Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

José Borjes, l’eroico cabecilla di Fernando Riccardi

Posted by on Feb 10, 2017

José Borjes, l’eroico cabecilla di Fernando Riccardi

L’avvento dei Piemontesi nel sud dello Stivale determinò l’esplosione di una violenta rivolta contadina, un fuoco inarrestabile che bruciò vigoroso per più di un decennio. Quel fenomeno è passato alla storia come “brigantaggio”, termine non idoneo a descrivere il dramma che si consumò nelle desolate lande dell’Italia meridionale.

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Il generale José Borjes, storia del martirio del brigante cristiano

Posted by on Gen 15, 2017

Il generale José Borjes, storia del martirio del brigante cristiano

Le controrivoluzioni napoletane del 1799 e del 1849 videro protagonisti diversi esponenti realisti del ceto popolar-borghese delle province meridionali, mentre quella post-unitaria del 1861 fu coordinata e generata da una varietà maggiore di combattenti di differente estrazione sociale (contadini, preti, ex soldati, galeotti, medici, avvocati etc), nonché di diversi regni e nazioni. Difatti, tra i tanti capi dell’insorgenza risorgimentale anti-sabauda si annovera lo spagnolo Josè Borjes. Nato nel 1813 in un piccolo paese della Catalogna, Fernet, Josè fu cresciuto da un genitore militare legittimista al rispetto dei secolari simboli della tradizione: il trono e l’altare.

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Jose Borjes e i suoi soldati sono ancora vivi

Posted by on Dic 28, 2016

Jose Borjes e i suoi soldati sono ancora vivi

 

l’Otto dicembre 2016 in quel di Sante Marie e di Tagliacozzo abbiamo capito che un secolo e mezzo fa hanno ucciso i corpi di Borjes e dei suoi soldati ma non hanno ammazzato la loro anima che è ancora viva nell’aria, nella terra e nei mari napoletani. E’ viva dentro chi  si sente un insorgente, un sanfedista, un lazzaro, un brigante, un napolitano, un realista e un rappresentante della nostra civiltà, LA CIVILTA’. Di seguito testimonianze, sia in video che in foto, della giornata dedicata agli eroi venuti da lontano per morire nella nostra terra, nel nostro Regno.

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