L’alta di Lavoro attraverso l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro dopo aver contribuito a far togliere dalla naftalina la commemorazione dell’eccidio di Isola Liri del 12 maggio 1799 per mano dei giacobini francesi invasori, ha fatto la stessa cosa a Scurcola Marsicana con l’eccidio del 22-23 gennaio 1861 avvenuta anche in questo caso per mano di un altro esercito invasore che questa volta era piemontese. Le due commemorazioni hanno alcune cose in comune, anzi molte, ma questa volta ce n’è una che non è facilmente riscontrabile e che in entrambe le giornate la forza motrice del ricordo, che ormai è diventato istituzionale, è rappresentato da due prelati che hanno preso a cuore le due terribili tragedie e sono per Isola del LiriDon Alfredo Di Stefano, mentre per Scurcola Marsicana bisogna dire grazie a Don Nunzio d’Orazio che fin dal primo anno, quando accolse e accettò l’invito di Geri, Domenico e del sottoscritto a ricordare la funesta giornata con una Santa Messa permettendoci di offrire un cuscino alla Cappella delle Anime Sante. Dopo il primo anno dove ci fu un seguito importante e inatteso, ci fu un’organizzazione istituzionale per volontà del Comune di Scurcola che dopo la funzione Religiosa organizzò in collaborazione con l’Ass.Id. Alta Terra di Lavoro la deposizione dell’Epigrafe a ricordo dell’eccidio e alla presenza di quattro sindaci abruzzesi con a seguire un convegno con importanti relatori alla presenza di tutta la comunità e degli organi di stampa locali. Nell’invitarvi a vedere i seguenti video sulla posa dell’Epigrafe e dell’intervento di Giuseppe Morzilli colgo l’occasione per ringraziare “La Confraternita del S.S. Suffragio delle Anime Sante”che ci permette fino dal primo giorno la posa del Cuscino di Fiori alla Cappella.
Scurcola Marsicana luogo di transito e crocevia di popoli antichi che ha una storia vissuta da protagonista presente nei libri importanti, citata non solo per eventi storici epocali ma anche per riempire le pagine scritte dal Sommo Poeta Dante Alighieri.
Il potere istituzionale vede in Scurcola Marsicana luogo dove si estinse definitivamente la famiglia degli Svevi con la sconfitta e la successiva decapitazione di Corradino simbolo dell’anti papismo e paladino di chi crede nell’Umanesimo con la “U” maiuscola. Se andiamo però ad analizzare i fatti, chi ha fatto tanto per Scurcola Marsicana dandole una dimensione universale sono, senza nessun dubbio, gli Angioini che da Carlo D’Angio in poi è stata, per merito della casa Reale d’Oltralpe, omaggiata e considerata una privilegiata fino all’ultimo giorno di vita del Regno di Napoli. Se bisogna valutare la gente da quello che fa e non da quello che dice gli Angioini e tutti i Reali Napoletani hanno fatto molto per la perla Marsicana alla stregua di un suo illustre figlio come Giuseppe Morzilliche in tanti anni, diciamo decenni, ha donato al mondo studi e ricerche di notevole importanza su Scurcola Marsicana che aiutano a comprendere come l’Europa e il Mediterraneo hanno scritto la storia. Dopo averlo ospitato più volte nelle nostre trasmissioni questa volta siamo andati a trovarlo a Scurcola per farci fare la guida andando a spasso per il centro storico che abbiamo ripreso, con tutti i limiti di una ripresa spartana fatta con un telefono, e riportiamo di seguito.
Dante Alighieri scrive nel suo Poema che il 23 agosto del 1268 la Battaglia dei Piani Palentini avviene a Tagliacozzo facendo intendere la sua posizione pro Angioina e la storiografia ufficiale prende quello che gli fa comodo, battaglia avvenuta a Tagliacozzo e non si pronuncia sulla posizione del Sommo Poeta che nel Paradiso appare ben chiara e senza dubbi. Sulla posizione politica diDante ognuno può fare le considerazioni personali e con il senno di poi è molto semplice da fare ma sul luogo c’è poco da dire i Piani Palentini si trovano a Scurcola Marsicana andando verso Magliano dei Marsi. Giuseppe Morzilligiovedì 13 ottobre alle ore 21:15, il ricercatore storico di Scurcola Marsicana che già abbiamo potuto apprezzare in precedenti occasioni, ci parlerà di quella giornata che ha visto il giovane Corradino di Sveviaperdere la battaglia contro Carlo d’Angiò con il ben noto tragico epilogo avvenuto a P.zza Mercato a Napoli. Come sempre accade quando si parla di eventi di portata epocale vediamo schieramenti che con tifo calcistico prendono posizioni diverse che fanno diventare la storia “ammuina” cosa che avviene anche quando si parla della Battaglia di Scurcola ma noi non cadiamo in questo tranello e l’unica cosa che possiamo dire con certezza che dopo il 23 agosto 1268 la storia europea quindi mondiale, ha preso una strada ben definita e non abbiamo la presunzione di affermare se è stato meglio o peggio. Per vedere la trasmissione basta cliccare di seguito.
Occorre uscire dal racconto del borgo come cartolina e luogo del rifugio e dalla retorica del rapporto tra passato e futuro come se i borghi fossero luoghi sospesi e incompiuti, che attendono una definizione spesso data da chi non li abita (com’è avvenuto con l’attenzione mediatica della fase pandemica).