SONNINO 18 LUGLIO 1819

Il 18 Luglio del 1819 per Sonnino fu una data importante che ne segnò inevitabilmente il futuro, è questo il giorno in cui il Cardinal Consalvi proclamò l’Editto che ne voleva la distruzione. Con la caduta di Napoleone si ripristina a Roma lo Stato Pontificio, Papa Pio VII conosceva bene la realtà di Sonnino, un covo di briganti aiutati in loco da un’intricata rete di protezione tra parenti, amici e famiglie potenti che ne mantenevano la latitanza.
Il brigante che deteneva il comando delle bande in quel periodo a Sonnino era Gennaro Gasbarrone, fratello maggiore del famigerato Antonio e poichè a Sonnino tutti erano briganti venne considerata una brigantopoli. L’editto prevedeva che gli abitanti venissero rimossi e portati altrove e che tutte le abitazioni fossero distrutte, i possidenti di terreni si sarebbero sistemati nei paesi vicini così da mantenere i loro beni, si supponeva infatti che fossero ostili al brigantaggio. E così fu, tra settembre ed ottobre del 1819 parte della popolazione venne deportata e molte abitazioni vennero distrutte.


Un frammento che riguarda l’editto dal “Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri” .
Pubblicato da angela pacchiarotti
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