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Giuseppe Cambareri (1901-1972), rosacroce, massone, spia e mago, tra Gnosi, Fascismo, Alleati, Europeismo, utopia… (2a parte)

Posted by on Nov 7, 2023

Giuseppe Cambareri (1901-1972), rosacroce, massone, spia e mago, tra Gnosi, Fascismo, Alleati, Europeismo, utopia… (2a parte)

4. Dalla Caduta del Fascismo al dopoguerra (1943-1948)

Dopo l’8 settembre 1943 (data in cui l’Italia del Maresciallo Badoglio fa l’armistizio con gli Alleati), Giuseppe Cambareri, un civile, ma agente del Servizio Informazioni Militare (SIM: l’Intelligence militare italiana dal 1925 al 1945, al servizio delle Forze Armate del Regno d’Italia; qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Servizio_informazioni_militare), diviene un importante punto di riferimento per il Servizio segreto britannico, il Secret Intelligence Service (SIS; qui https://en.wikipedia.org/wiki/MI6), e ancor più per quello americano, l’Office of Strategic Services (OSS). Inglesi e americani si servono di Cambareri per creare una loro rete informativa in Italia (cf. Corvisieri, op. cit., p. 147).

All’interno dell’OSS operante in Italia, si configurano due gruppi:

a) il gruppo guidato da Peter Tompkins (1919-2007), un giovane democratico progressista, che preferisce reclutare elementi tra socialisti e antifascisti di sinistra;

b) il gruppo formato dagli agenti del SIM, guidato di fatto dal Cambareri. Quest’ultimo combatte le forze della Sinistra prima ancora che i fascisti e i tedeschi.

Alla fine, vince nell’OSS la tendenza “di destra”, pronta a usare elementi notoriamente fascisti (e, nel dopoguerra, persino fascisti estremisti della Repubblica Sociale Italiana di Salò) in vista di “operazioni speciali” (cf. pp. 149-150)… Cambareri è a servizo della tendenza “destrorsa” dell’OSS (cf. pp. 150-151).

Al Servizio segreto inglese (che punta sui Savoia e su Badoglio), Cambareri preferisce l’OSS, giacché intuisce che gli Americani avranno grande influenza sull’Italia post-fascista. Cambareri è disposto a collaborare con quei settori dell’OSS che vogliono sbarrare la strada alla Sinistra italiana e riciclare gli apparati del regime monarchico-fascista (cf. p. 153). 

Abilmente, Cambareri non rompe con i Servizi britannici e, dopo la liberazione di Roma (1944), rivendica i suoi buoni rapporti con l’Intelligence Service inglese (cf. p. 154).

Molti dirigenti dell’OSS, da James Angleton (1917-1987) fino ad André Bourgoin, sabotano il gruppo OSS di Peter Tompkins (considerato filo-socialista) per favorire strutture ostili alla Sinistra, allora costituita da Comunisti, Socialisti e Partito d’Azione (cf. pp. 160-161).

Il 5 giugno 1945 Cambareri riceve dal Generale Roberto Bencivenga (1872-1949) la medaglia d’argento al valor militare, come premio per la sua attività antifascista sin dal 1942… Dopo alcuni mesi, Cambareri riceve un attestato di gratitudine anche da William Donovan (1883-1959), direttore generale dell’OSS, per l’aiuto dato agli USA nella liberazione dell’Italia dal nazifascismo (cf. p. 201)… Corvisieri scrive, giustamente, che Cambareri ha dato grande prova di «maestria camaleontica» (p. 204).

Nell’estate-autunno del 1944, Giuseppe Cambareri, già leader in Italia della Fraternitas Rosicruciana Antiqua (FRA) del tedesco Krumm-Heller, poi 33° grado di una Massoneria, leader della Unione Democratica, agente del SIM italiano e dell’OSS americano, fonda il Movimento per gli Stati Uniti d’Europa, un movimento di carattere antibolscevico che mira a realizzare una Confederazione Europea in cui gli Stati membri, mantenendo l’indipendenza politica, avrebbero abolito tra loro le barriere doganali (cf. p. 204).

Nel settembre 1945, grazie ai finanziamenti e all’attivismo di Cambareri nasce la rivista “Umanesimo”, che si presenta come una rassegna del pensiero universale… Tra gli scrittori di “Umanesimo” ci sono anche i massoni Dunstano Cancellieri [Grande Oriente d’Italia], Umberto Gorel Porciatti [Gran Loggia d’Italia] e lo stesso Giuseppe Cambareri che si firma “Cagliostro”. Tra i temi della rivista, anche il rapporto tra Giuseppe Mazzini e la Carboneria, la magia (cf. p. 211)…

Dal 1945 nella Massoneria italiana in ricostruzione, Dunstano Cancellieri è una figura di spicco, apprezzato anche dai vertici della Massoneria USA di Rito Scozzese, e questo fatto sembra non piacere a Cambareri che, almeno apparentemente, rivendica la sua FRA come l’unica vera Fraternità Rosacrociana capace di influenzare persino la Massoneria (cf. p. 223).

Nel 1946, Cambareri comprende che nella nuova Italia del dopoguerra, le Destre non avranno alcun posto rilevante e che il futuro sarà Democristiano (la DC è gradita sia al Vaticano che agli Americani). Cambareri ha grandi aspirazioni, per nulla democratiche: vuole essere il capo di un grande movimento spiritualista e di una città sacra… Perciò cerca terre lontane dove realizzare la sua utopia. Nel 1946, inizia una serie di viaggi in Africa, in Asia, nelle due Americhe, viaggi intrapresi a volte per missioni economico-diplomatiche, o per i Servizi segreti italiani o italo-americani, o per cercare il luogo dove fondare la sua città sacra per la Fratellanza Bianca Universale dell’Arcangelo Michele (cf. p. 224). Nell’aprile 1946 ottiene dal Ministero degli Esteri un passaporto di servizio e così può eludere la Questura di Roma per recarsi in Svizzera, Inghilterra, Francia, Spagna, Portogallo, Brasile, Argentina, Cile, Messico, Santo Domingo, USA, Egitto, Australia, Nuova Zelanda, per svolgere una missione affidatagli dal predetto Ministero circa finanziamenti  ad alcune industrie italiane e allacciare rapporti per rifornimenti  di vivere e di materie prime (cf. pp. 224-225).

Nel settembre 1946, Cambareri si reca, per conto del Ministero degli Esteri italiano anche a Cuba e in Canada. Vorrebbe spingersi fino a Washington e parlare con Truman, ma (secondo la testimonianza di Vincenzo Lanzone, membro della Fratellanza micaelica di Cambareri) l’FBI non gli permette di entrare negli USA.  Al termine di quei viaggi, nel 1948 Cambareri decide di tornare in Brasile da dove era partito 14 anni prima (cf. p. 225).

5.    Di nuovo in Brasile

Nel 1948 Giuseppe Cambareri si reca in Brasile e nel giro di due anni, grazie agli appoggi di Fratelli rosacrociani e amici potenti, diventa:

  • un grande e ricco fazendeiro che investe molto denaro;
  • consigliere prediletto (ovvero mago, “psicologo”) del Governatore dello Stato di Sao Paulo (lo Stato più importante della federazione brasiliana);
  • esattore di una rete di “acchiappatangenti”;
  • capo di una setta piccola ma influente, la Fraternità Bianca Universale dell’Arcangelo Michele (cf. pp. 227-236).

Nel 1949 Cambareri viene espulso dalla Fraternitas Rosicruciana Antiqua (FRA) del Brasile, perché, mentre i Rosacrociani affermano lo sviluppo del potenziale interiore, Cambareri e i suoi seguaci (la “Fraternidade Branca Universal do Arcanjo Mickael”), raccolti attorno alla sua fazenda, vogliono invece costruire la “nuova Gerusalemme” o “città-sacra”, e pretendono di seguire un’Entità spirituale, il maestro Ergos, che parla per bocca della moglie di Cambareri, Iole Fabbri… Questa domina su tutti i membri della setta michaelica, anche sul marito Giuseppe (cf. pp. 235-237). La religiosità della Fraternidade di Cambareri era un misto di elementi cristiani, gnostici, buddisti, egittosofici… Molti figli dei discepoli ricevevano i Sacramenti da preti cattolici. Ma Cambareri aveva un rito “suo” per il matrimonio. Ergos si manifesta a Iole che, in trance, detta legge su quanto riguarda la gestione della fazenda e anche sulla vita privata delle famiglie e dei singoli membri della “Fraternità”, ad esempio imponendo o proibendo matrimoni (cf. p. 240).

Nel 1950 l’attività imprenditoriale Cambareri è in rosso. Si avvicina il disastro economico. Alla fine del 1958 tutte le fazendas di Cambareri sono ipotecate. Troppo tardi i suoi discepoli aprono gli occhi per comprendere che Ergos/Iole aveva provocato quel disastro con i suoi pessimi consigli. Anche Cambareri, nei suoi investimenti e progetti, aveva seguito ciecamente Ergos/Iole (cf. pp. 240-243). Verso il 1964, ex discepoli della Fraternidade (tra cui Vincenzo Lanzone) scrivono che la coppia Cambareri-Fabbri/Ergos non sono entità illuminate ma solo avventurieri arricchiti alle loro spalle e sulla loro credulità (cf. pp. 244-245). Non solo fallisce l’attività di fazendeiro: nel 1958 sulla stampa brasiliana circola voce che la “città sacra” di Cambareri sia coinvolta in un traffico d’armi in combutta con criminali e con agenti peronisti che in Brasile e nell’America Latina vogliono organizzare una milizia per favorire il ritorno di Peron al potere in Argentina. La fonte di questa notizia è Antonio Osorio Pinheiro, agente del Servizio di Controspionaggio della Marina Militare brasiliana, che si è infiltrato nella setta di Cambareri fino a diventarne segretario particolare. Osorio manda vari rapporti ai suoi superiori, ma l’attività investigativa viene bloccata da due Ammiragli, amici di Cambareri (cf. pp. 246-249).

6.  Come Lopez-Rega e Licio Gelli?

Lo studioso Silverio Corvisieri ravvisa alcune somiglianze tra Cambareri e l’argentino José Lopez Rega (1916-1989), detto “brujo” (stregone).

Sia Lopez Rega che Cambareri: trascorrono l’infanzia e l’adolescenza in quartieri poveri di Buenos Aires; hanno passione per il teatro (Cambareri come impresario, Lopez Rega come cantante lirico dilettante) e per Esoterismo, Astrologia, Massoneria, trame politiche (cf. p. 250).

Lopez Rega si arruola nella Polizia. Frequenta la scuola di una setta spiritista, ha stretti contatti con un’associazione rosacrociana, fa parte di una certa “Loggia Anael” dedita all’occultismo e a contatti con l’estrema destra. Giancarlo Elia Valori (massone) riferisce che dopo il defenestramento di Peron, Lopez Rega viaggia spesso in Brasile per partecipare ai riti di una setta religiosa. È proprio Valori a presentare Lopez Rega a Licio Gelli. Così Lopez Rega entra nella Loggia P2 di Gelli (cf. p. 250). Visto il suo passato nella Polizia argentina e il successivo ruolo negli “Squadroni della Morte” (AAA, ovvero Alleanza Anticomunista Argentina), è probabile che Lopez Rega abbia operato in Brasile per organizzare una milizia peronista. Nel suo libro “Astrologia esoterica” (1962), Lopez Rega scrive che vuole preparare l’avvento della Nuova Era… Anche Lopez Rega, come Cambareri (e Krumm-Heller) è un appassionato di profumi magici. Lopez Rega acquista terreni in Brasile per svilupparli, in seguito, in senso turistico. Magia, affari politici ed economici: tali sono le passioni in comune tra Cambareri e Lopez Rega. Corvisieri segnala la presenza di Licio Gelli in Brasile, a Sao Paulo, nel 1950, quando Gelli era rappresentante del Banco Financeiro per l’Italia (cf. pp. 250-251).

Cito testualmente Corvisieri: «Per due decenni Cambareri, Lopez Rega e Licio Gelli operarono spesso negli stessi ambienti e negli stessi luoghi, con modalità e finalità assai simili. Tutto ciò non è sufficiente per concludere che i tre facessero parte di una stessa organizzazione ma costituisce uno sfondo esoterico-settario-politico che rende almeno in parte credibili le rivelazioni del Diario de Noticia e di Onorio Pinheiro sulla partecipazione di Cambareri alle attività di reclutamento, armamento e finanziamento delle milizie clandestine peroniste in Brasile negli anni cinquanta» (p. 252).

Nell’ottobre 1972, Cambareri muore di infarto in un ospedale di São Paulo. Il 17 novembre 1972, un volo speciale dell’Alitalia trasporta in Argentina il leader Péron, sua moglie Isabella, Lopez Rega, Licio Gelli e 150 amici (cf. p. 252). (continua)

Padre Paolo M. Siano

fonte

Giuseppe Cambareri (1901-1972), rosacroce, massone, spia e mago, tra Gnosi, Fascismo, Alleati, Europeismo, utopia… (2a parte)

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