Vi invitiamo alla conferenza in occasione del 200° anniversario della scomparsa di Francesco I e della salita al trono di Ferdinando II e al 100° della scomparsa di Maria Sofia, ultima Regina delle Due Sicilie, che si terrà a Napoli, sabato 18 gennaio, alle ore 10,30 all’Archivio di Stato. In serata, presso la chiesa di Santa Chiara, si terrà una Messa di suffragio. IL programma si trova nell’allegata locandina
Nel gennaio del 1925 moriva l’ultima Regina di Napoli Maria Sofia di Borbone, donna e Regina che nonostante fosse vissuta soltanto un anno a Napoli sembrava che ci fosse da una vita. La sua napoletanità e il suo attaccamento alla “Corona Napoletana”, l’ha accompagnata per tutta la sua lunga vita che si può definire “come un romanzo”. Il 18 di gennaio 2025 verrà ricordata a Napoli in un convegno che si terrà in mattinata all’archivio di Stato di Napoli e con messa solenne al Monastero di Santa Chiara al fianco della Cappella di famiglia dei Borbone di Napoli.
Da ieri, 17 settembre, con l’affissione al Viale Umberto Maddalena, di fronte all’aeroporto militare, di una sua gigantografia, si dà ufficialmente inizio alla commemorazione di Maria Sofia von Wittelsbach, ultima Regina di Napoli e del Regno delle Due Sicilie, nel centenario della Sua morte.
Questa immagine, inoltre, sostituisce quella di Liborio Romano che fu esposta con intenti chiaramente provocatori a rimarcare che strade, piazze, targhe e monumenti vari sono tutte intestate a quei figuri risorgimentali che a modo loro fecero l’Italia, questa Italia (cfr nostro articolo del 17 marzo 2022).
Dobbiamo gratitudine ad Erminio de Biase per l’idea dell’esposizione dell’immagine della “nostra” Regina, al pittore Umberto Cesino di Castellammare di Stabia per la realizzazione grafica del progetto e, soprattutto, a Giuseppe Mancini, titolare della Rex Pubblicità di Arzano, che – disinteressatamente e generosamente – ha concesso degli spazi affinché tanti napoletani possano – oggi – ammirare l’immagine di Colei che fu Sovrana – ieri – e, incantati dal suo fascino, ripetere, insieme con Ferdinando Russo: ..e ‘a Riggina, signò, quant’era bella!
La fulminea conquista del Regno delle Due Sicilie da parte dei piemontesi – avvenuta, come detto in precedenza, con l’appoggio indiretto ma concreto della Francia e della Gran Bretagna – provocò, fin dai primi giorni della dittatura di Garibaldi, e poi per gli anni successivi, una rivolta generalizzata delle popolazioni del Regno a favore di Francesco II.
“Solo. A prendere decisioni che avrebbero dovuto salvare il trono dove nel 1734 si era seduto, per primo, il suo avo Carlo III. Solo, a 24 anni, a tentare di salvare il regno e il futuro della dinastia“. Così Gigi Di Fiore descrive Francesco II di Borbone, l’ultimo Re di Napoli e delle Due Sicilie, in quell’estate da tregenda del 1860.
“Solo. A prendere decisioni che avrebbero dovuto salvare il trono dove nel 1734 si era seduto, per primo, il suo avo Carlo III. Solo, a 24 anni, a tentare di salvare il regno e il futuro della dinastia“. Così Gigi Di Fiore descrive Francesco II di Borbone, l’ultimo Re di Napoli e delle Due Sicilie, in quell’estate da tregenda del 1860.