Luciano Salera attento su Lucia Di Rubbio

spesso ripeto che Luciano Salera ha l’umiltà che appartiene solo ai grandi e anche questa volta lo dimostra, infatti dopo aver letto un articolo scritto da Lucia Di Rubbio, una donna identitaria che da poco scrive per questo blog ma con alle spalle più di 30 anni di studi e che abbiamo l’onore di ospitare, mi ha inviato privatamente un suo commento autorizzandomi a pubblicarlo e che di seguito potete leggere.
Caro Claudio,
Leggo, compiaciuto, la bella “messa a punto” a firma
Lucia Di Rubbio nella “Raccolta Articoli” di oggi, domenica,
26 marzo.
In effetti nulla che non si sapesse sul conto di questa indomita e
bella tedeschina di Baviera, comunque fra tante schifezze che
pubblica la carta stampata e tante altre che ne diffonde, urbi et orbi,
la “carta parlata” è sempre meglio di niente e, anzi, c’è da augurarsi
che ne seguano sempre più piccole biografie come quella appena
pubblicata.
Al riguardo, però, una notazione è d’obbligo: non ho rilevato alcun
riferimento circa la famosa intervista che Maria Sofia concesse nel
novembre del1924, (pochi mesi prima di morire, il 18 gennaio 1925,
per una violentissima polmonite) a Giovanni Ansaldo, nel suo modesto
appartamentino della periferia di Monaco di Baviera, dove malamente
sopravviveva, assistita dal suo devoto maggiordomo signor Barcellona.
Questa intervista dai toni addirittura profetici riguardo l’Italia e
quell’accozzaglia di banditi dei Savoia, avrebbe, al contrario, meritato
una lunga ed approfondita citazione accompagnata da adeguato
commento. Invece niente … un vero peccato! Speriamo che l’assenza
di oggi possa essere compensata, domani, quando se ne presenterà
una successiva occasione!