Siamo giunti alla nona del Premio Terra Laborise come accade fin dalla prima edizione, il protagonista assoluto è sempre lo stesso, è La Cornucopia della Terra di Lavoro costruita artigianalmente dai M.si Presepiali di San Gregorio Armeno in Napoli Aldo Vucai ed Enrico Napolitano che non smettiamo mai di ringraziare per l’affetto e l’attaccamento che hanno per il Premio. Come ogni anno il Premio è unico ed irripetibile come quello che nel 2024 abbiamo consegnato a Pietro Ricci che rispetto al passato ha una particolarità visto che per i presipisti napoletani lo zampognaro ha un valore sacro, di seguito un saluto di Aldo direttamente dalla sua bottega.
Siamo giunti all’ottava edizione del Premio Terra Laborise come accade fin dalla prima edizione, il protagonista assoluto è sempre lo stesso, è La Cornucopia della Terra di Lavoro costruita artigianalmente dai M.si Presepiali di San Gregorio Armeno in Napoli Aldo Vucai ed Enrico Napolitano che non smettiamo mai di ringraziare per l’affetto e l’attaccamento che hanno per il Premio. Come ogni anno il Premio è unico ed irripetibile come quello che nel 2023 abbiamo consegnato a Geri De Luca e di seguito un saluto di Aldo direttamente dalla sua bottega.
La grandissima giornata del 10 settembre vissuta a Villa Latina, già Agnone, passerà alla storia per come s’è svolta e per quello che ha regalato ai presenti e agli ospiti, ne parleremo ampiamente nel prossimo futuro, e ciò è accaduto anche per il piccolo contributo che l’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro ha dato consegnando il Premio Terra Laboris, giunto alla settima edizione, aMarco Tomassi. Su Marco abbiamo scritto e detto tanto e siamo onorati per avergli conferito il premio alla stregua dei precedenti 6 e come di prassi anche Aldo Vucai ed Enrico Napolitano, per bocca di Aldo, hanno voluto salutare il vincitore con messaggio video. Come noterete anche quest’anno hanno realizzato un opera d’arte unica e diverse dalle precedenti come si evince nel video e dalle foto di seguito.
Come abbiamo già accennato anche nel 2021 siamo riusciti a consegnare il Premio Terra Laboris giunto alla sesta edizione nonostante le grandi difficoltà che la brutta bestia ha deciso di farci compagnia in questo momento storico particolare.
In questi due anni grazie a chi ha avuto il coraggio di andare sul pattino il 25 gennaio, facile farlo il 25 di luglio, questa manifestazione divenuta, senza paura di essere smentito, prestigiosa è riuscita a resistere e a premiare un’altra autentica eccellenza del Regno che è l’Azienda Agricola Casaline della famiglia Domenico Alonzi. Ad affiancare nel 2021 l’Ass.id.Alta Terra di Lavoro nell’organizzazione dell’evento sono state le aziende comeSpigabruno Bio di Rosa Viola, Azienda Dolce Amaro dei F.lli Papa, Birra Artigianale “Terra di Lavoro”, Libreria Neapolis e dall’artista Geri De Luca che non ci stanchiamo di ringraziare.
Dopo aver ringraziato i suddetti amici, così ci piace chiamarli e non aziende, bisogna menzionare le colonne portanti del Premio Terra Laboris e che senza di loro sarebbe già scomparso, sono Aldo Vucai ed Enrico Napolitano che con il loro capolavoro artistico in arte presepiale, la cornucopia simbolo della Terra di Lavoro costruito in terracotta che Domenico in lingua laborina lo ha definito di “re cuocc”, hanno dato l’impronta più profonda al premio che non potrebbe essere sostituito da null’altro e al contempo ci impegna e ci responsabilizza ad andare sempre avanti e con sempre più decisione. Dopo aver pubblicato le foto della giornata di festa organizzata dalla famiglia Alonzi presso la propria azienda in quel di Collelongo, di seguito pubblichiamo la testimonianza e gli auguri di Aldo Vucai accompagnata da qualche foto scattata nella sua bottega a San Gregorio Armeno a Napoli.
Aldo Vucai identitario e napolitano vero che ha sempre dimostrato e dimostra ogni giorno di essere, ha lottato nei periodi di chiusura per colpa della “brutta bestia” cercando aiuto, ma ignorato, da tutte le associazioni napoletane borboniche, per contrastare il tentativo di invasione di San Gregorio Armeno da parte dell’orda leghista guidata dal milanista Salvini, i suoi canti razzisti contro i napoletani paragonati ai cani sono rimasti scolpiti nella mia mente e nelle mie orecchie, che voleva sfruttare il momento di tensione e di difficoltà degli artigiani napoletani per mettere le proprie “bandierine”.
Il tentativo di conquista leghista è stato respinto per merito dell’Azienda del Caffè Motta di Salerno che sta sponsorizzando la storica via dei Decumani e dove non c’è più nessuna bandiera Borbonica che sventola tra le botteghe!!!
Di seguito la consegna del Premio Terra Laboris 2021 da parte di Aldo Vucai ed Enrico Napolitano
Vedere Napoli durante il covid, camminare per i Decumani durante il covid e risalire San Gregorio Armenio durante il covid è stata una sensazione particolare mai vissuta prima che non avrei voluto mai vivere ma pensare all’unicità dell’esperienza , che spero unica e irripetibile, ti allevia la tristezza. Chi però me l’ha fatta passare è stato certamente Aldo Vucai, il presepista del Re, che covid o non covid sta sempre li a pensare e a preparare il natale che verrà con nuove creazioni mai realizzate prima.
Non aggiungo altro sul quel pomeriggio ma vi invito solo a vedere il breve album di seguito