Menù della settimana santa del 1775
Menù della settimana santa del 1775:
domenica delle palme 23 marzo minestra, calzoncini di castagno con zuccaro, maccaroni di semmola colle telline, grana ventidue.
lunedì 24, minestra, fasulacci e baccalà fritto, grana otto e mezzo.
martedì 25 minestra, fasulielli e gammari, grana trentadue e mezzo. mercoledì minestra, favetta e alici salate, grana trentadue mezzo, giovedì minestra di verde e di ceci, riso colle mandorle, baccalà fritto colla salsa, tutto pietanza doppia, tarantiello, insalata, grana quarantasette e mezzo, venerdì minestra, lenticchie e aranche grana cinquantanove e mezzo, sabato minestra, fasuli e baccalà in bianco, grana tredici e mezzo, domenica di pasca, minestra e carne a un carlino, un quarto di gallina a testa, antipasto di capretto e arrosto del medesimo, pietanza doppia, frittata colli sparici e cascio di capra, libbre due di priggiotto bollito a testa e due casatielli alla extraordinari, carlini ventinove e grana sette e mezzo.
interessante notare, i calzoncini dolci di castagnaccio, le telline, e ancora i granchi di fiume, gamberi, naturalmente il baccalà, il riso colle mandorle, il tarantello è un salame fatto con il tonno tipico di taranto, il priggiotto è il prosciutto, la salsa non è certo fatta con il pomodoro, che solo nell’800 si iniziò a fare. restano a definire i fasulacci che nei miei dizionari di napoletano non trovo
Gimpiero Di marco