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Giuseppe Cambareri (1901-1972), rosacroce, massone, spia e mago, tra Gnosi, Fascismo, Alleati, Europeismo, utopia… (1a parte)

Posted by on Ott 27, 2023

Giuseppe Cambareri (1901-1972), rosacroce, massone, spia e mago, tra Gnosi, Fascismo, Alleati, Europeismo, utopia… (1a parte)

Silverio Corvisieri, nato nel 1938, tuttora vivente, è stato militante del Partito Comunista Italiano, giornalista, redattore de L’Unità dal 1960 al 1967, Deputato al Parlamento Italiano per tre legislature (1976-1987), dapprima come membro di Democrazia Proletaria (VII Legislatura), poi del Partito Comunista Italiano (VIII e IX Legislatura), e anche di Rifondazione Comunista (http://it.wikipedia.org/wiki/Silverio_Corvisieri). È stato anche storico e saggista.

Nel 2001, con Odradek Edizioni (Roma), pubblica il suo libro “Il mago dei generali. Poteri occulti nella crisi del fascismo e della monarchia”, incentrato sulla figura di Giuseppe Cambareri “Cagliostro” (Cagliostro è il cognome materno), alias Gambareri, alias Cambarer, alias Elio. È un personaggio forse poco noto nell’ambiente magico-occultistico del Novecento italiano. In un certo senso Cambareri è stato una sorta di precursore di Licio Gelli in quanto è riuscito a fondere Esoterismo e Potere occulto muovendosi con disinvoltura in ambienti rosacrociani, massonici, fascisti, anglo-americani, antifascisti e antibolscevici…

A scanso di equivoci preciso che non sono di Sinistra, tuttavia trovo molto interessante il testo di Corvisieri.

1. Dall’Italia all’Argentina e al Brasile (1911-1934)

Giuseppe Cambareri nasce in Calabria (cf. p. 1). All’età di 10 anni emigra in Argentina con la nonna. Torna in Italia, dove nel 1919 presta il servizio militare nell’Aeronautica. Nel 1921-1922 Cambareri è tra gli squadristi fascisti che compiono azioni contro organizzazioni politiche e sindacali dei lavoratori in Lombardia. Dopo alcuni anni ritorna in Argentina, gira per l’America Latina. Fa l’impresario teatrale, ma non paga i suoi attori. Nel 1929 cambia mestiere e si dedica al commercio di film in Bolivia. Nell’America Latina viene in contatto con gli ambienti legati alla Fraternitas Rosicruciana Antiqua (FRA) di Arnold Krumm-Heller (1876-1949). Cambareri è affascinato dall’occultismo, in particolare dalle idee di Krumm-Heller che coniuga occultismo ed affari, infatti l’esoterista tedesco vende profumi che “guariscono” e oggetti per riti gnostici. Cambareri vive come mago e chiromante ma sogna ancora di fare anche l’imprenditore (cf. pp. 5-7).

Nel 1930 Cambareri entra a far parte di una Loggia Massonica a Rosario di Santa Fé (Argentina). Nel 1932 si iscrive al “Fascio” di combattimento della medesima cittadina. Cambareri entra anche nella Società Teosofica. Durante la Prima Guerra mondiale c’erano rapporti di collaborazione tra la Società Teosofica e l’Intelligence Service britannico (cf. pp. 4-5).

In una lettera del 1938 ad Arturo Bocchini, l’allora Capo della Polizia e quindi anche della Polizia politica italiana (denominata: Operazione Vigilanza Repressione Antifascismo; sigla: OVRA), Cambareri professa il Fascismo, ma in una lettera del 1946 al Consolato USA in Italia, “Cagliostro”(Cambareri) dice invece che la sua militanza nel Fascio era solo strumentale per infiltrarsi e sabotare il Fascismo dal di dentro (cf. p. 4).

Nel 1932 Cambareri va in Brasile. Si inserisce nei nuovi ambienti rosacrociani a Sao Paulo e a Rio de Janeiro dove conquista la fiducia sia di giovani legati alla Società Teosofica e sia di massoni legati a ricche famiglie. Il Presidente della Società Teosofica, Manoel Coutinho, era un personaggio di spicco negli ambienti finanziari di Sao Paulo. In Brasile, tra la FRA e la Società Teosofica, Cambareri riscuote successo come capo carismatico, mago ed organizzatore, economista. Poi decide di recarsi in Italia per una missione (cf. pp. 5-8).

2. In Germania da Arnold Krumm-Heller (1934)

Nel 1934 a Berlino, circa un anno dopo l’ascesa di Hitler al potere, il 33enne Giuseppe Cambareri si reca alla sede della Fraternitas Rosacruciana Antiqua(FRA) per incontrarne il Sovrano Gran Commendatore, Arnold Krumm-Heller. Cittadino tedesco poi messicano, Krum-Heller è rosacrociano, massone, Vescovo di una Chiesa Gnostica, mago, “guaritore” (cf. p. 1-2).

A 15 anni di età Arnold Krumm-Heller (1875-1949) lavora nelle ferrovie in Cile. A Parigi, nel 1902 [in realtà: 1897] viene iniziato nella Società Teosofica dal Colonnello Henry Olcott. Krumm-Heller è anche Maestro Massone, 33° grado del Rito Scozzese Antico e Accettato, e 97° grado dell’Antico e Primitivo Rito Orientale di Memphis e Misraim. In Messico è Capo di Stato Maggiore del Presidente Francisco Madero (1873-1913). Il successivo Presidente, Venustiano Carranza (1859-1920), nomina Krumm-Heller direttore delle Scuole Speciali. Dal 1914 al 1918 Krumm-Heller è membro del Corpo Diplomatico Messicano e anche addetto militare all’Ambasciata Messicana nella Repubblica di Weimar (Germania) e in Svizzera. Dopo la morte di Carranza, Krumm-Heller si stabilisce in Germania e rimane in contatto con i suoi Fratelli Rosacrociani dell’America Latina. Krumm-Heller è affascinato dalle civiltà precolombiane e le ritiene dotate di particolari poteri psichici ed intellettuali… Nel 1929 riceve una iniziazione inca in Perù e da allora si fa chiamare “Huiracocha”. Krumm-Heller vive tranquillo sotto il regime hitleriano, anzi, come altri leaders occultisti, cerca di inserirsi nell’ambiente nazista alla ricerca di protettori e finanziatori (cf. pp. 10-11).

Arnold Krumm-Heller iscrive suo figlio Parsifal presso una scuola dell’élite nazista, NaPoLA (qui: https://it.wikipedia.org/wiki/National_Politische_Erziehungsanstalten), che nelle intenzioni di Heinrich Himmler, doveva formare le future SS.  In una lettera scritta il 12 ottobre 1936 sul transatlantico “General Artigas”, diretto in Brasile, Krumm-Heller scrive ai suoi Rosacrociani di Galizia (Spagna) che le sue simpatie e quelle della Germania nazista andavano al nazionalismo e dunque al Generale Francisco Franco… L’esoterista tedesco-messicano scrive anche che l’Età dell’Acquario si sta avvicinando proprio grazie al nazionalismo… Al dire di Cambareri, Krumm-Heller è ben visto dalle gerarchie naziste… In effetti durante tutta la Seconda Guerra mondiale egli risiede tranquillamente in una clinica di Marburgo e tiene anche corrispondenza con i suoi collaboratori sparsi in vari Paesi. Addirittura Krumm-Heller tiene corrispondenza anche con una Loggia californiana dell’Ordo Templi Orientis (OTO) di Aleister Crowley… Krumm-Heller aderisce anche al Movimento Fascista Messicano ed è ostile al Comunismo e al materialismo (cf. Corvisieri, op. cit., pp. 12-15).  

Nel 1934, a Berlino, Cambareri (come scriverà sul giornale “Rosa Cruz”) ha esperienze “mistiche”, ha la “visione” della “Grande Luce”, dei “Maestri”… Cambareri, che definisce «Città di Luce» la Berlino 1934, viene inviato in Italia da Krumm-Heller per impiantarvi la FRA, di cui Cambareri è membro (cf. pp. 15-16).

3. In Italia tra Fascismo e Antifascismo (1934-1943)

Dopo alcune settimane trascorse a Berlino, Giuseppe Cambareri va a Roma dove rimane per 14 anni. Riesce a entrare al servizio del Generale Pietro Badoglio (1871-1956)… In seguito passa al servizio degli Alleati. Dopo la guerra, nel 1946 Cambareri afferma che già negli Anni ’30 egli lavorava come sabotatore del Fascismo… Ma è difficile fidarsi di quanto dice Cambareri. Durante il Fascismo, ad alcuni agenti dell’OVRA Cambareri rivela la sua ambizione: diventare il consigliere segreto di Mussolini. I seguaci di Cambareri affermano che sin dagli Anni ’30 egli lavorava per i servizi segreti anglosassoni (cf. pp. 2-3). Il conte Bino Bellomo,  capitano del SIM (Servizio Informazioni Militari: vedi qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Servizio_informazioni_militare), seguace e collaboratore di Cambareri, ritiene che questi era un agente al servizio della potente élite della Massoneria britannica dell’Arco Reale (cf. Corvisieri, op. cit., p. 3)…

Il 10 ottobre 1973, Iole Fabbri, vedova Cambareri, scrive al giornalista Marcello Coppetti che gli obiettivi del viaggio in Italia di Giuseppe nel 1934 erano: 1) evitare la guerra; 2) abbattere il regime fascista; 3) fondare la “Fratellanza Bianca Universale dell’Arcangelo Michele”; 4) pubblicare i libri dettati da un’entità spirituale, il “maestro Ergos”, che si manifestava a una medium (cioè alla stessa Iole Fabbri); 5) divulgare la nuova dottrina; 6) edificare un tempio spiritualista; 7) preparare l’edificazione di una città sacra (cf. p. 4)…

In realtà, sembra che Cambareri non voglia abbattere il Fascismo, ma servirsi anche di esso per la “Grande Opera”, ossia la creazione di una sezione FRA anche in Italia (cf. p.28).

In ogni caso, appena giunto in Italia dalla Germania, Cambareri è già sorvegliato dall’OVRA che lo sospetta fortemente di essere un agente della Massoneria internazionale (cf. p. 30)…

Nel corso del 1935, Cambareri riesce facilmente ad allacciare contatti presso vari Ministeri del Governo italiano e addirittura anche presso la Direzione del Partito Nazionale Fascista. Il Capo della Polizia Arturo Bocchini, la Questura di Roma e l’OVRA, sorvegliano Cambareri (cf. pp. 28-31).

Nel 1935, al tempo della guerra in Etiopia, l’OVRA sa che il rosacrociano Cambareri auspica che Mussolini si serva della FRA di Krumm-Heller per contattare la Massoneria internazionale attraverso la Società Teosofica, ed impedire così la guerra tra Italia e Inghilterra… In effetti, durante la Prima Guerra mondiale, la Società Teosofica ha condotto propaganda anti-tedesca al servizio della Gran Bretagna e ha favorito il dominio britannico in India.  Cambareri è convinto che l’Italia non può vincere la guerra contro l’Inghilterra (cf. pp. 31-33). Su questo, aveva ragione.

Nel novembre 1936 Cambareri è a Londra e riceve in dono un libro dell’occultista Aleister Crowley, “The Equinox of the Gods” dallo stesso autore con dedica e autografo datato 15 novembre 1936 (cf. p. 58).

Nel 1937 a Palazzo Venezia in Roma, Benito Mussolini incontra Harvey Spencer Lewis (1883-1939), “Imperator” dell’Ancient Mystical Order Rosae Crucis (AMORC), un gruppo rosacrociano statunitense avversario della tedesca FRA di Krumm-Heller. Spencer Lewis, massone, era appoggiato dalla destra politica negli USA che guardava con favore a Mussolini. L’AMORC era, anche economicamente, più potente della FRA. In occasione di quell’incontro Mussolini elogia i Presidenti USA Franklin e Jefferson che quei Rosacrociani ritenevano addirittura loro membri (cf. pp. 33-36).

In quel tempo, il rappresentante italiano dell’AMORC è Dunstano Cancellieri (cf. pp. 38-39). Nel primo Novecento, Dunstano Cancellieri (1870-1949) è anarchico, membro della Società Teosofica, membro della Carboneria (che esisteva ancora a quel tempo), massone del Grande Oriente d’Italia e anche dell’Ordine Massonico Misto Internazionale “Le Droit Humain”, Martinista,  18° grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA), Martinista… Nella clandestinità del periodo fascista, Cancellieri opera in un altro gruppo massonico chiamato “Massoneria Unificata” che nel 1945 confluisce nel Grande Oriente d’Italia. Cancellieri ottiene il 33° ed ultimo grado del RSAA (vedi qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Dunstano_Cancellieri).

Corvisieri scrive che dopo la Seconda Guerra mondiale, Cancellieri è elogiato da John Cowles 33° come l’unico massone degno di fiducia (cf. Corvisieri, op. cit., p. 39). Cowles 33° era l’allora Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio Madre del RSAA nel mondo (quello di Washington D.C. – USA).

 Cancellieri, anarchico, antimonarchico, repubblicano, ha lavorato per alcuni anni come traduttore al Ministero di Grazia e Giustizia. Poi al Comune di Roma è consigliere comunale della maggioranza che sostiene il sindaco Ernesto Nathan, Gran Maestro della Massoneria italiana. Poi durante il Fascismo, Cancellieri viene licenziato dall’impiego statale. Tuttavia Cancellieri non è sottoposto a misure di confino ma può tranquillamente risiedere in Italia e tenere corrispondenza con l’AMORC statunitense, pur sotto la sorveglianza segreta dell’OVRA (cf. pp. 38-39).

Dopo lo scioglimento delle Logge imposto alla Massoneria (novembre 1925), il regime fascista tollera circoli rosacrociani, spiritisti, teosofici, neopitagorici, martinisti, in quanto non sono diffusi popolarmente ma solo ristretti a élite intellettuali, ricche, aristocratiche dell’Italia fascista.  Mons. Umberto Benigni (1862-1934) e sua nipote Bianca d’Ambrosio (agente “N. 42” dell’OVRA, segretaria di mons. Benigni, lavorava anche presso Radio Vaticana: http://www.storiain.net/storia/la-rete-dellovra-in-vaticano/), vorrebbero la persecuzione di tali gruppi esoterici in quanto sarebbero comunque collegati al mondo massonico… Ma l’OVRA non mostra alcun interesse ad agire contro quei gruppi (cf. Corvisieri, op. cit., pp. 44-46)… In effetti, nei circoli aristocratici e di élite dell’Italia Fascista (persino tra Generali delle Forze Armate), l’Esoterismo, l’Occultismo, lo Spiritismo, l’Astrologia, lo Yoga, l’Alchimia, esercitavano una forte attrattiva (cf. p. 47)… Giovani delle grandi famiglie aderivano a questa Cultura Esoterica e Cambareri si attiva per agganciarli ai suoi progetti e servirsene come mediatori presso i rispettivi parenti inseriti nell’establishment fascista. Ad esempio, Cambareri attira nella sua rete il giovane, ricco e sportivo Paolo Badoglio (1912-1941), appassionato di Occultismo e Spiritismo. Era il figlio del Generale e massone Pietro Badoglio (cf. pp. 47-50).  Paolo Badoglio aveva sposato Annina Silj, nipote del Cardinale Augusto Silj e cugina del Cardinale Pietro Gasparri (qui: http://www.museobadoglio.altervista.org/famiglia.htm).

Tramite Paolo Badoglio, Cambareri trova agganci anche nell’ambiente del SIM (cf. Corvisieri, op. cit., p. 54). In quelle ricche ed influenti cerchie fasciste ed esoteriche, Cambareri tiene sedute spiritiche. Bice Pupeschi, attrice e agente dell’OVRA, riferisce della medium e compagna di Cambareri, Iole Fabbri, la quale cadeva in trance e diceva di essere Ergos, un’entità spirituale… Nel 1938, proprio durante una seduta spiritica, Iole e Cambareri si incontrano e da allora formano una coppia indissolubile, insieme a Ergos (cf. pp. 54-56).

Cambareri e Iole fondano la “Fratellanza Bianca Universale dell’Arcangelo Michele”, acquistano alcuni terreni ai Castelli Romani per costruire il loro tempio e poi cominciano a pubblicare libri in cui espongono la “dottrina” di Ergos: “Sapienza mondo Astrale”, “Meditazioni della Settimana Santa”, “Eterna Sapienza”, “La Suprema Legge”… Cambareri e Iole sono sorvegliati dall’OVRA (cf. pp. 56-57). La loro dottrina su San Michele Arcangelo è gnostica, esoterica, rosacrociana (cf. pp. 57-58). Cambareri e la sua compagna medium hanno una villa, Villa San Michele, presso Rocca di Papa: https://marcos61.wordpress.com/2017/03/07/lentita-x/].

In ambienti che contano nella Roma fascista, Cambareri acquista fama di mago importante insieme alla sua medium, Iole Fabbri. Sono sempre sotto la segreta sorveglianza dell’agente Pupeschi che informa di ciò l’OVRA. Cambareri, che si ritiene incarnazione del mago e massone Cagliostro, e Iole, raccontano di aver avuto nel 1938 visioni di San Michele Arcangelo e di Gesù… Secondo Cambareri, Mussolini sarebbe uno strumento di San Michele per difendere la pace… I discepoli di Cambareri credono a tutto ciò  (cf. Corvisieri, op. cit., pp. 59-61)…

Alle sedute spiritiche di Cambareri-Fabbri c’è anche il Colonnello Raffaele Perfetti (p. 77), anche lui membro della “Fraternità” michaelica di Cambareri.  Perfetti recluta molti ufficiali del SIM, Sezione Controspionaggio, nelle fila degli allievi di Cambareri, tra cui Bino Bellomo (cf. pp. 71-74). Anche il Colonnello Perfetti è controllato dall’OVRA, in particolare dall’agente Bice Pupeschi che già controlla e segnala Cambareri come un pericolo per il governo fascista. Ma Cambareri e Perfetti rimasero sempre intoccabili. Tra le spie a servizio della Pupeschi c’erano anche vari ex massoni (cf. pp. 73-76).

Perfetti, appassionato di Esoterismo, Teosofia, Rosacroce, agente segreto e attivo nell’industria bellica e nel commercio di armi, era membro di alte sfere della Massoneria internazionale (estera), secondo il suo subalterno Bino Bellomo (cf. p. 78).

Il timore di complotti massonici o dell’intreccio tra massoni e servizi segreti, non era sempre esagerato. Ad esempio, il Servizio segreto italiano scopre che il 24 aprile 1942 presso Losanna si tiene un convegno sull’assicurazione federale per anzianità e infermità a cui partecipano tre massoni, E. Jomini, H.A. Rochat, Charles Buchner, rispettivamente garanti di amicizia delle Massonerie inglese, americana (Kentucky – USA) e brasiliana (cf. pp. 78-79).

È certo che nella sezione italiana del Servizio segreto americano, l’OSS (Office of Strategic Services), antenato della CIA, c’erano massoni come Earl Brennan 33° (membro della Loggia fiorentina “Il Risveglio”) e Riccardo Mazzerini (cf. p. 78).

Nel movimento “Unione Democratica” fondato da Cambareri nella Roma fascista ci sono agenti del SIM e anche dell’OVRA tra cui Marco Fossa che sarà stretto collaboratore di Cambareri (e del suo circolo spiritista-michaelica) il quale aiuterà Fossa dopo la guerra facendone dimenticare il passato di agente OVRA (cf. pp. 99-100)… Ancora nel dicembre 1941 Bice Pupeschi segnala ai suoi capi OVRA la pericolosità di Cambareri, la sua capacità di cospirazione… Ma l’OVRA affida ulteriori indagini a un sottufficiale che invece ritiene Cambareri e Iole Fabbri semplicemente affetti da turbe psichiche (cf. pp. 101-102)… In realtà l’OVRA è troppo benevola verso Cambareri il quale realmente cospira contro il regime fascista. Il 18 marzo 1942 l’OVRA fa arrestare il Cambareri ma poi sgonfia le accuse facendolo passare per un credulone. Anche in carcere (a Regina Coeli) e al confino (a Campobasso), Cambareri gode di una certa libertà, disponibilità finanziaria, fama di mago e guaritore, capacità magnetica di attirare benevolenza, simpatie, e persino una nuova adepta alla sua Fraternità michaelica… Dopo pochi mesi Cambareri è libero, anche questo segno delle protezioni altolocate di cui godeva (cf. pp. 103-112).

Più tardi, dopo la guerra, Cambareri aiuterà anche il funzionario OVRA, Arturo Musco, che lo aveva salvato “addomesticando” quell’inchiesta a suo carico nel 1942. Dopo l’8 settembre 1943, Musco passa alla Repubblica Sociale Italiana di Salò. Nonostante ciò, Cambareri riesce a salvare Musco presentandolo come suo agente infiltrato tra i Fascisti di Salò. Così Musco riceverà persino la croce di guerra al valor militare per attività anti-nazifascista  (cf. pp. 185-186).

Il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo si ribella, fa cadere il governo di Mussolini e lo fa arrestare. A quel punto Giuseppe Cambareri si mostra apertamente anti-fascista e passa con il SIM al fianco degli Alleati. Uno dei collaboratori di Giuseppe Cambareri è il capitano Bino Bellomo, agente del SIM (cf. pp. 136-137).

In tutte queste vicende, si resta sorpresi dinanzi alle capacità e alle protezioni (non semplice fortuna) di cui, indubbiamente, godeva Cambareri nella Roma fascista. Come se al di sopra di lui ci fosse un “Potere” invisibile (spirituale e/o terreno) “onniveggente”, che gli apriva le porte del Fascismo e impediva all’OVRA di procedere contro di lui… anzi, come se tutto sommato anche l’OVRA lo proteggesse, lo assistesse… Le agenti dell’OVRA Pupeschi e D’Ambrosio avevano ben intuito l’identità e la missione di Cambareri, ma tra i superiori dell’OVRA c’era invece chi, di fatto, lo proteggeva… Un Potere invisibile che supera identità nazionali, governi, schieramenti… al di là e al di sopra di tutti gli Opposti ? (continua)

Padre Paolo M. Siano

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