Alta Terra di Lavoro

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CESARE LOMBROSO IERI, OGGI E DOMANI IN“STATO CARNEFICE O UOMO DELINQUENTE” NE PARLIAMO CON IL PROF. GIUSEPPE GANGEMI

Posted by on Nov 17, 2022

CESARE LOMBROSO IERI, OGGI E DOMANI IN“STATO CARNEFICE O UOMO DELINQUENTE” NE PARLIAMO CON IL PROF. GIUSEPPE GANGEMI

In una precedente trasmissione abbiamo già trattato il “fenomeno” Cesare Lombroso con Domenico Iannantuoni e continuiamo a farlo parlandone con un altro importante esponente identitario di primissimo livello come il Prof. Giuseppe Gangemi, che già ci ha fatto visita parlando di Fenestrelle e delle insorgenze calabresi. Giuseppe Gangemi ha scritto un importante testo di stampo accademico-scientifico che tanto clamore sta riscuotendo ma tante altre verità ha portato a galla. Il titolo non è stato scelto per scimmiottare il famosissimo film della Loren e del laborino Mastroianni, ma lo si è pensato per i danni che ha prodotto le teorie razziste formulate dal Lombroso “ieri” e che continua a farle ancora “oggi” sperando che in un “domani” possa terminare di farne per il bene soprattutto dei nostri giovani che vanno in giro per il mondo credendo di essere figli di un Dio minore che, se non superiore, è quanto meno alla pari. Per sapere cosa ha scritto il Prof. Gangemi vi diamo appuntamento venerdi 18 novembre alle 21 cliccando di seguito il link

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“Cesare Lombroso, la nascita della inferiorità di razza” ne parliamo con Domenico Iannantuoni

Posted by on Feb 10, 2022

“Cesare Lombroso, la nascita della inferiorità di razza” ne parliamo con Domenico Iannantuoni

Molto spesso, ultimamente molto spesso ed è buon segno, mi chiedono perchè divulgo la storia identitaria napolitana andando ovunque e con molta forza e passione fino a farla diventare una missione ed onestamente non riesco ancora a capire perchè. I motivi saranno tanti ed elencarli mi è difficile se non impossibile, ma uno posso certamente dirlo ed è che cerco di togliere il mantello lombrosiano sulle spalle dei nostri giovani che vanno in giro per il mondo fino a farli sentire figli di un Dio minore e che spesso sfocia nella sindrome di Kunta Kinte. Quando poi comprendono, che camminano sulle spalle di un gigante dal nome “civiltà napolitana”, le loro certezze si ribaltano completamente e si impregnano di una tranquillità e di una serenità che li rende autorevoli fino quasi ad arrivare alla superbia tipica di chi si sente superiore. Si è scritto molto e parlato delle teorie lombrosiane e su Cesare Lombroso, venerdi 11 febbraio 2022 alle 21 ne parliamo con l’Ing. Domenico Iannantuoni che conosce a mena dito l’argomento fino a fondare il “comitato no lombroso”. posizionandosi così nel quartier generale dell’esercito insorgente napolitano. Raimondo Rotondi come sempre ha curato locandina e sigla ma questa volta ci fa un regalo che vedrete alla fine della chiacchierata.

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Processo a Cesare Lombroso

Posted by on Mag 22, 2019

Processo a Cesare Lombroso

LA NASCITA DELL’ITALIA BASATA SULLE CRIMINALI TEORIE LOMBROSIANE E SU UN MUSEO DEGLI ORRORI CHE “CELEBRA” LA SEDICENTE TEORIA DEL MERIDIONALE CON LA PREDISPOSIZIONE A DELINQUERE.

“Nella seconda metá dell’ottocento viene a formarsi una nuova corrente filosofica che presto trasformerá la relazione tra conosciuto e sconosciuto, tra natura e cultura, tra essere umano e ambiente naturale, e tra gli stessi individui: il positivismo inglese. Dopo circa un secolo dalla nascita delle correnti illuministiche francesi che rilanciavano il ruolo della ragione umana sopra la fede e il misticismo, l’approccio razionale al mondo circostante e la necessitá della creazione di strumenti e fondamenti validi per indagare la realtá stessa, si viene a formare un metodo, il metodo scientifico.

Lo scientismo senza limiti

Una delle caratteristiche del positivismo è appunto l’uso del nascente metodo che tuttavia era probabilmente imperfetto, o comunque non sufficiente a soddisfare le pretese dello scienziato dell’epoca. L’utilizzo bruto e “spietato”, come spiegheró piú avanti, di tecniche quantitative e l’applicazione abusiva di leggi scientifiche appartententi alle scienze naturali e fisiche sfociano nella mistificazione del metodo scientifico e spesso, in una nuova forma di fede, lo scientismo.

La scienza fisiognomica che creò le due Italie
Il bagno penale a Portoferraio Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze
Alcuni degli elementi chiave che hanno portato ad un progressivo allontanamento dalle correnti positiviste nelle scienze sociali sono: la trasformazione delle realtá individuali e sociali in meri numeri e una forte predisposizione al determinismo causata dall’eccessiva fiducia verso l’utilitá della matematica, della biologia e della statistica in campo sociologico e psicologico. Sulla grande ondata delle correnti positiviste e della commistione di scienze non ben delimitate in rispettivi campi di competenza, nascono in Italia le scienze forensi e una primordiale criminología.

Una presunta anomalia genetica

La scienza fisiognomica che creò le due Italie
Cranio lombrosiano
Cesare Lombroso, considerato fondatore di queste nuove scienze, studió medicina e fu ricercatore di anatomia patologica e fisiopatologia. Conclusi gli studi partí come volontario medico militare nei territori occupati dell’ex Regno delle due Sicilie, dopo l’annessione al Regno d’Italia. La giá feroce repressione delle regioni insorte del Sud trovó giustificazione e accomodamento negli studi di Lombroso, il quale prelevando, preparando ed analizzando teste mozzate tra la popolazione resistente, identifica nel cranio di uno dei capi della resistenza, Giuseppe Vilella, una presunta anomalia in una fossetta cranica. Questo fu considerata prova sufficiente per giungere alla considerazione che tale anomalía fosse la causa di un comportamento violento abitudinario e, soprattutto, genetico. Al forzato determinismo del caso analizzato si affiancó una spietata generalizzazione di tale elemento a tutta la popolazione meridionale, “colpevole”, secondo l’autore, di essersi mischiata con le popolazioni arabe ed africane, ereditando una fantomatica propensione all’omicidio e alla barbarie.

Nelle sue pubblicazioni sui tassi di delinquenza le prime quattro cittá che comparivano erano del Sud, i dati non erano organizzati in modo specifico e vennero inseriti tutti gli atti di resistenza civile durante un conflitto istituzionalizzato; la quinta cittá che compare è Venezia, molto probabilmente dovuto alla forte resistenza che anche in Veneto ebbe luogo, in quel caso la colpa ancestrale fu attribuita alla commistione con le popolazioni slave. Tutto ció fu piú che sufficiente per creare quella che Fromm un secolo dopo avrebbe chiamato “proceso di disumanizzazione”, ovvero l’oggetivizzazione e le azioni concrete derivanti da congetture riguardo l’inferioritá e la colpevolezza di un altro popolo, o etnia.

Le basi per le leggi razziali

La scienza fisiognomica che creò le due Italie
Dipinto che raffigura una scena di brigantaggio
Ció che accadde di lí a pochi giorni fu di terribile entitá: dalle deportazioni nei primi lager d’europa alle fucilazioni di massa ritenute necessarie da Lombroso e dai suoi seguaci ne “L’uomo delinquente” e “Gli anarchici”, alla violenza di genere accomodata, se non promossa ne “La donna criminale”, dalla distruzione dei campi al rogo di paesi e villaggi. Le sue teorie saranno le fondamenta sulle quali verranno promosse e approvate le leggi razziali fasciste e i rimedi nazisti. L’unificazione d’Italia fu probabilmente la causa principale dell’inizio delle Grandi Migrazioni italiane verso il nord Europa e le Americhe. L’eco delle teorie lombrosiane raggiunse gli Stati Uniti ancor prima dei migranti. Nei porti di New York e Boston migliaia di italiani che approdavano come lavoratori e futuri schiavi, venivano accolti in due file separate, gli italiani “bianchi” da una parte e gli italiani “neri” da un’altra.

Un museo disumano

La scienza fisiognomica che creò le due Italie
Alcuni crani presenti nel Museo di Cesare Lombroso
I crani e corpi che la macabra scienza ha sottoposto alle autopsie non fu mai restituita ai familiari fino al 2012, dove per la sentenza del tribunale di Lamezia Terme veniva imposto al Museo di Cesare Lombroso di restituire il cranio di Vilella dopo 148 anni dalla sua morte, primo martire dell’antropologia criminale e della psichiatria italiana.(ma ha poi perso in appello, n.d.r) Fin dal 2010 il comitato tecnico-scientifico “No-Lombroso”– http://www.nolombroso.org – ha promosso una petizione affinchè le teorie criminologiche di Cesare Lombroso vengano rimosse ufficialmente dai libri di testo e le commemorazioni

odonomastiche e museali a nome “Cesare Lombroso” vengano soppresse al più presto. Firma la petizione, occorre che la societá tutta rigetti e prenda ufficialmente e concretamente le distanze da teorie medievali che continuano a serpeggiare dalla lingua del razzista e si annidano nell’orecchio dello stolto.”

René Verneau

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