edmund Walsh, padre dell’egemonia USA sull’occidente;

2) CSIS (Center for Strategic and International Studies) Centro Studi Strategici Internazionali (CSIS) affiliato alla gesuita Georgetown University dal 1962 al 1987;

3) Mortara Center, fondato nel 2003 dalla fondazione Michael e Virginia Mortara.

Il Mortara Center for International Studies è un centro di ricerca accademica presso la Georgetown University di Washington, D.C., come parte della Edmund A. Walsh School of Foreign Service di Georgetown. Il Mortara Center organizza e co-sponsorizza lezioni, seminari e conferenze e fornisce supporto per la ricerca e le pubblicazioni sugli affari internazionali. L’ex Segretario di Stato degli Stati Uniti Madeleine Albright fu professore emerito anche del Mortara Center. Il centro è nato nel 2003 grazie a una donazione della Fondazione Michael e Virginia Mortara. Al momento della morte, nel novembre 2000, Mortara era presidente e amministratore delegato di Goldman Sachs Ventures.

Alle tre associazioni (SFS, CSIS e Mortara Center) precedentemente descritte interne alla università dei gesuiti e dedite alla geopolitica vanno aggiunte:

4) il ROTC per la formazione tattica, strategia, addestramento agli armamenti dei vertici militari per combattere le guerre nel mondo nei paesi che hanno materie prime.

5) l’ACA (Georgetown Law) Gruppo Consultivo sui crimini atroci per l’Ucraina per esportare la giustizia “giusta” in tutte le nazioni che prima erano sovrane, ma che dopo il massiccio bombardamento deuteronomico eseguito da tutte le organizzazioni suddette, non lo sono più.

Negli ultimi 70 anni le associazioni suddette, interne alla gesuita Georgetown University di Washington D.C. (Distretto di Columbia) a date diverse e successivamente alla loro formazione, queste associazioni, hanno collaborato attivamente per raggiungere i loro obbiettivi politici, economici e militari portando 34 conflitti armati nel mondo, dei quali non si conosce il numero di milioni di morti provocate. Democrazia esportata nei seguenti paesi: – Corea e Cina (1950-53) (guerra di Corea) – Guatemala (1954 “Operazione PBSuccess” della CIA e successiva guerra civile) – Indonesia (1958 Operation ICEBERG, Colpo di stato CIA) – Cuba (1959-1961 invasione della baia dei Porci fallito colpo di stato della CIA) – Guatemala (1960 guerra civile) – Congo (1964 Rivolta dei Simba) – Laos (1964-1973 bombardamento del Pres. Lyndon B. Johnson, bombardamento operazione Steel Tiger, bombardamento operazione Tiger Hound) – Vietnam (1961-1973 guerra USA nel Vietnam) – Cambogia (1969-1970 estensione della guerra USA nel Vietnam e della guerra civile USA in Cambogia) – Guatemala (1967-1969 “Operazione PBSuccess”, operazione segreta CIA) – Granada (1983 Operazione Urgent Fury) – Libano (1983, 1984 colpendo obiettivi nei territori del Libano e della Siria) – Libia (1986 operazione El Dorado Canyon, bombardamento USA in Libia) – Salvador (1980) – Nicaragua (1980) – Iran (1987) – Panama (1989) – Iraq (1991) (Guerra del Golfo) – Kuwait (1991) – Somalia (1993) – Bosnia (1994, 1995) – Sudan (1998) – Afghanistan (1998) – Jugoslavia (1999) – Yemen (2002) – Iraq (1991-2003) (forze congiunte americane e britanniche) – Iraq (2003-2015) – Afghanistan (2001-2015) – Pakistan (2007-2015) – Somalia (2007-2008, 2011) – Yemen (2009, 2011) – Libia (2011, 2015) – Siria (2014-2015) – Ucraina (2014, 2022). Non è difficile immaginare che gli USA sono attualmente una gigantesca macchina militare per la detta “esportazione della democrazia” a forza di guerre, bombe ed ordigni atomici disseminati nei depositi militari in tutto il mondo atlantista. Solo in Italia se ne ammettono ufficiosamente oltre 100. Ne ha fatta di strada a forza di bombe e di guerre la gesuitica Scool of Foreign Service (SFS) di padre Edmund Walsh in nome della umanitaria, cristiana, “democrazia esportata” con la potenza deuteronomica di funzionari USA istruiti sul metodo, molti con origini ebraiche.

La S.J. (Society Jesus, Compagnia di Gesù) esportava democrazia anche in passato. Se nel passato storico in Europa dal 1540 i membri della S.J. (conversi) erano presenti in tutte le più importanti corti europee e dei 5 continenti, come istitutori, confessori, e consiglieri spirituali, oggi sono i diretti formatori dei politici che poi inseriscono nelle classi dominanti dei governi del mondo occidentale. Già dalla sua fondazione la S.J. fu invasa da ebrei convertiti al cattolicesimo ed entrati nei Gesuiti; per approfondire questo argomento si consiglia la lettura del testo di Robert Aleksander Maryks The Jesuit order as a synagogue of Jews (l’Ordine dei Gesuiti come sinagoga di ebrei). Nel 1789 inizia in America, con la fondazione del primo College dei Gesuiti di John Carroll, la scalata all’egemonia nella politica di tutti i paesi occidentali. Nel ‘900 il passo definitivo della S.J. nei vari rami della politica, non ultimo quello militare. La figura di riferimento più importante e rappresentativa della Georgetown University è Edmund Walsh che ha creato con la SFS (School of Foreign Service) la via per un controllo globale mondiale. L’odierna scuola di formazione politica tra le più importanti al mondo è la gesuita Georgetown University Indirizzo: 3700 O St NW, Washington, DC 20057, Stati Uniti con le sue ramificazioni in tutto il mondo detto occidentale. Studi di geopolitica, di government e relazioni internazionali sono le più importanti specializzazioni universitarie della Georgetown e molti studenti intraprendono quindi una carriera negli apparati, in diplomazia e in politica.

Recenti ex alunni della gesuita Georgetown University. «L’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton si è laureato nel 1968 alla School of Foreign Service, mentre il presidente Lyndon Baines Johnson frequentò la Georgetown Law per un semestre nel 1934. Due capi di Stato recenti furono alunni: Iván Duque Márquez, ex presidente della Colombia, e Željko Komšić, uno dei presidenti tripartiti della Bosnia ed Erzegovina, che ha partecipato a un seminario sulla leadership nel 2003. Alunni ex leader mondiali includono Laura Chinchilla, Presidente della Costa Rica, Saʿd Ḥarīrī, Primo Ministro del Libano, Gloria Macapagal Arroyo, Presidente delle Filippine e José Manuel Barroso, Primo Ministro del Portogallo. Re Felipe VI di Spagna, re Abdullah II di Giordania e suo figlio Hussein, principe ereditario di Giordania, e il principe Turki bin Faisal Al Saud della famiglia reale dell’Arabia Saudita sono tra i reali che hanno frequentato la Georgetown. L’erede al trono del Qatar, lo sceicco Abdullah bin Hamad bin Khalifa Al Thani fu tra gli alunni del campus in Qatar».[vii]

L’ACA (Atrocity Crimes Advisory Group for Ukraine) dei Gesuiti della Georgetown University, “gli sceriffi” del mondo. Nei tempi più recenti l’ingerenza dei Gesuiti nella giustizia post-bellica risale alla Seconda Guerra Mondiale. Il gesuita Edmund Walsh, fondatore della SFS (School Foreign Service dentro la Georgetown University), ebbe un ruolo fondamentale nell’istruzione dei processi del tribunale di Norimberga. Walsh ebbe il ruolo più importante in assoluto, fu lui che interrogò Karl Haushofer, il teorico ispiratore di Hitler. Oggi, a conflitto in corso, gli USA affidano la loro giustizia di Guerra all’ACA , il Gruppo Consultivo sui crimini atroci per l’Ucraina che fa capo alla segreteria dei Gesuiti. Come Associazione di esportatori di democrazia, con in più l’esercizio della giustizia imposta dal loro punto di vista, Georgetown University fornisce un “pacchetto” completo ai paesi invasi militarmente e bombardati, come si diceva in passato, con “bombe intelligenti”. Ovviamente è tutta questione di libertà e questi tribunali impiantati in Ucraina con squadre esterne di polizia politica e raccolta dati (dossieraggio per tribunali), sono istituiti per perseguire gli altrui crimini di guerra, non i propri. In precedenza simili organismi di controlli dei crimini altrui furono: il Tribunale Arbitrale di Brčko in Bosnia-Erzegovina, dopo la guerra del 1999 in Kosovo; i controllori della struttura di detenzione di Guantanamo, il Ministero della Giustizia in Iraq 2003, il Tribunale Penale Internazionale per la ex-Jugoslavia (1994-2001), compreso il caso del 1999 contro l’allora presidente serbo Slobodan Milošević, ecc… Quei Gesuiti attivissimi nell’organizzare, nell’istruire, nell’assistere squadre di giustizia politica, che niente indagano sullo sterminio di 14.000 ucraini di lingua russa in Donbass bombardati senza limiti. Non importa se in passato il Georgetown College, dopo la sua fondazione, gestiva anche una comunità di schiavi neri per la propria piantagione, li comprava, li vendeva alla bisogna, all’epoca era di moda.[viii] Oggi i 25 milioni di dollari ricevuti dai gesuiti della Georgetown University per istruire ed amministrare l’ACA, sono parte dei 5 miliardi di dollari stanziati inizialmente dal governo USA per l’affare Ucraina?

«L’ACA è costituito da due componenti chiave: l’Unità di supporto al pubblico ministero (PSU) e le squadre mobili di giustizia (MJT). Il responsabile fornisce consulenza specialistica all’OPG in materia di diritto umanitario internazionale, orientamenti sulla costruzione di fascicoli dei casi, dei pareri di esperti e direzione generale sul perseguimento dei casi nazionali. I MJT svolgono una funzione di risposta rapida fornendo consulenza di esperti agli investigatori ucraini sul campo di battaglia. L’ACA comprende specialisti provenienti da Europa, Stati Uniti e Regno Unito e include investigatori di crimini di guerra, procuratori internazionali, analisti militari, esperti di violenza sessuale legata ai conflitti (CRSV), ecc.» Questo è ciò che scrivono sui loro siti, ed è grav,e perché l’Ucraina non ha alcuna storica alleanza con USA, Inghilterra, Europa se non dopo il colpo di stato del 2014 pilotato dal governo USA; l’ingerenza degli USA in Ucraina è evidente perché l’Ucraina non è neanche paese membro della NATO. Nel sito della Georgetown University si legge il curriculum del loro Procuratore capo, membro senior Clint Williamson[ix], la cui pratica di imporre la loro giustizia è di lungo corso e risale, per Williamson, almeno ai tempi della Cambogia.

Nel sito State Department Official Office of Global Criminal Justice, nella presentazione dell’ambasciatrice Beth Van Schaack[x] si legge: «Sostegno alla giustizia e alla responsabilità in Ucraina» ma nessuno dei mass media ha mai riportato notizie di istruzione di processi per i crimini contro le popolazioni del Donbass. Della giustizia americana per le vittime civili bombardate dal 2014 non se ne ha notizia, dei crimini di guerra degli Ucraini non si ha notizia; tra l’altro pretendono di disporre la giustizia in un territorio senza nessuna giurisdizione americana. Forse è una struttura che garantisce impunità da crimini di guerra per i militari ucraini o volontari stranieri finanziati da loro stessi?

Tutto sotto il controllo dello US Department of State. È molto verosimile che chi va nel mondo a seminare morte con crimini di guerra contro l’umanità e genocidio, si sia costruito un carrozzone giuridico solo per popolazioni, stati e nazioni che inermi vengono bombardati e sterminati; i casi Iraq e Donbas sono noti quasi a tutti.

ACA (Atrocity Crimes Advisory Group for Ukraine) Ufficio di Giustizia Penale Globale[xi]

«Le attività dell’ACA hanno sede a Kiev [la segreteria è presso la Georgetown University di Wascington D.C., i finanziamenti vanno in mani gesuite], ma l’ACA si espanderà in altre parti del paese non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno. Su richiesta dell’OPG, ACA aprirà tre uffici sul campo a Kharkiv, Dnipro e Odessa per consentire il supporto ai procuratori regionali in prima linea. Sono già stati istituiti gruppi di lavoro di esperti (EWG) nei settori dei crimini contro i bambini, CRSV, genocidio, revisioni dei casi, indagini e analisi militari». Nei dettagli viene specificato:

«L’ACA è finanziata, da parte degli Stati Uniti, dall’Office of Global Criminal Justice (GCJ) attraverso una sovvenzione di $ 10 milioni alla gesuita Georgetown University, il segretariato principale dell’ACA. Per l’ACA, guidata da Clint Williamson (US Amb., ret). GCJ [Global Criminal Justice] si prevede che un’ulteriore sovvenzione di 15 milioni di dollari che sarà resa disponibile per fornire assistenza continua all’OPG, nonché per sostenere iniziative di responsabilità strettamente correlate da parte di partner e organizzazioni chiave, in attesa di assegnazione e autorizzazione… L’Ufficio della Giustizia Criminale Globale fornisce consulenza al Segretario di Stato USA e al Sottosegretario di Stato per la sicurezza civile, la democrazia e i diritti umani su questioni relative a crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio. In particolare, l’Ufficio aiuta a formulare la politica degli Stati Uniti sulla prevenzione, le risposte e la responsabilità per le atrocità di massa

Incarico di dirigere e controllare a Clint Williamson.[xii] Il profilo, da brivido per i risvolti passati, di questo alto funzionario in pensione si trova nel sito dell’università dei gesuiti. Secondo quanto riportato e detto prima, i gesuiti fungono da segreteria organizzativa, quindi addestrando e formando funzionari e militari per le tante guerre che gli USA scatenano in tutto il mondo con la tecnica della distruzione deuteronomica ben illustrata da Madaleine Korbelova Albright.  L’aperta ingerenza USA in Ucraina è testimoniata da Dario Rivolta nel quotidiano Web Notizie Geopolitiche.

Dall’articolo dell’analista geopolitico Dario Rivolta: Ucraina. Il perché di una crisi,[xiii] 24 Maggio 2023. «Innanzitutto partirei da un’esperienza personale. Già nei primi anni Novanta e per qualche anno a seguire feci diversi viaggi di lavoro a Kiev. Ciò che notai fu la presenza di diverse ONG, soprattutto americane, che organizzavano in loco “corsi sulla democrazia” per funzionari, amministratori locali e giovani politici “promettenti”. Questi ultimi erano, a volte, invitati negli USA a spese degli organismi invitanti per “conoscere come fosse organizzata la democrazia americana”. Tali viaggi gratuiti duravano circa un mese e chiunque può immaginare quale fosse lo scopo “promozionale” di queste “conoscenze”. Di per sé niente di male, ma è ovvio che in questo modo si costruiscono amicizie che marcano la vita futura di un politico, soprattutto se costui ha appena lasciato un sistema che impediva di fatto i viaggi all’estero verso i Paesi occidentali. Quanto all’implementazione della democrazia, constatai che, mentre formalmente se ne rispettavano le regole, una classe di nuovi ricchi stava prendendo il potere reale e senza il loro aiuto nulla poteva concludersi. Anche la corruzione, minima (o invisibile) ai tempi della vecchia Unione Sovietica, si stava estendendo ovunque nei gangli vitali del Paese. E continua anche nei nostri giorni di guerra».

Zbigniew Brzezinski e l’Ucraina. Ispiratore e teorico a noi mostrato dal potere globale mondiale, fu Zbigniew Brzezinski e la sua dottrina.

Nel frattempo, Zbigniew Brzezinski, il Consigliere per la politica estera del Presidente Lyndon B. Johnson dal 1966 to 1968, per la Sicurezza Nazionale durante la presidenza di Jimmy Carter dal 1977 al 1981 e poi docente di politica estera alla Johns Hopkins University, nel 1997 scrisse un libro, The Grand Chessboard- American Primacy and Its Geostrategic Imperatives, nel quale sottolineava, tra l’altro, come un “controllo” dell’Ucraina da parte degli USA fosse da considerarsi indispensabile per “visionare” tutto il centro-Asia e garantire che nessuno in Europa o in Asia potesse emergere come Paese dominante. Consentirlo, avrebbe insidiato l’egemonia mondiale americana. L’idea principale era che bisognava evitare,  con qualsiasi mezzo necessario, un possibile avvicinamento tra la Russia e l’Europa poiché ciò avrebbe insidiato l’egemonia americana sul vecchio continente. Brzezinski non era uno studioso qualunque ma era, invece, una voce molto influente negli USA sulla questione delle relazioni internazionali. Aveva ipotizzato un “piano per l’Europa” che prevedeva l’espansione della NATO e un “Occidente molto forte”. Anche la Rand Corporation (con più rapporti consegnati a Washington e firmati, tra gli altri, da James Dobbins, il Professore Howard J. Shatz e l’analista politico Ali Wyne) era sulla stessa linea e chiedeva che la nuova Russia dovesse essere “contenuta” con metodi simili a quelli già in vigore durante la Guerra Fredda con l’Unione Sovietica. La guerra del 1999 contro la Serbia, notoria amica di Mosca, fu funzionale a questa strategia e approfittò di un periodo di confusione e debolezza indotta nel governo russo. L’indipendenza del Kossovo, imposta dopo la resa di Belgrado, consentì agli americani di stabilire in quella regione la più grande base militare americana di tutto il continent,e Camp Bondsteel.[xv]

Conclusione. Stretti furono i legami tra lui la Madeleine Korbelova Albright e Victoria Nuland, insieme a tanti altri che hanno partecipato alla politica mondiale dettata dagli USA per il dominio globale mondiale. Un discorso a parte merita Henry Kissinger e la sua Kissinger Associate,s che tutt’oggi appare sempre al di sopra di tutta le schiere di subalterni che ubbidiscono agli ordini, anche i più alti in grado. Tutti protagonisti o figuranti hanno fatto, fanno e faranno riferimento alla Gesuita Georgetown University e al suo ferreo disciplinatore Padre Edmund A. Wash e la scuola SFS da lui fondata. È impossibile per il lettore non vedere da quale parte affiorano i tentacoli del potere in occidente. Tutti i personaggi citati in questo articolo, insieme a moltissimi altri, rimarranno impuniti per i numerosi crimini che hanno commesso applicando il Deuteronomio, assedio, distruzione, devastazioni, milioni di morti in nome del loro Dio proprio come nel già più volte ricordato Deuteronomio:

Quando ti avvicinerai a una città per attaccarla, le offrirai prima la pace. Se accetta la pace e ti apre le sue porte, tutto il popolo che vi si troverà ti sarà tributario e ti servirà. Ma se non vuol far pace con te e vorrà la guerra, allora l’assedierai. Quando il Signore tuo Dio l’avrà data nelle tue mani, ne colpirai a fil di spada tutti i maschi; ma le donne, i bambini, il bestiame e quanto sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il Signore tuo Dio ti avrà dato. Così farai per tutte le città che sono molto lontane da te e che non sono città di queste nazioni. Soltanto nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, non lascerai in vita alcun essere che respiri; ma li voterai allo sterminio…

Loreto Giovannone

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