Qualche giorno fa abbiamo pubblicato le foto dello spettacolo“Voci, Canti e Suoni dei Briganti in Terra di Lavoro” messo in scena l’undici di giugno in quel di Villa Latina annunciando che trasmetteremo lo spettacolo integralmente, oggi divulghiamo due cameo di Leda Panaccione ed Elena Sorgente. Se Leda ha saputo trasmettere l’essenza delle donne laborine in varie sfaccettature Elena invece ci ha fatto vedere di come è diventata padrona del capolavoro poetico dedicato a Michelina Di Cesare scritto dal patriarca Raimondo e non è un delitto pensare che forse è una sua antenata. di seguito i video
Ninco Nanco – Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco (Avigliano, 12 aprile 1833 – Avigliano, 13 marzo1864), è stato un brigante lucano. Uno dei più devoti luogotenenti di Carmine Crocco, fu protagonista di numerose rappresaglie ai danni dell’esercito sabaudo. Era conosciuto per le sue grandi doti di stratega in battaglia e, soprattutto, per la sua freddezza e la sua brutalità, attributi che lo resero uno dei briganti più temuti di quel tempo.
Maria Luisa RUSCITTInacque il 5 maggio 1844 a Cercemaggiore ed ivi morì il 4 novembre 1903. Fu catturata da Michele Caruso in una delle sue incursioni a Cercemaggiore in contrada Cappella. Aveva diciotto anni e era di condizione fra le più umili, bracciante agricola quando trovava lavoro e donna di fatica nella casa del possidente Leopoldo Chiaffarelli del Paese. La sua bellezza notevole e raccolta; i suoi sentimenti semplici e puri. Costretta a soggiacere a Caruso, era stata da lui rapidamente istruita nell’uso delle armi e sotto la guida di quel maestro, era diventata in pochi mesi di permanenza nella banda, soldato esemplare. Per il suo istruttore ebbe rispetto da subordinato a superiore, nella ingenuità delle anime semplici ed illetterate che capiscono le doti e le limitazioni del prossimo molto prima degli intellettuali tanto proclivi all’analisi dei fatti e pur lenti ed incompleti nelle sintesi. Per lei il colonnello Caruso era un primitivo, duro e spietato perché cresciuto in un ambiente arretrato entro una natura avversa ed inclemente, in cui per sopravvivere, si doveva lottare come nei tempi di molto remoti. Noi lo diremmo un individuo che nella protostoria dei contadini meridionali, anelava al riscatto della servitù, ad una vita civile e più umana. Quali mezzi nativi aveva per lottare? Quelli da fiera selvaggia, dando e ricevendo la morte. Una donna passò attraverso un esercito senza contaminarsi; certo il colonnello non avrebbe tollerato affronti personali, ma gli uomini capivano tante cose, da come fingeva di non guardarla, sentendosi in soggezione, quando si era abbandonato ad una di quelle esplosioni di collera bruta e ruminava forse pentimenti tardivi; era abituato prima a fare e dopo a pensare. Da sempre la natura si ribella, rompe gli argini, distrugge campi e seminati, quando altri ne sovverte l’ordine insito e la rende schiava di assurde sovrastrutture. Tutte queste cose, intuiva Maria Luisa Ruscitti di sanissima morale ed illibatissimi costumi (così dissero di lei nei rapporti, nelle udienze giudici e testimoni), affine per solitudine interiore alla solitudine dell’altro, in quel tenergli testa, pacata e silenziosa. Maria Luisa la briganta è tuttavia per impegno e disciplina, una capitana. Quando uscì di galera nel 1888, era stata condannata dalla Corte di Assise di Trani a 25 anni di reclusione, per avere, durante uno scontro a fuoco, ucciso un ufficiale, sopportò per tutta la vita la sorveglianza speciale.
Giuseppe Tardio è il brigante che ci interessa più da vicino, considerato che agì nel Cilento tra il 1862 ed il 1863. Originario di Piaggine, ma vissuto a Campora era un uomo molto colto, infatti si era laureato nel 1858, a 24 anni, presso il Reale Liceo di Salerno.
Spettacolo “Voci, suoni e canti dei Briganti in Terra di Lavoro” ad Alvito ha raggiunto il suo massimo e aveva bisogno di raggiungere altri orizzonti e altre mete, quelle che ti portano verso la missione per cui è nato qualche anno fa, rispecchiare storicamente, culturalmente e antropologicamente la gloriosa e mitica Terra di Lavoro e a Scurcola Marsicana martedi 21 agosto 2023 s’è fatto un importante passo in avanti verso l’obiettivo.