Sparare per ‘scacciare’ gli spiriti maligni: la storia dei fuochi d’artificio a Capodanno
Una tradizione per milioni di famiglie: ecco come ha avuto origine l’usanza dei ‘botti’
botti di Capodanno non possono mancare. E’ una tradizione, è un modo per festeggiare il nuovo anno che arriva, è un modo per alcuni di divertirsi (con quelli ovviamente non pericolosi) con i più piccoli. La magia dell’ultimo giorno dell’anno si chiude – quasi in tutte le case – con qualche fuoco d’artificio che indichi la felicità per un anno messo alle spalle e per un nuovo che sta per iniziare. Chiaramente ci sono tanti, soprattutto coloro che hanno animali (cani e gatti su tutti) che odiano tutto questo frastuono che però ha una storia molto particolare.
Le origini della tradizione
L’usanza di celebrare l’arrivo del nuovo anno con il “botto” risale a tempi antichissimi. Oggi lo si fa in quasi tutto il mondo con i fuochi d’artificio, un tempo si usava sparare colpi di pistola. Da altre parti, in passato ma da alcune parti ancora ai giorni nostri, si usa invece rompere le stoviglie. L’elemento comune è sempre il rumore. Il motivo? Si pensava che il chiasso e i boati forti spaventassero gli spiriti maligni e li bloccassero nel passato impedendogli di seguirci sino all’anno nuovo. Ecco perché il chiasso e la festa è la componente fondamentale del Capodanno. Un modo per scacciare via tutte le negatività. Non solo. L’esplosione simboleggia proprio il liberarsi, il fare uscire tutto ciò che non è stato positivo durante il periodo che ci si sta lasciando alle spalle. Liberazione, purificazione.
Un nuovo significato al giorno d’oggi
I fuochi sono, come dicevamo, un simbolo di buon augurio, di chiusura con il passato che non piace, di speranza per un futuro positivo. Con il tempo, la componente storica e simbolica di questa usanza si è però andata inesorabilmente a spegnere. Oggi l’elemento predominante quando si parla di botti, che si parli di fuochi d’artificio o dei più semplici petardi, è sicuramente quella estetica e di diletto. Nessun simbolo. Solo il divertimento di far scoppiare la festa. Abbastanza per legittimare tutti i contro di cui si è parlato prima? La tradizione ha senso di continuare ad esistere? E’ un dilemma che continua a riproporsi ogni anno, non solo nelle varie ordinanze che si differenziano di città in città, ma anche nella popolazione, tra chi poco sopporta i botti e chi invece dei fuochi a Capodanno non vuole proprio farne a meno. Indipendentemente dalla vostra posizione, resta un augurio: lo stesso che ha dato il via a questa chiacchierata tradizione. Lasciare tutte le negatività del passato, per un sereno anno nuovo.
fonte
https://www.casertanews.it/social/fuochi-artificio-capodanno-tradizione-storia.html