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Il “complotto di corte” nella Spagna del 1830-1833

Posted by on Nov 13, 2023

Il “complotto di corte” nella Spagna del 1830-1833

Filippo V e le sue Cortes stabilirono la Legge Salica, secondo cui le donne non possono ereditare la Corona. Le Cortes di Carlo IV (1789) proposero al Re l’abrogazione della Legge Salica, però questo progetto non ottenne la sanzione reale, per cui l’abrogazione non entrò in vigore. Ferdinando VII, mediante la Prammatica Sanzione (29 marzo 1830), sanzionò la proposta delle Cortes del 1789.

Questa Prammatica Sanzione non è valida; Ferdinando VII avrebbe dovuto riunire le sue Cortes per abrogare la Legge Salica. La facoltà di stabilire queste leggi fondamentali del Regno necessità del consenso congiunto del Re e delle Cortes; è chiaro che non poteva esserci consenso attribuito alle Cortes di un regno (Carlo IV) e il re di un altro regno (Fernando VII). Lo spazio temporale relativamente breve (43 anni) tra la proposta delle Cortes e la Prammatica Sanzione, causò un quadro non sufficientemente chiaro per permettere una visione della illegittimità della procedura. Ma oltre a questo vi fu la Prammatica Sanzione strappata a Ferdinando VII, sotto forte pressione, quando venne colpito dalla grave malattia che lo privò delle sue facoltà, come riportato da Donna Eulalia di Borbone, figlia dell’Infanta Isabella “II”, che conferma certamente il complotto di corte perpetrato:

“Por ella (la reina Cristina) conocí la versión exacta y el minucioso relato del origen del problema carlista…” “…la Infanta Luisa Carlota -madre de mi padre y esposa de Don Francisco de Borbón- había jurado reiteradamente a Don Carlos, que no sería Rey de España. A PESAR DE QUE EL HIJO SEGUNDO DE CARLOS IV ERA YA PARA TODOS EL HEREDERO NATURAL DE SU HERMANO FERNANDO, que no tenía hijo varón” “..Tenaz en sus rencores la bella y caprichosa Luisa, ya moribundo mi abuelo, se las ingenió para convencerle de que firmara el Real Decreto de la abolición (de la Ley Sálica). APROVECHO PARA ESTO UN MOMENTO EN EL QUE EL REY, PREAGÓNICO CASI SIN VOLUNTAD, estaba sólo acompañado de mi abuela, PRESENTÁNDOLE EL DOCUMENTO QUE APENAS PODÍA FIRMAR Y AYUDÁNDOLE CON SU PROPIA MANO A ESTAMPAR LA AUTORITARIA FIRMA TEMBLOROSA.” (1)

I principi dell’Illuminismo prima, e della Rivoluzione Francese poi, si estesero in Spagna. Tutto il Regno di Ferdinando VII è una continua lotta tra coloro i quali difendevano l’ordine tradizionale e i liberali rivoluzionari. In seguito a ciò due tendenze si posero, da un lato Don Carlo, e dall’altro il partito della Rivoluzione, i cui membri pensavano che mettere sul Trono una bambina di tre anni avrebbe reso loro facile governare.
La massoneria appoggiò i rivoluzionari: l’Infante Don Francesco di Paula (fratello di Ferdinando VII) Gran Maestro della massoneria, e sua moglie Donna Luisa Carlotta (sorella della Regina Maria Cristina, moglie di Ferdinando VII), costituirono gli elementi principali di questo appoggio. Durante tutta questa lotta, nonostante il suo carattere, Don Carlo diede costante prova di presenza e di affetto verso suo fratello il Re Ferdinando VII.

(1) Memorias de Doña Eulalia de Borbón, Infanta de España. Editorial Juventud, S.A., Barcelona, julio 1958, págs, 17 y 18.
(2) L’ordine tradizionale è quello della monarchia cattolica spagnola ed europea, anche se con differenze significative tra di loro, denaturalizzate dalle correnti assolutistiche, ma senza ancora raggiungere una sovvertimento dei principi, venne sovvertito con la Rivoluzione francese.

Fonte: 

https://associazione-legittimista-italica.blogspot.com/search/label/Contro-Rivoluzione

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